1. HACKERATA HBO. A RISCHIO LE PUNTATE INEDITE DI GAME OF THRONES

Biagio Simonetta per www.ilsole24ore.com

kit harington

 

Un attacco hacker imponente fa tremare HBO. Oltre 1.5 terabyte di dati sono stati sottratti dai datacenter del colosso hollywoodiano, e presto potrebbero finire online. La notizia è stata confermata dalla stessa HBO, che ha parlato di «cyber incidente», ma l'attenzione, adesso, è tutta spostata sull'eventualità che i cybercriminali siano entrati in possesso di dati riguardanti Game of Thrones.

 

La serie Tv basata sui libri George R. R. Martin è sicuramente fra le più seguite al mondo, con milioni di fan che la seguono da anni. Da qualche settimana è uscita, proprio su HBO, la settima stagione, con tre puntate già diffuse.

 

E secondo i primi rumors relativi all'attacco hacker di queste ore, proprio la quarta puntata potrebbe presto finire online. Mentre sarebbero già stati caricati su siti pirata un episodio di Ballers e uno di Room 104.

 

Ovviamente se un'operazione simile riguardasse Game of Thrones il danno sarebbe decisamente più alto. L'emittente ha fatto sapere di aver già avviato indagini sull'accaduto, in collaborazione con le autorità e altre società di sicurezza informatica esterne.

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L’ammissione

In una comunicazione ai dipendenti, l'amministratore delegato di HBO, Richard Pleper ha definito l'intrusione «Spiacevole, preoccupante e inquietante per tutti noi», ma ha rassicurato tutti sul fatto che sono in corso tutte le operazioni «proteggere i nostri interessi» aggiungendo che «come ogni sfida che ci si è presentata, non ho alcun dubbio che navigheremo anche questa con successo».

 

L'attacco ai danni di HBO è stato preannunciato con una email anonima ad alcune testate americane: «La maggiore fuga del cyber spazio sta accadendo ora». I cybercriminali hanno anche chiaramente scritto di HBO e Game of Thrones.

 

I precedenti

HBO si aggiunge alla lunga lista di colossi hollywoodiani vittime di cybercriminali. Va detto che proprio Game of Thrones era già finito nelle mire degli hacker: nel 2015 i primi quattro episodi della quinta stagione erano finiti online per colpa di un gruppo di pirati informatici.

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Giova ricordare, poi, che nei mesi scorsi era stata Netflix a finire nel mirino degli hacker, con alcuni episodi della quinta stagione di “Orange is the New Black” finiti in rete prima dell'esordio. Il maggiore cyberattacco della storia di Hollywood resta però quello subito da Sony nel 2014, durante il quale migliaia di email private dei manager dell'aziende finirono sul web. A Sony erano stati rubati 100 terabyte di dati, a fronte degli 1,5 sottratti oggi ad HBO.

 

 

2. IL TRONO DI SPADE - SE IL FANTASY RICORDA IL RINASCIMENTO

Natalia Aspesi per la Repubblica

 

Noi tronisti (di Spade), alla seconda puntata della settima stagione che ci ha ammaliato lunedì sera, abbiamo capito, finalmente e definitivamente, che chiunque sia a conquistare la scomoda poltrona puntuta del regno di Westeros, non ce ne importa niente: fosse pure un Non Morto o un Drago Volante.

 

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Agli inizi sul trono, in quanto moglie del re poi velocemente assassinato, c' era la bella dama dal sorriso enigmatico, poi uno ad uno ci si sono accomodati due figli adolescenti nati non da amplessi maritali ma fornicando col caro fratello, e anche loro, scemotti e ghignanti, morti ammazzati o suicidi. Al sessantesimo episodio la stessa signora, dopo averne subite (e fatte) di ogni colore, tipo finire in un' orribile prigione torturata da vecchie similsuore e condannata da un potente eretico a farsi largo nuda tra la folla che la copriva di escrementi, era tornata lì, regina elegantemente perfida.

 

Certo il vincitore o vincitrice dei Sette Regni avrà l' imperdonabile colpa di sancire la fine di un meraviglioso racconto che meriterebbe l' eternità e che nella sua opulenta magia delle immagini e non-sense dell' intreccio abnorme, ha ridotto capolavori del film fantasy come Il signore degli anelli a certi pur affascinanti kolossal italiani anni 30, tipo il fascista Ettore Fieramosca di Blasetti.

