• Dagospia

    LE MILLE METAMORFOSI DI PIERFURBY – DA PRUDENTE COLLEZIONISTA DI INCARICHI E’ DIVENTATO DI COLPO SCRITERIATO E SI E’ BUTTATO A PRESIEDERE LA COMMISSIONE SULLE BANCHE. CORAGGIO, INCOSCIENZA O CALCOLO ELETTORALE? – SPOSATO DUE VOLTE, MA MAI IN CHIESA; LE SUORE DI CLAUSURA VOTAVANO PER LUI MA LUI FA UNA VITA DA BRIATORE


     
    Guarda la fotogallery

     

    Giancarlo Perna per La Verità

     

    mario monti pierferdinando casini anna finocchiaro mario monti pierferdinando casini anna finocchiaro

    Da quando, l' anno scorso, ha varcato la soglia dei 60 anni, Pier Ferdinando Casini è mutato. Da prudente e prevedibile si è fatto quasi scriteriato. Un classico caso di seconda giovinezza. Iniziamo dall' ultimo ghiribizzo.

     

    Seduto da quattro anni sulla comoda poltrona di presidente della commissione Esteri del Senato, ha assunto di colpo la guida della commissione d' indagine sui crac bancari (27 settembre 2017). Per l' una ha dovuto lasciare l' altra. Già questo non è nel suo stile, tendenzialmente accaparratore. Ma soprattutto, ha barattato una sinecura, qual è la politica estera di un paese periferico come l' Italia, con l' incarico esplosivo sui brogli bancari e il suo corteo di drammi umani.

    pierferdinando casini e la compagna colombiana 1 pierferdinando casini e la compagna colombiana 1

     

    Chiunque conosca Casini, sa che è cresciuto alla scuola dorotea, ossia meglio l' uovo oggi che la gallina domani, piuttosto 100 giorni da pecora che uno da leone, ecc. Com' è allora che un tipo siffatto sceglie di cacciarsi nel ginepraio di Banca Etruria e delle Venete e addirittura nel noir di Monte dei Paschi? Quale tarlo avventurista sta rodendo ?

     

    FRATTURA UDC SUL REFERENDUM

    La svolta risale, in realtà, all' anno scorso. Era il 31 maggio 2016, quando Casini annunciò di abbandonare l' Udc di cui era ras indiscusso. Col partito, lasciava Lorenzo Cesa, sodale dai tempi della gioventù democristiana, e Rocco Buttiglione, un esimio filosofo diventato accanto a lui un peso morto della politica. Causa formale della rottura, il dissenso sul referendum istituzionale che doveva tenersi il successivo 4 dicembre. Casini, alleato - allora come adesso - di Matteo Renzi, tifava per il Sì. Cesa e il grosso dell' Udc, in riavvicinamento al centrodestra, per il No. All' epoca, pensavo che fosse una sceneggiata per tenere i piedi in due staffe, in attesa del voto.

     

    casini cesa buttiglione casini cesa buttiglione

    Chiunque poi avesse vinto avrebbe riaccolto a braccia aperte l' altro per continuare insieme a incettare poltrone e prebende come i casinian-udiccini facevano da lustri. La frattura di Casini era invece autentica. Non avevo intuito la metamorfosi dell' uomo. Per eviscerare la straordinarietà della vicenda bisogna sapere che Pier Ferdinando teneva da morire all' Udc. Ci si era abbarbicato per 20 anni, rifiutando sempre di scioglierla confluendo in Fi o nel Pd, a seconda delle sue capricciose alleanze. Considerava il suo partitucolo, sia pure dell' uno virgola, la vera garanzia della propria sopravvivenza politica. Rinunciare all' improvviso a questa ciambella di salvataggio era perciò un totale rovesciamento. È come se Pier Ferdinando fosse uscito di nuovo dal grembo materno per avventurarsi solingo nel vasto mondo.

    berlusconi_casini berlusconi_casini

     

    Dunque, siamo oggi di fronte a un Casini inedito. In teoria, ci si può ora aspettare di tutto dalla sua indagine bancaria. Potrebbe fare chiarezza, confermando di essere un altro rispetto al passato, o non fare un piffero, mostrando che ha perso il pelo e non il vizio. Staremo a vedere. Comunque, qualsiasi cosa faccia che sia più di zero andrà salutata come un progresso e un' inedita prova di coraggio.

     

    O PIGRO O PAVIDO

    PIERFERDINANDO CASINI CON EX MOGLIE ROBERTA LUBICH PIERFERDINANDO CASINI CON EX MOGLIE ROBERTA LUBICH

    In 34 anni di attività politica ai massimi livelli, Pierferdy ha sempre rifiutato di assumersi vere responsabilità. Mai - nonostante mille occasioni - è voluto entrare in un governo, come ministro o semplice sottosegretario. Finché si è trattato di minuetti parlamentari, è sempre stato in pista. Dal 2001 al 2006 - grazie a Silvio Berlusconi col quale poi si dimostrerà ingratissimo -, è stato addirittura presidente della Camera. Ma dei veri bisogni degli italiani - che si affrontano da Palazzo Chigi o dai dicasteri - non ha mai voluto sapere. Se per pigrizia o pavidità, resta ignoto.

