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    “LE MALDIVE DI MILANO" - DOPO IL VIDEO DI QUATTRO RAGAZZI BRIANZOLI LA VAL VERZASCA, NEL CANTON TICINO, A 1 ORA DI MACCHINA DAL CAPOLUOGO LOMBARDO, VIENE INVASA DAI TURISTI -MA MOLTI ABITANTI DELLA ZONA SI LAMENTANO: "ALTRO CHE MALDIVE, SEMBRA DI ESSERE A RIMINI”…- VIDEO


     
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    Franco Zantonelli per repubblica.it

     

    UN'ORA di macchina, code permettendo, e da Milano ti ritrovi alle Maldive. Ancora meno, perché partendo da Varese bastano 45 minuti. Senza dover prendere aerei e smaltire il fuso orario. Le Maldive dietro l'angolo le ha scoperte, nel Canton Ticino, sopra Locarno, Marco Capedri, nickname Capedit, un ragazzo brianzolo Il quale, dopo una gita nella Valle Verzasca, ha postato un video su Facebook, definendo quell'angolo di Svizzera "un posto pazzesco" e, appunto ribattezzandolo "le Maldive di Milano".

     

    "Con acque cristalline e sabbie dorata", scrive Capedit, che ha trovato in fretta l'analogia con il più noto e gettonato arcipelago dell'Oceano Indiano. Il risultato di quel post? Due milioni e mezzo di visualizzazioni del filmato, sul web, e un'improvvisa processione, durante questi caldi fine settimana estivi, di migliaia di gitanti lombardi, nella Valle Verzasca, non preparata a un tale afflusso di turisti.

     

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    Difatti non pochi abitanti della valle si lamentano per quell'invasione piuttosto disordinata. "Altro che Maldive, sembra di essere a Rimini", il commento rilasciato alla stampa locale da uno dei residenti, dopo che domenica scorsa si è ritrovato con auto, moto e camper, molti con targa italiana, ma altri con targa elvetica, a dimostrazione che il video di Capedit ha varcato il confine, parcheggiati per ogni dove, prati compresi. "Questi turisti del mordi e fuggi - ha rincarato un altro verzaschese - non hanno rispetto per nulla, dormono in auto, girano seminudi lungo le strade e trasformano la valle in un gabinetto a cielo aperto”.

     

    Quello che infastidisce di più gli abitanti è però il fatto che così tante persone producono una marea di rifiuti, che non si sognano assolutamente di portarsi via. C'è, tuttavia denuncia su Facebook che "non c'è nulla da fare, il ticinese non ha la mentalità imprenditoriale e, invece di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, si lamenta".

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    "Quando c'è turismo di massa- relativizza con Repubblica Roberto Bacciarini, il sindaco di uno dei comuni interessati, Lavertezzo - è chiaro che ci sono molto rifiuti, però devo dire che sono stati depositati nelle aree deputate". E questa domenica com'è la situazione? "C'è sempre molta gente, addirittura dei pullman di gite organizzate, però direi che la situazione è sotto controllo".

     

    Quindi, per concludere, grazie a Capedit che vi ha fatto una bella pubblicità. "Si, ci ha fatto una bella pubblicità, però ci farebbe un ulteriore favore se chiedesse ai suoi connazionali di parcheggiare le auto in modo ordinato, rispettando le regole del luogo". 

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