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    “SONO STATO DROGATO E VIOLENTATO DA DUE AMICI: POTEVO FINIRE COME LUCA VARANI” – ROMA RIVIVE L’ORRORE GIA’ VISSUTO NEL 2016 QUANDO LUCA VARANI VENNE TORTURATO E UCCISO AL TERMINE DI UN FESTINO A BASE DI SESSO, ALCOL E DROGA”. STAVOLTA E’ TOCCATO A UN 22ENNE DENUNCIARE LA VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO SUBITA DA UN 32ENNE E UN 25ENNE (ARRESTATI): “MI HANNO ANCHE RICATTATO CON UN VIDEO”


     
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    Alessia Marani per “il Messaggero”

     

    giovane violentato da amici appio giovane violentato da amici appio

    Aldo (è un nome di fantasia) aveva lasciato il suo paesino di provincia nel Sud dell' Italia per sfuggire allo stigma e al pregiudizio. Era arrivato a Roma convinto di trovare una città pronta ad accoglierlo, si era anche innamorato e aveva iniziato una relazione con un compagno.

     

    Ma una serata tra amici il 12 ottobre scorso in un appartamento ai Colli Albani si è trasformata per lui nel peggiore degli incubi: drogato, violentato da due amici e mandato in ospedale con una prognosi di 25 giorni.

     

    Un film dell' orrore, a Roma in parte già visto, ma con il più terribile degli epiloghi, quando, nel marzo del 2016, al Collatino il 23enne Luca Varani, venne torturato e ucciso al termine di un festino a base di sesso, alcol e droga. Aldo, che ha 22 anni, ha confidato di avere temuto di fare la stessa fine.

     

    luca varani luca varani

    Ora è tornato a casa dalla sua famiglia, sta cercando di riprendersi dalla choc che lo tormenta, ma è sollevato perché sa che i suoi aguzzini, due romani di 32 e 25 anni, dovranno fare i conti con la giustizia.

     

    Gli agenti del commissariato Appio dopo averli identificati e avere raccolto prove e indizi a loro carico, hanno eseguito un' ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti agli arresti domiciliari: violenza sessuale di gruppo, lesioni e, per uno degli indagati, il 32enne già noto alle forze dell' ordine e sottoposto all' obbligo di firma, spaccio di sostanze stupefacenti, questi i reati contestati.

     

    OMICIDIO LUCA VARANI OMICIDIO LUCA VARANI

    I FATTI Il 12 ottobre scorso Aldo, in compagnia di un altro ragazzo, si lascia convincere a prendere una pizza e a mangiarla a casa del 32enne ai Colli Albani. In quell' abitazione ci erano stati anche la sera precedente. Racconta che in quella casa hanno non solo consumato cibo e alcol ma anche fumato del crack. Sospetta che già a tavola qualcuno gli avesse gettato nel calice la droga dello stupro, Gbh.

     

    Poi, però, il 32enne e il 25enne sembra che vogliano rimanere da soli. Invitano il 22enne ad andarsene. Lui racconta di sentirsi già un po' stordito, di essersi trattenuto in strada per un' oretta buona, ma poi di essere tornato all' appartamento per citofonare all' amico perché sarebbe dovuto rientrare a casa con lui, altrimenti non sapeva come fare. Lo chiama la telefono, poi citofona insistentemente. Ma quando i due lo fanno salire, comincia l' incubo. «Appena entrato hanno cominciato a insultarmi - prendono a verbale gli inquirenti - mi hanno trascinato sul divano, preso a schiaffi».

     

    IL CORPO SENZA VITA DI LUCA VARANI IL CORPO SENZA VITA DI LUCA VARANI

    Mentre uno lo spogliava l' altro lo filmava con il telefonino. «Hai rotto tanto ora ti sta bene...». Lo costringono a un rapporto orale, poi si avventano su di lui. Aldo sanguina, è dolorante, stordito. Lo sbattono fuori dalla porta: «Vattene sennò ti gonfio - gli dice uno dei due - e non farti vedere mai più, se dici qualcosa faccio vedere il video al tuo fidanzato».

     

    MARCO PRATO - LUCA VARANI - MANUEL FOFFO MARCO PRATO - LUCA VARANI - MANUEL FOFFO

    Aldo è stravolto, chiede aiuto al bar Masci di via Menghini. Il titolare, Daniele, ha appena alzato la saracinesca. «Era impaurito, confuso, all' inizio aveva vergogna, ripeteva solo di essere stato drogato. Lo abbiamo fatto sedere e gli abbiamo offerto una colazione. Con una cliente che è infermiera abbiamo chiamato l' ambulanza e la polizia». Aldo ha paura, non se la sente nemmeno di denunciare, ma gli agenti della dottoressa Pamela De Giorgi procedono comunque d' ufficio. La prognosi dei sanitari del San Giovanni non lascia spazio a dubbi. Effettivamente è stato drogato e ha subito «violenza sessuale e sindrome da stress post traumatico», la prognosi è di 25 giorni. I segni del corpo sono evidenti. Quelli dell' anima ancora più profondi.

    giovane violentato da amici appio giovane violentato da amici appio

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