     

    Un altro sintomo dell' attuale metamorfosi è che ha abbandonato ogni riservatezza nei suoi rapporti con l' universo femminile. Aveva debuttato in politica come tutore della famiglia in versione evangelica, due cuori e una capanna. Nel frattempo, però, ha divorziato un paio di volte. Oggi, ha due mogli e quattro figli (due con ciascuna). Non si è mai sposato in chiesa. La prima volta, perché la sposa, Roberta Lubich, era una divorziata. La seconda volta, impalmando Azzurra Caltagirone, perché il divorziato era lui. Con lei ebbe una figlia, prima di convolare. Una volta convolati, sono andati in crisi nel proverbiale settimo anno.

    PIERFERDINANDO CASINI AZZURRA CALTAGIRONE PIERFERDINANDO CASINI AZZURRA CALTAGIRONE

     

    Si è parlato molto di infedeltà del Nostro e perfino di figli extramoenia. Ora che è del tutto libero, appare nei settimanali pettegoli con la frequenza di un presentatore tv. In agosto, è stato fotografato disteso su uno yacht, con la nuova fidanzata colombiana che giocherellava con le dita sulla sua pancia.

     

    UNA VITA ALLA BRIATORE

    Conduce dunque una vita alla Flavio Briatore che stride col passato di politico in giacca e cravatta e anticipa forse il corso nuovo intrapreso. In attesa di capire di più del suo futuro, vediamo da dove viene questo inaspettato mutante.

     

    PIERFERDINANDO CASINI ANDREA FORLANI PIERFERDINANDO CASINI ANDREA FORLANI

    Il bolognese Casini è figlio d' arte. Il babbo Tommaso, docente di lettere al liceo, era infatti un capo della Dc locale, capogruppo al consiglio provinciale negli anni '60. Vivendo nella regione più rossa, fu per reazione un dc di destra. Tale e quale, è venuto su Pierferdy che, a 19 anni, nel 1974, era già nel direttivo nazionale dei giovani dc. Mentre si laureava in legge, veniva di continuo a Roma dove conobbe Toni Bisaglia, quintessenza del doroteismo veneto e allora leader di punta. Ne divenne il cocco, fino alla sua misteriosa morte in mare cadendo da un motoscafo. Elaborato il lutto, Casini si appollaiò su Arnaldo Forlani, che somigliava a Bisaglia per sornioneria.

     

    ELETTORATO FEMMINILE

    SUORE CLAUSURA6 SUORE CLAUSURA6

    Intanto, nel 1983, appena ventottenne, era approdato a Montecitorio. Fu, in quella sua prima legislatura, il più giovane tra gli onorevoli. Aitante, prossimo all' 1,90, dotato di voce stentorea da araldo dell' Olimpo, resterà invece per diverse legislature il più apollineo dei parlamentari, desiderato da colleghe e giornaliste e dai gay di entrambe le categorie. Oggi, che è sale e pepe, ha una forte somiglianza con Richard Gere e va, come sappiamo, ancora forte.

    Beniamino Andreatta Beniamino Andreatta

     

    Da sempre, gran parte del suo elettorato è femminile. Nel 1987, nello stesso collegio di Bologna, si candidò Beniamino Andreatta, che nella Dc era un monumento 10 volte più importante del giovane Pierferdy. Il pezzo grosso ottenne dalla Curia il permesso di entrare in un convento di clausura per convincere le suore a votarlo. Per un' ora, illustrò alla superiora il suo programma. La badessa ascoltò con attenzione, poi disse: «Saremmo liete di votarla. Abbiamo però già deciso di dare il nostro voto all' onorevole Casini, così giovane e perbene». Voleva dire che era un fusto ma non poteva. Le chiacchiere di Andreatta erano cadute nel vuoto. L' appeal a distanza di Pier Ferdinando aveva prevalso.

     

    SOPRAVVISSUTO ALLA DC

    gianfranco fini saluta pierferdinando casini gianfranco fini saluta pierferdinando casini

    Nel 1992, con Tangentopoli, la Dc fu travolta. Poteva essere la fine anche di Casini. Invece, non fece una piega. Si sfilò dal partito morente e, coi 4 gatti già citati, ne fondò uno proprio. Con il Ccd, la futura Udc, si presentò all' uscio del Berlusca. Quello, che era di bocca buona, lo accolse e gli garantì la sopravvivenza. Per ringraziamento, Casini passò i lustri successivi a rompergli le scatole insieme a Gianfranco Fini. Così, col doppio gioco, si è tenuto a galla per 9 legislature ed è, con l' eccezione di Giorgio Napolitano che ne ha 13, il più longevo parlamentare in attività. Secondo il machiavellico principio che più scendi in basso più sali in alto.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport