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    L'EUROPA CHE VERRA’ SARA’ MAL-DESTRA - IL SONDAGGIO DEL CENTRO STUDI ECFR DELINEA UN BOOM DEI PARTITI ANTI-SISTEMA, FILO-RUSSI E EURO-CRITICI (DAI TEDESCHI DI AFD AL PARTITO DI MARINE LE PEN, FINO A QUELLO DI ORBAN) - A SPINGERLI SONO SOPRATTUTTO GLI AGRICOLTORI E ALTRE CATEGORIE SPAVENTATE DAI COSTI DEL GREEN DEAL - PER LA PRIMA VOLTA, SAREBBE POSSIBILE UN’ALLEANZA TRA PPE E SOVRANISTI MA LO SCHEMA DI PARTENZA DELLA LEGISLATURA SARA’ IL SOLITO: POPOLARI, SOCIALISTI E LIBERALI - MA SUOI SINGOLI PROVVEDIMENTI POTREBBERO ESSERCI “MAGGIORANZE VARIABILI”


     
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    Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”

     

    vistor orban marine le pen vistor orban marine le pen

    Un Parlamento europeo con più forze anti-sistema, meno attento a difendere lo Stato di diritto e con un maggior numero di membri filo-russi. Certamente un Parlamento europeo più sbilanciato verso destra. Quella estrema. Lo scenario prospettato da uno studio dello European Council on Foreign Relations (Ecfr), basato su sondaggi e modelli statistici, prevede per il post-elezioni del 9 giugno un emiciclo inedito nella storia dell'Unione europea.

     

    ELEZIONI EUROPEE - PREVISIONI DI VOTO ELEZIONI EUROPEE - PREVISIONI DI VOTO

    Dove, sulla carta, potrebbero persino esserci i numeri per una coalizione alternativa a quella che ha sin qui governato a Strasburgo. Gli addetti ai lavori di Bruxelles, basandosi su ragioni politiche e istituzionali, tendono a escludere lo scenario di un "ribaltone". L'alleanza formata da popolari, socialisti e liberali continuerà ad avere i numeri e con ogni probabilità sarà ancora questo lo schema di partenza all'inizio della legislatura, quando bisognerà definire gli assetti-chiave e votare le cariche ai vertici delle istituzioni Ue e all'interno dello stesso Europarlamento, come ad esempio le presidenze di commissione.

    giorgia meloni matteo salvini atreju giorgia meloni matteo salvini atreju

     

    Ma […] nell'arco di una legislatura, le maggioranze nell'emiciclo di Strasburgo spesso si formano attorno ai singoli provvedimenti. Ed è […] in questo contesto che la coalizione delle destre potrebbe fare sempre più asse con il Partito popolare europeo per boicottare una serie di proposte […] Identità e Democrazia, di cui fa parte la Lega, dovrebbe diventare la terza forza parlamentare, passando da 68 a 98 voti, con i Conservatori a quota 85.

    MARINE LE PEN - VICTOR ORBAN MARINE LE PEN - VICTOR ORBAN

     

    […] «un campanello d'allarme» […] per le politiche in difesa dell'Ucraina o dello Stato di diritto. Ma uno dei provvedimenti più a rischio è indubbiamente il Green Deal, che proprio in questi giorni è alla base delle proteste degli agricoltori. Le manifestazioni ormai non sono più soltanto una questione francese o tedesca, ma stanno lanciando un vero e proprio movimento paneuropeo, con i trattori che invadono le strade dal Piemonte alla Romania. […]

     

    Gli agricoltori non protestano solo per il caro-gasolio: se la prendono soprattutto con la politica agricola comune dell'Unione europea, l'obbligo di rotazione delle colture, la messa al bando dei pesticidi e anche con la concorrenza del grano proveniente dall'Ucraina.

     

    germania manifestazioni contro afd 1 germania manifestazioni contro afd 1

    […] Lo studio dell'Ecfr prevede […] che sarà ancora il Partito popolare europeo il primo gruppo all'Europarlamento (173 seggi) e quindi, di norma, la guida di Palazzo Berlaymont dovrebbe rimanere nelle mani del Ppe. Il partito dei cristiano-democratici, di cui fa parte Forza Italia, nominerà il suo Spitzenkandidat al congresso del 6-7 marzo a Bucarest, ma al momento è appeso alla decisione di Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione non ha ancora sciolto la riserva sulla sua eventuale candidatura, ma se volesse correre per il Ppe dovrebbe farlo entro il 21 febbraio, quando scadrà il termine per presentarla. […]

    BJORN HOECKE ALICE WEIDEL BJORN HOECKE ALICE WEIDEL

     

    È chiaro che una sua ricandidatura rilancerà lo schema della cosiddetta «coalizione Ursula»: socialisti, popolari e liberali dovrebbero eleggere 390 deputati, ben oltre la soglia minima della maggioranza che è di 361 voti. Ma il loro peso è destinato ad assottigliarsi, soprattutto perché i liberali perderanno molti seggi.

     

    Per questo potrebbe avere bisogno di una stampella esterna: difficile che arrivi dai Verdi, altrettanto difficile che l'intero gruppo dei Conservatori sostenga l'attuale presidente della Commissione. Per questo Von der Leyen punta a incassare l'appoggio della delegazione di Fratelli d'Italia, che potrebbe garantirle circa 26 voti: un significativo margine di sicurezza per mettersi al riparo da eventuali franchi tiratori (il voto è a scrutinio segreto).

     

    GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN

    Lo schema di un'ipotetica coalizione di centrodestra – composta da liberali, popolari e conservatori – si fermerebbe a quota 344 seggi […] Analoghe difficoltà ci sarebbero per una coalizione di centro-destra, vale a dire tra Ppe, Ecr e Id: 356 voti in totale […] Teoricamente il soccorso potrebbe arrivare da Fidesz, il partito di Viktor Orban, che eleggerà 14 eurodeputati e che potrebbe entrare nei Conservatori, […] Ma il Ppe continua a escludere qualsiasi alleanza con l'estrema destra […]

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