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    LE CARCERI DECENTI LE ANDIAMO A FARE IN ALBANIA - TRA QUALCHE MESE L'ITALIA GESTIRÀ, SULL'ALTRA SPONDA DELL'ADRIATICO, UN CARCERE TUTTO SUO PER OSPITARE CHI COMMETTE REATI NEI CENTRI PER MIGRANTI (UN INVESTIMENTO DA 36 MILIONI DI EURO) – GLI STANDARD SARANNO MIGLIORI RISPETTO A QUELLI DEL NOSTRO PAESE: CI SARANNO DUE AGENTI PER OGNI DETENUTO, CELLE NUOVE E SPAZIOSE...


     
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    Giuliano Foschini per la Repubblica - Estratti

     

    CARCERE ALBANIA PER CHI COMMETTE REATI NEI CPR CARCERE ALBANIA PER CHI COMMETTE REATI NEI CPR

    Consiglio per gli arresti: nel caso, meglio andare in Albania. L'Italia, sull'altra sponda dell'Adriatico, tra qualche mese gestirà un carcere tutto suo, con agenti penitenziari italiani, e con standard molto migliori rispetto a quelli del nostro Paese: celle nuove e spaziose e addirittura due agenti per ogni detenuto, rispetto all'attuale rapporto medio italiano che vuole una guardia carceraria ogni tre. «Di giorno.

     

    Perché di notte ci sono strutture con otto poliziotti che devono sorvegliare 400-500 detenuti» spiega Gennarino de Fazio, segretario della Uilpa che in queste ore ha denunciato questa incredibile storia albanese.Il tutto nasce con la legge 14 del 2024 che prevede la realizzazione di strutture in Albania per ospitare i migranti che arrivano in Italia: l'hotspot nel porto di Shengjin e il centro per richiedenti asilo e Cpr di Gjader.

    rivolta nel cpr di ponte galeria rivolta nel cpr di ponte galeria

     

    Come aveva spiegato Repubblica nei giorni scorsi, si tratta di due opere che — seppur assolutamente inutili per contenere e gestire i flussi — stanno facendo gola a chi gestisce il business dell'accoglienza, gli stessi che da anni sono al centro di campagne da parte dei partiti di centrodestra oggi al governo. Sul piatto ci sono infatti un sacco di soldi: 36 milioni a base d'asta, che inevitabilmente lieviteranno con le spese di trasporto, di assistenza sanitaria e altre voci non quantificate dal bando. Il cui rimborso è addirittura previsto a piè di lista.

     

    EDI RAMA - GIORGIA MELONI EDI RAMA - GIORGIA MELONI

    I centri dovranno essere aperti a fine maggio, quando dovrebbe partire questo protocollo italo-albanese. Ma non saranno le uniche novità. In Albania avremo anche un carcere, a Gjader, che dovrà «ricevere i migranti che dovessero rendersi responsabili di reati durante la permanenza nelle strutture gestite dallo Stato italiano in quel territorio per effettuare le procedure di frontiera o di rimpatrio previste dalla normativa». La capacità massima è di 20 migranti che dovranno essere seguiti da almeno 45 agenti di polizia penitenziaria, oltre probabilmente ad altri uomini delle nostre forze di Polizia. Da qui l'allarme dei sindacati.

     

    «Abbiamo appreso la notizia — spiega De Fazio — da una circolare del Dap, il nostro dipartimento. E siamo rimasti basiti: in Italia le carceri con meno di cento detenuti si chiudono, e invece andiamo in Albania a costruirne una con 20 posti appena. 

     

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