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    “E’ STATA AVVELENATA DA UNA RIVALE” - LA MODELLA RUSSA VLADA DZYUBA, SCOMPARSA A 14 ANNI, NON È MORTA DI FATICA, COME IPOTIZZATO - L’AUTOPSIA HA RIVELATO TRACCE DI UN MISTERIOSA SOSTANZA LETALE E GLI INVESTIGATORI SOSPETTANO CI SIA LA ‘MANINA’ DI UNA COLLEGA ROSICONA


     
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    Francesco Tortora per www.corriere.it

     

    Vlada Dzyuba Vlada Dzyuba

    La notizia della sua tragica morte, avvenuta a fine ottobre dopo aver sfilato per 13 ore di fila in passerella, aveva fatto il giro del mondo. Ma a quanto pare il mistero della scomparsa di Vlada Dzyuba, modella russa di 14 anni che da tre mesi lavorava a Shanghai, in Cina, è destinato a infittirsi. L'autopsia effettuata sul corpo della teenager ha rivelato tracce di un misterioso «veleno biologico» e secondo gli investigatori ci sarebbe l'orribile possibilità che la modella sia stata uccisa da una rivale.

     

    NUOVI TEST

    Pochi giorni dopo la morte, il corpo della ragazza è stato trasferito in Russia: «Può essere che un insetto velenoso abbia morso la ragazza - hanno dichiarato gli inquirenti ai media russi -. Oppure ha mangiato qualcosa di letale o è stata deliberatamente avvelenata».  Per avvicinarsi alla verità - concludono gli investigatori - bisogna effettuare nuovi test perché «l'esatto veleno organico non è ancora stato identificato». Per l'agenzia di stampa Mash «gli esperti non hanno ancora stabilito ciò che ha provocato la sua morte, ma è chiaro che non si tratta di una semplice infezione».

     

    POLEMICHE IN RUSSIA

    Vlada Dzyuba Vlada Dzyuba

    In un primo momento si era ipotizzato che il decesso di Vlada fosse stato provocato da una presunta meningite cronica cui si era aggiunto un esaurimento fisico. Ma già a poche ore dal decesso l'ospedale cinese in cui era stata ricoverata aveva segnalato l'avvelenamento del sangue «con diversi organi danneggiati, disfunzione epatica e insufficienza renale».

     

    Il caso è seguito dal Comitato Investigativo Russo che per ora non ha rilasciato comunicazioni ufficiali. La vicenda ha provocato grandi polemiche in Russia perché, come ha raccontato il «Siberian Times», Vlada era pagata miseramente e non aveva neppure un'assicurazione medica, nonostante avesse firmato un contratto trimestrale con l’agenzia cinese Esee.

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