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    IL DUCETTO SFANCULA PURE FRANCESCHINI. LITI NEL PD PER I “MEJO POSTI” PER L’ASSEMBLEA – LA BOSCHI SCAPPA DA AREZZO (PER VIA DI BANCAETRURIA). DE LUCA CANDIDA IL FIGLIO E L’UOMO DELLA “FRITTURA DI PESCE”. ORLANDO LANCIA GAD LERNER – RIVOLTA DEI GIOVANI: RIMPASTO, ALTRO CHE ROTTAMAZIONE…


     
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    Giovanna Casadio e Tommaso Ciriaco per la Repubblica

     

    vincenzo DE LUCA vincenzo DE LUCA

    Vincenzo De Luca , 'o governatore, può dirsi soddisfatto. A capeggiare il Pd renziano nelle liste per le primarie saranno a Salerno il figlio primogenito Piero e il figlioccio Franco Alfieri. Alfieri è il sindaco uscente di Agropoli, finito nel vortice delle polemiche durante la campagna per il referendum costituzionale, quando "Vicienzo" lo esortò: «Franco - disse De Luca nella riunione con 300 amministratori - vedi tu come madonna devi fare. Offri una frittura di pesce, portali sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu! Ma non venire qui con un voto in meno di quello che hai promesso!».

     

    Franco Alfieri Franco Alfieri

    Non andò così. Comunque ora c' è. Nella lotta che ha contrapposto le correnti renziane il difficile compito di mediatore è toccato a Lorenzo Guerini. Ha piazzato a Firenze capolista Beppe Vacca, lo storico della sinistra ma ha dovuto abdicare in Campania e in Sicilia. Qui se la sono vista i siciliani. E Davide Faraone ha ottenuto quello che chiedeva.

     

    Dopo lunga trattativa per sciogliere grane, minacce di ricorsi e il complicato caso Emiliano (senza le firme indispensabili in 21 delle 30 circoscrizioni della Lombardia), la commissione che vigila sul congresso ha trovato una quadra. Matteo Renzi ha piazzato i suoi "fedelissimi" nelle posizioni di lista di prima fascia, così manterrà personalmente il controllo nell' Assemblea dei mille delegati dem.

    MARCO ROSSI DORIA MARCO ROSSI DORIA

     

    Andrea Orlando ha scelto nomi evocativi come il maestro di strada ed ex sottosegretario Marco Rossi Doria. Michele Emiliano ha puntato sulla strategia degli sconosciuti promettenti, meglio se giovani come il sindaco di Castorano, nell' aquilano Daniel Ficcadenti, 28 anni o l' operaio di Melfi Saverio Lionetti.

     

    Il braccio di ferro tra la corrente del ministro grande elettore Dario Franceschini, di Maurizio Martina che è l' altra metà del ticket renziano con i fedelissimi di Renzi è stato l' antipasto della giornata. Il risultato è che sul dato ipotetico di un 60% di consensi ai gazebo al segretario uscente, Franceschini dovrebbe avere 200 delegati e Renzi circa 300, a Martina meno di 170. Tenuto conto che c' è una grossa fetta (400) di eletti di diritto, un Renzi con meno del 60% controllerebbe da solo l' assemblea.

     

    fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 5 fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 5

    Tensioni fino alla fine anche ad Arezzo, la città di Maria Elena Boschi, al punto che il fedelissimo Marco Donati, pare abbia mollato il tavolo delle liste, per poi però tornarvi. Boschi d' altra parte sarà capolista a Roma, zona Eur e non ad Arezzo dove la vicenda di Banca Etruria la penalizza. A Roma per Renzi anche Roberto Giachetti e Roberto Morassut. Mentre Orlando ha fatto candidare Gianni Cuperlo e a Milano, Gad Lerner.

     

    Gad Lerner phMarinoPaoloni Gad Lerner phMarinoPaoloni

    Altro caso. Giovani e in gran parte renziani, ma arrabbiati con il leader: ecco la fronda dem che non t' aspetti. «Le parole non bastano - scrivono alcuni dirigenti e amministratori del Pd under 35 - Il congresso non può essere un riposizionamento di poltrone. Rottamazione o rimpasto? Da cosa dovremmo essere spinti a proseguire? ». La missiva che scotta l' hanno scritta in sette. Poi in serata, prima di spedirla, l' hanno riformulata sfumando e indirizzandola anche agli altri due candidati, in modo da evitare strumentalizzazioni contro l' ex segretario. «Cari Renzi, Orlando ed Emiliano, il futuro è dei giovani? Perché non poter essere il presente?». Il gruppetto è folto.

     

    renzi orlando emiliano renzi orlando emiliano

    Si sono conosciuti durante la scuola di formazione Classedem. «Questo congresso non sta andando nella giusta direzione, con nessuna mozione. Nella formazione delle liste per l' Assemblea è stato dato spazio ai soliti noti». Tra i firmatari Piergiorgio Medori, della segreteria provinciale di Viterbo, la consigliera comunale di Cammarata (Agrigento) Cristina Scaccia, l' assessore di Francavilla Fontana (Bari) Nicola Cavallo, due Giovani democratici siracusani (Luca Campisi e Luca Cannavà), Claudia Feuli del direttivo di Civitavecchia e Benedetto Gerbasio, dello staff della comunicazione.

     

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