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    LIVIN’ LA MOVIDA LOCA? NO, GRAZIE – A MILANO BEPPE SALA CERCA DI AIUTARE I CITTADINI ESASPERATI DAGLI SCHIAMAZZI NOTTURNI A DORMIRE MEGLIO E FINISCE SUL “GUARDIAN” - IL GIORNALE BRITANNICO, CRITICO SULLE MISURE, SI LAMENTA CHE NON SARA' POSSIBILE MANGIARE UN GELATO DOPO MEZZANOTTE: "UN PASSO ECCESSIVO PER MOLTI" - L’IDEA DEL COMUNE È VIETARE LA VENDITA DI CIBO E BEVANDE DA MEZZANOTTE ALLE 6 IN ALCUNE ZONE DELLA CITTÀ. UN DIVIETO CHE HA SCATENATO LE IRE DEI COMMERCIANTI…


     
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    Estratto dell'articolo di Ugo Leo per www.lastampa.it

     

    beppe sala beppe sala

    Vietato bere o mangiare d’asporto dopo mezzanotte. A Milano si cerca di aiutare a dormire meglio i cittadini e placare la movida con un’ordinanza che introdurrà «il divieto della vendita e della somministrazione per asporto di alimenti e bevande di qualsiasi tipo, alcoliche ed analcoliche» fino alle 6 del mattino.

     

    L’idea del Comune non è piaciuta ai commercianti ma ha attirato l’attenzione della stampa inglese. Il Guardian, in particolare, ha dedicato un servizio alle regole stringenti pensate dalla giunta del sindaco Sala. Secondo il documento pubblicato sull'albo pretorio, non si tratta ancora dell'ordinanza vera e propria, i locali dei classici quartieri della movida milanese dovranno tirare giù le serrande allo scoccare della mezzanotte a partire dal 17 maggio fino al 4 novembre.

     

    ordinanza contro la movida a milano sul guardian ordinanza contro la movida a milano sul guardian

    I quartieri e le zone interessate sono 12, si legge nell'avviso indirizzato alle categorie e agli esercenti che avranno venti giorni di tempo per formulare le loro osservazioni e richieste all'amministrazione. Le chiusure forzate partiranno nelle aree più caotiche di notte come corso Como, l’Arco della Pace, il quartiere Isola, Garibaldi, Darsena e i Navigli, Nolo, Lazzaretto, Sarpi.

     

    L’idea è quella di tutelare chi abita in queste zone dopo anni di movida senza controllo. