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    “IN ITALIA LE LEGGI SULLA CAPIENZA DEI LOCALI SONO ANTIQUATE E SURREALI” - IL RAPPER FRANKIE HI-NRG: “MOLTI LE TRASGREDISCONO. IL PUNTO È FINO A QUANTO SEI DISPOSTO A FARLO - IL GESTORE ACCOGLIE PIÙ GENTE DEL NECESSARIO PER FARE CASSETTA, SENZA AVERE PERSONALE QUALIFICATO PER FAR FRONTE ALLE EMERGENZE” - L'ESCAMOTAGE DEL DJ SET PER AGGIRARE LE NORME


     
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    Frankie Hi Nrg Frankie Hi Nrg

    1 - FRANKIE HI-NRG: «SULLA CAPIENZA LEGGI VECCHIE, MA C'È CHI PENSA A FARE CASSA»

    Matteo Cruccu per www.corriere.it

     

    «Serate come quella in cui doveva suonare Sfera Ebbasta, le ho fatte spesso anch' io: arrivi alle tre di mattina, metti due dischi e canti qualche brano. Che brividi a pensare a quanto è successo...». Corinaldo è lontana, ma fa male anche a distanza, mentre interviene da New York Frankie Hi-Nrg, al secolo Francesco Di Gesù, quasi cinquant' anni, 25 di rap e una vita sui palchi (e dentro le notti) di tutta Italia.

     

    Che idea si è fatto della vicenda?

    «Che i responsabili sono molti, ma se c'è uno che non c' entra, questo è Sfera. Lui è quanto di più distante da me, per tematiche e attitudine, ma guai a chi cerca di attribuirgli delle colpe, lui stava solo facendo il suo mestiere».

    L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona) L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)

     

    Molti la pensano diversamente: manda messaggi sbagliati, attira gente sbagliata...

    «Non diciamo stupidaggini: si diceva lo stesso del jazz e poi del rock, la musica del diavolo. Oltre a essere un'idiozia, è anche un ottimo modo per sgravare di responsabilità tutti gli altri».

     

    Qual è il problema vero secondo lei?

    «È l'incoscienza diffusa in questo Paese che, in questa vicenda, si riverbera sotto tanti aspetti».

     

    discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

    Per esempio?

    «Innanzitutto ha fatto qualche errore di valutazione chi sta intorno a Sfera. Dovrebbe sapere che uno come lui ormai attira tantissima gente e forse quel locale era troppo piccolo».

     

    E poi?

    «Il gestore che accoglie più gente del necessario per fare cassetta, senza avere personale qualificato per far fronte alle emergenze. Anche se le leggi sulla capienza in Italia sono antiquate e surreali, a volte impongono delle restrizioni assurde. Molti le trasgrediscono. Il punto è fino a quanto sei disposto a farlo».

    discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

     

    E poi ci sono quei maledetti spray al peperoncino. A Sfera era già successo, prima della tragedia, almeno altre quindici volte.

    «Io non penso che chi tirava i sassi dal cavalcavia volesse uccidere qualcuno. Il problema, di nuovo è l' incoscienza, ignorare le conseguenze dei propri gesti. Ma la questione è anche un' altra».

     

    Quale?

    «Trasformare armi di difesa in offesa. È assurdo che ci si possa procurare in modo così facile quelle bombolette. Com'è assurdo pensare che in questo Paese le donne si debbano difendere da sole».

     

    Infine ci sono i genitori...

    «Ho sentito che all'una di notte, c'erano bimbi di dieci anni con le madri in quella discoteca. Qui si è perso decisamente il senso della misura e della realtà. E non sarà mica colpa di Sfera...».

     

    2 - L'ESCAMOTAGE DEL DJ SET PER AGGIRARE LE NORME

    Mic. All. per “il Messaggero”

     

    discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

    I fan lo aspettavano alla Lanterna Azzurra di Corinaldo alle 22. Ma all' una di notte Sfera Ebbasta non era ancora arrivato. Stava suonando all' Altromondo Studios, una delle discoteche più famose di Rimini. Stessa data, stesso prezzo del biglietto - 30 euro - e, soprattutto, stesso orario di esibizione: le 22. Perché quello previsto nella discoteca in provincia di Ancona non era un concerto, ma un dj set.

     

    Un' ospitata in un locale che consente all' artista di incassare intrattenendosi con il pubblico per molto meno tempo: al massimo tre o quattro brani, prima di correre in macchina verso la tappa successiva. Un escamotage che potrebbe avere consentito anche ai gestori del locale di guadagnare di più, aggirando le norme di sicurezza. Perché le autorizzazioni per un concerto per il quale si preveda l' affluenza di migliaia di persone, sono diverse - e più costose - rispetto a quelle da richiedere per gestire una serata in discoteca.

    discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

     

    LA DOPPIA DATA

    Nel caso della Lanterna Azzurra, gli spettatori erano quasi tutti ragazzini. I genitori li avevano accompagnati pensando di portarli a vedere il loro cantante preferito, con inizio dello spettacolo alle 22 e ultimo brano lanciato un paio di ore dopo.

     

    A mezzanotte, invece, Sfera Ebbasta era ancora a Rimini. «Come è possibile che stesse suonando ancora lì? Quello alla Lanterna era un evento inventato, Sfera non c'è mai stato», ipotizza su Facebook un giovane. In realtà, il manager del cantante, verso l' una di notte, aveva chiamato il locale di Corinaldo per annunciare che il trapper stava per arrivare. Per chiudere un dj set, però, e non per esibirsi in un concerto.

     

    biglietto sfera ebbasta corinaldo discoteca biglietto sfera ebbasta corinaldo discoteca

    Anche su questo punto gli inquirenti faranno accertamenti, così come sulle norme di sicurezza che sono state violate, forse proprio grazie all' escamotage. La capienza della sala del concerto era di 459 persone. I biglietti venduti sarebbero 680, quelli staccati quasi 500. Ma il dj e figlio di uno dei gestori, Marco Cecchini, parla di «800/900 persone». E molti ragazzi hanno raccontato di essere entrati senza biglietto.

     

    discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona) discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)

    «Mia figlia non ha comperato il biglietto, ma aveva prenotato un tavolo - racconta la madre - un pr è passato a riscuotere i pagamenti, poi ha consegnato un braccialetto giallo per l'ingresso e un tagliando, senza marchi, per la consumazione.

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