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Adesso quindi nuova serie nuovo inizio, con gli stessi spaventi precedenti sempre aggiornati: meravigliose battaglie sanguinosissime sia navali che di terra, facce tagliate in due e fanciulle stuprate, interi clan sterminati, frati studiosi di anatomia che estraggono enormi fegati da cadaveri di ubriaconi, conventi ove si custodiscono preziosi libri antichi e nello stesso tempo da ogni cella fa capolino un vaso da notte fumante e puzzolente. Nudità bellissime ambosessi, fellatio, cunnilingus, lesbismo. L' inverno sta arrivando quindi neve, lupi enormi, cavalieri di ventura butterati, ritorno della maga Melisandre che ha l' abitudine di slacciare in un sol colpo l' abito di velluto cremisi e gettarsi nuda a cavalcioni su maschi gementi.

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La fatina bionda che partorisce draghi sputafuoco, assistita dall' eunuco infido e dal nano geniale, alcolista e scopone, fratello (mi pare) e nemico della bella sul trono, deciso a sostenere quest' altra pretendente molto assassina che ha avuto uno sposo centauro di bell' aspetto. L' adolescente piccina intanto fa fuori chiunque la infastidisca, a grappoli, la sorella dagli occhi verdi e troppi mariti cattivi trama, il fratellastro detto il bastardo, bel giovane malinconico, comanda.

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Insomma niente di nuovo, per fortuna, dopo sei stagioni e sessanta episodi, e si spera che continui così. La parola chiave dell' ombroso monumento seriale è "vendetta" seguita dalla "vendetta della vendetta" senza fine, tra famiglie nobili e in famiglia; la tortura è apprezzata (in rete per ora, il momento di maggior successo è stato un cattivo divorato dai cani), evirazioni, crocefissioni, impiccagioni, scorticamenti, di quella pira l' orrendo fuoco anche per bambine, vive naturalmente.

 

Chiedo scusa se alla folla dei personaggi non do il loro nome nella storia, non riesco a ricordarmelo, né il nome dei fantastici attori, protagonisti e comprimari e comparse, però non dimentico tutto il resto, dagli occhi che si accendono come lampioni verdi e quindi provocano stregonerie, al semplice modo in cui viene spesso tagliata la gola a nemici ed amici, al gustoso pasticcio fatto con la carne dei figli offerto al loro padre (vedi Tito Andronico, Shakespeare). Senza voler scadere dalla fiction alla letteratura, si pensa agli attacchi degli storici di professione contro serie parastoriche, tipo Medici o Tudor, indignati anche per cose minime, come il materiale dei bottoni o un fratello in più.

 

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Il trono di spade è puro fantasy, ed è per questo che ci sono accademici di altissima preparazione che non ne perdono un episodio: e non solo non lo criticano, ma ne cercano le eventuali fonti negli archivi più seri.

Tanto da organizzare all' università di Harvard per l' autunno un corso che ne approfondirà i riferimenti e le storture rispetto alla realtà Medioevale.

 

Del resto la storia degli stati italiani in pieno Rinascimento è un seguito di guerre tra famiglie nobili, di battaglie sanguinose, di assedi, carestie, mura violate, masse di straccioni, tradimenti, predicatori, fratricidi, regine spodestate sante al rogo, torture, stragi. Non si registrano Giganti e Morti Viventi di ghiaccio, ma chissà. E non è detto che l' autore dei romanzi (per ora 5), l' americano George R.R. Martin, cui la serie si ispira, e i due responsabili dell' enorme costosissima produzione, D.B.Weiss e David Benioff, non abbiano visto uno dei più bei film su quel periodo storico, cioè Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi.

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Comunque i volti stupendamente antichizzati negli interni cupi ricordano Tiziano e Giorgione, Bordone e Ghirlandaio. Gli abiti, i paesaggi, le mura delle città, i castelli, gli stendardi, le armature, le prigioni, le sale del trono, i luoghi di culto, sono pura fantasy documentata. Tutto nell' invenzione è già avvenuto nella cupa storia anglofrancese, con la Guerra dei Cent' anni e i Plantageneti, Enrico V e Giovanna d' Arco, la Guerra delle Rose, gli Enrichi dei Lancaster e i Riccardi degli York, sino ai Tudor. Che nessuno ci disturbi il lunedì sera.

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