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    CUCU’, L’IBIZA D’ITALIA NON C’E’ PIU’- LA STANCA ESTATE DI GALLIPOLI TRA LOCALI SEQUESTRATI E PARTY DESERTI - L'ALLARME DEGLI ALBERGATORI: A LUGLIO PRESENZE CROLLATE - LA FUGA DEI GIOVANI – LE CRITICHE DI BRIATORE E SGARBI SECONDO CUI LECCE E’ DIVENTATA “LA PORNOSTAR DEL TURISMO”...


     
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    Michelangelo Borrillo per il Corriere della Sera

     

    L' Ibiza d' Italia non c' è più. La Gallipoli delle folle oceaniche di giovani, prima all' aperitivo in spiaggia, poi nella notte al Parco Gondar o alla discoteca Cave, è una cartolina dell' anno scorso. Perché quei luoghi del divertimentificio sono, semplicemente, spariti: la discoteca Cave è chiusa perché la struttura può ospitare un bar, non una discoteca, e il ricorso dei titolari è stato respinto dal Tar il 12 luglio. Il Parco Gondar, 30 mila metri quadri dedicati all' intrattenimento, è sequestrato per abusi edilizi e la richiesta di dissequestro è stata respinta dal tribunale l' 11 luglio.

     

     La stagione è andata, così come gli 8 mila ragazzi che ogni evento al Gondar calamitava in riva allo Jonio. E la loro assenza si fa sentire anche nei party aperitivo in spiaggia, per le strade e nei ristoranti: niente più ressa, «l' immagine emblematica - denuncia l' associazione commercianti e imprenditori di Gallipoli - è sul lungomare Galilei: le bici sono tutte lì e non sulle spiagge. Perché quest' anno, a Gallipoli, non c' è nessuno».

     

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    Il tam tam social, tra i giovani, è più veloce della luce. E il risultato è evidente a chi si era abituato alla Gallipoli sold out, fino all' eccesso dei ragazzi che dormivano sui balconi o addirittura per strada: il crollo di presenze a luglio, per i più pessimisti, ha raggiunto il 60%, per gli ottimisti si è fermato al 20%. I giovani della notte sono tornati a preferire Rimini e Riccione o l' Ibiza vera, nelle Baleari. Il primo a lanciare l' allarme, a fine luglio, è stato, con un video sui social, Oscar Peschiulli, gestore del Picador Village di Taviano.

     

    È tra i pessimisti: calo del 60% di presenze. «Ce l' ho con le amministrazioni e la politica in generale che, al posto di regolamentare il turismo indisciplinato dei giovani, hanno preferito far chiudere le attività che li attiravano. Se un ragazzo butta una bottiglia in spiaggia, non si chiude la struttura, si punisce il ragazzo. Altrimenti ha ragione Briatore a chiamarci "gente di friselle"».

     

    IL SAMSARA BEACH A GALLIPOLI IL SAMSARA BEACH A GALLIPOLI

    Ovvero, imprenditori turistici improvvisati. Un altro vip, nei giorni scorsi, se l' è presa con il turismo mordi e fuggi del Salento: per Vittorio Sgarbi Lecce è diventata «la pornostar del turismo per aver svenduto la sua aura culturale e spirituale al consumismo del turismo di massa, con il centro storico diventato un suk». L' accusa di Sgarbi, al contrario di quanto avvenne con Briatore nel 2017, non ha suscitato reazioni di sdegno sul territorio. È stata vista come occasione di ripensamento. I pugliesi sanno che non si può vivere di turismo solo con una manciata di vip a stagione (qualche giorno fa è sbarcata Naomi Campbell), per quanto famosissimi come l' habitué Madonna.

     

    SAMSARA BEACH A GALLIPOLI SAMSARA BEACH A GALLIPOLI

    Loredana Capone, salentina, è assessore regionale dal 2009, prima con Vendola e ora con Emiliano, proprio con delega al Turismo: «Siamo di fronte a una crisi di crescita, il brand Puglia non può essere vissuto in termini di moda, perché le mode prima o poi passano.Occorre costruire un' offerta migliore, con più eventi culturali e servizi per le famiglie». Il collega di partito (Pd) e sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, respinge anche le accuse alla politica: «Non è il Comune a chiudere i locali, ma sequestri e sentenze di tribunali a cui fanno seguito le revoche amministrative. Ma non siamo contro la movida, solo per le regole certe.

    GALLIPOLI GALLIPOLI

     

    Detto questo, il calo c' è stato ma non è andato oltre il 20%». Eppure i titolari di B&B si lamentano: un appartamento su tre è libero ad agosto dopo un luglio da dimenticare. «Alberghi e residence non si lamentano - spiega Giuseppe Coppola, presidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce - vanno male le attività che puntavano solo sul turismo della notte. Gallipoli ha sempre potuto contare su 500 mila presenze ufficiali a stagione, ma il dato di conferimento dei rifiuti faceva presumere 1,5-2 milioni di persone.

     

    Su 5 mila appartamenti, l' 80% erano affittati in nero. Sono curioso di conoscere i dati dei rifiuti di luglio». L' Ibiza d' Italia non c' è più, e lo sancirà un sacchetto.

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