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    L’ITALIA, IL PAESE DEL "SE MAGNA" – FRANCESCO MERLO: “SEGNA E SPIEGA IL PASSAGGIO DAI FASTI DEL BERLUSCONISMO, CHE AVEVA COME MITI L’IMPRENDITORE E IL MANAGER, ALLE MODESTIE DEL MELONISMO, CHE HA COME MITI IL RISTORATORE E LO CHEF” – “LA PIZZA È IL NOSTRO ORGOGLIO, IL SE MAGNA E ‘L’ATTOVAGLIARSI’, NEOLOGISMO POLITICO-ALIMENTARE IMPOSTO DA DAGOSPIA, DIVENTANO L’ORIZZONTE DELLA COMUNICAZIONE. IL BAUSCIA BERLUSCONIANO È USCITO DOLCEMENTE COME UNA NUVOLA DAL PAESAGGIO E HA CEDUTO IL POSTO D’ONORE ALL’INFLUENCER: CIBO E VESTITI, DOLCETTI E BELLETTI…”


     
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    Estratto dell’articolo di Francesco Merlo per “La Repubblica”

     

    GIORGIA MELONI MANGIA GRANCHIO BLU - FOTO DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA GIORGIA MELONI MANGIA GRANCHIO BLU - FOTO DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA

    Segnalato già dal solito Longanesi come carattere italiano, il “se magna” è oggi l’economia che segna e spiega, molto più delle pigre analisi sull’eterno ritorno del fascismo, il passaggio dai fasti del berlusconismo, che aveva come miti l’imprenditore e il manager, alle modestie del melonismo, che ha come miti il ristoratore e lo chef.

     

    In dieci anni, ha scritto ilSole 24 Ore, hanno chiuso 140 mila imprese, la metà solo in Piemonte e nelle Marche, al punto che la zona di Biella […] sembra il sud del sud. E nelle Marche si è estremamente ridotto il prestigioso distretto industriale di Macerata, Fermo e Ascoli.

     

    I luoghi più diversi del Nord e del Centro subiscono la deindustrializzazione e, in apparente controtendenza, crescono le imprese al Sud, che non sono, però, fabbriche di satelliti. Sono ristoranti, agriturismi, b&b. Il mercato alimentare è d’importazione, ma le vendite all’estero dei prodotti “identitari”, a cominciare dalla pasta, valgono il 63,5% del nostro export.

     

    matteo salvini marine le pen mangiano a pontida matteo salvini marine le pen mangiano a pontida

    La tavola, già luogo fisico di ogni mediazione, che sempre finiva – ricordate? – “a tarallucci e vino”, ha cambiato davvero l’identità e forse pure l’antropologia italiane, proprio come profetizzava Prezzolini, che trovava più cultura nazionale nella pasta che in Dante, e fu l’ispiratore dei mille aforismi sugli spaghetti come speranza dell’avvenire.

     

    ecco, l’avvenire è arrivato e la riconversione dell’industriale in oste ha funzionato […]. friggono nell’olio d’oliva i deliri del sovranismo alimentare che mentre sventola la bandiera-cotoletta rifornisce di carne e parmigiano i settecento mcdonald’s d’italia, con il condimento in stampatello di lollo, il ministro-cognato: «la nostra alimentazione è la migliore del pianeta».

     

    silvio berlusconi marta fascina si mangiano una crepes silvio berlusconi marta fascina si mangiano una crepes

    La pizza è il nostro orgoglio, il se magna e “l’attovagliarsi”, che è il neologismo politico-alimentare imposto da Dagospia, diventano l’orizzonte della comunicazione. Il bauscia berlusconiano […] è uscito dolcemente come una nuvola dal paesaggio e ha ceduto il posto d’onore all’influencer: cibo e vestiti, dolcetti e belletti. Chiara Ferragni, che era la regina d’Italia, ha perso lo scettro e il trono trafficando con il pandoro e con le uova di Pasqua.

     

    Rossetto e cioccolato cantava già Ornella Vanoni […] Il nostro sapere è il sapore. Siamo fieri “macaroni”, come ci chiamavano con un risolino gli americani, siamo i cuochi immaginati da Brecht. «Si fa così/ per cominciare il gioco / e ci si mastica poco a poco. / Si fa così / è tutto apparecchiato / per il cuore e per il palato».

    GIORGIA MELONI MANGIA I PEPERONI GIORGIA MELONI MANGIA I PEPERONI UMBERTO BOSSI MANGIA LA PAJATA UMBERTO BOSSI MANGIA LA PAJATA matteo salvini mangia un panino matteo salvini mangia un panino matteo salvini mangia ciliegie mentre zaia parla dei bambini morti matteo salvini mangia ciliegie mentre zaia parla dei bambini morti

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