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    L’ULTIMO MORSO DEL "CANNIBALE" - ADDIO A TOMMASO LABRANCA, ESEGETA DEL TRASH ITALIANO - SCRITTORE, AUTORE TV (“ANIMA MIA”), OUTSIDER DELLA LETTERATURA, ERA STATO NEGLI ANNI ’90 UNO DEGLI ANIMATORI DEL "GRUPPO CANNIBALE" - DA TEMPO SI ERA RITIRATO IN SVIZZERA - IL SUCCESSO COL LIBRO "ANDY WARHOL ERA UN COATTO"


     
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    LABRANCA LABRANCA

    Da “Libero Quotidiano”

     

    È morto a 54 anni Tommaso Labranca, collaboratore di Libero, scrittore, autore televisivo, conduttore radiofonico e d editore italiano. Dopo gli esordi negli Anni 80 come traduttore, arriva alla fama con i libri Andy Warhol era un coatto ed Estasi del pecoreccio (entrambi editi da Castelvecchi). È stato anche autore di programmi tv di successo come Anima mia.

     

    Negli Anni 90 è uno degli animatori del gruppo Cannibale, giovani autori italiani tra cui spiccano Aldo Nove, Isabella Santacroce, Niccolò Ammaniti e Tiziano Scarpa. Negli anni Duemila si appassiona alla radio, conducendo trasmissioni in contemporanea con l'attività di collaboratori per riviste e quotidiani. Alla famiglia vanno le condoglianze di tutta la redazione di Libero.

     

    2. ADDIO A TOMMASO LABRANCA

    Da “repubblica.it”

     

    TOMMASO LABRANCA TOMMASO LABRANCA

    Da tempo si era ritirato in Svizzera, nel Canton Ticino, dove la scorsa notte è morto, forse nel sonno. La notizia è arrivata agli amici più stretti, via telefono, e Wikipedia è stata la prima a darne notizia. Qui il collega Gianni Biondillo lo ricorda come un tenace outsider della nostra letteratura, autore tv, conduttore radiofonico e persino critico musicale.

    Tommaso Labranca aveva 54 anni: lasciare l'Italia è stata una necessità, perché il paese natale non aveva mai compreso la sua poliedricità, la capacità di analizzare la società, il suo cinismo. Labranca, semplicemente, non è sceso mai a compromessi.

     

    In una recente intervista rilasciata a Repubblica XL, raccontò in modo chirurgico il mondo che lo circondava a trent'anni, quando i trentenni non erano ancora diventati la classe sociale ridotta a condizioni peggiori di quelle vissute dei padri: "Mai nella vita vorrei tornare a quel decennio.

    tommaso labranca dea verna lap tommaso labranca dea verna lap

     

    La trentina è di sicuro il peggiore momento nella vita di una persona e nel mio caso è coinciso con il peggiore decennio del XX secolo, gli anni Novanta. Ero circondato da coetanei che vestivano come agenti immobiliari o vallette televisive, parlavano solo di 'bolla speculativa della new economy' e sembravano avere molti soldi.

     

    Ora li trovi agli angoli della strada, chiedono la carità esibendo il cartello 'non ho più un lavoro'. I trentenni attuali hanno lo stesso difetto dei trentenni di ogni epoca: odiano quelli più grandi da cui si sentono schiacciati. Il quadro è peggiorato non tanto dalla crisi, quando da tarante, copriscarpe e barboni".

     

    Non a caso la sua storia professionale comincia negli anni Ottanta come traduttore e autore di fanzine, quindi nell'underground. Il successo arriva con il libro Andy Warhol era un coatto (1994) ed Estasi del pecoreccio - Perché non possiamo non dirci brianzoli, pubblicati da Castelvecchi.

    ANDY WARHOL ERA UN COATTO LABRANCA ANDY WARHOL ERA UN COATTO LABRANCA

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