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    LE PALLINE GIRANO ALL’APERTO – INVENTATO IN FRANCIA IL PRIMO CASINO’ EN PLEIN AIR: SI GIOCA ALLA ROULETTE CON I PIEDI NELL’ACQUA DI UNA PISCINA JACUZZI – PRIMA DI SFIDARE LA FORTUNA SI PUO’ ANCHE GIOCARE A BOCCE – GLI ORGANIZATORI PUNTANO AD ATTIRARE I GIOCATORI CON IL VIZIO DEL FUMO


     
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    Andrea Brenta per “Italia Oggi

     

    Giovani e, perché no, fumatori, venghino, venghino! A La Ciotat, nel Sud della Francia, ha appena aperto il primo casinò en plein air d' Europa. Una struttura da ben 1.300 metri quadri di superficie di gioco, dove i clienti al tavolo del Black Jack hanno i piedi immersi in una Jacuzzi, mentre dalle slot machine la vista spazia a 360 gradi sulla macchia mediterranea. Per non parlare delle postazioni della roulette elettronica, dei tavoli da poker e del campo per la petanque (la variante francese del gioco delle bocce, ndr), che trovano spazio sulla enorme terrazza.

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    Un progetto rivoluzionario, quello del gruppo Partouche, che si ispira in parte al mitico Ceasars Palace di Las Vegas. Un progetto nato pochi anni fa, quando il secondo gruppo francese del settore, oberato dai debiti, non riusciva a far fronte alle proprie scadenze finanziarie. «Eravamo pronti a restituire le chiavi del vecchio casinò», racconta Patrick Partouche, presidente del cda dell' omonimo gruppo. «Con una battuta, abbiamo detto al sindaco che il solo modo di rinnovare l' accordo sarebbe stato quello di creare una nuova struttura all' aperto poco più lontano». Il sindaco l' ha presa alla lettera.

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    La scommessa, per restare in tema, non era proprio facile. È stato infatti necessario risolvere problemi inediti. Per esempio è stata eretta una palizzata alta 4 metri intorno al sito, per evitare intrusioni. Inoltre, anche se il sole in questa zona del Sud della Francia splende per almeno 300 giorni l' anno, è previsto un dispositivo che, in caso di pioggia o di vento forte, trasforma lo spazio sotto i parasole colorati dove sono collocati slot e tavoli da gioco in un ambiente chiuso. Mentre quando fa freddo dei radiatori riscaldano la terrazza.

     

    Da un lato, Partouche ha le carte in regola per sedurre un pubblico di fumatori. Dall' altro rischia di perdere un àtout importante, che contribuisce al successo dei casinò «classici»: nello spazio esterno, i giocatori non perderanno più la nozione del tempo. In compenso, la nuova struttura non faticherà a sedurre una clientela più giovane.

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    «Abbiamo inventato il casinò art de vivre», sottolinea Patrick Partouche, «dove si giocherà dopo aver fatto una partita a bocce o sorseggiato un mojito in terrazza». O anche aver vissuto (gratuitamente, per il momento), muniti degli appositi caschi Htc, un' esperienza di realtà virtuale in uno spazio dedicato.

     

    Se la scommessa sarà vincente, il gruppo Partouche sarà pronto a replicare. «Costruendo una terrazza nelle nostre strutture di Lione o di Forges-les-Eaux, per esempio, oppure creando un altro casinò all' aperto in un' altra città», conclude Patrick.

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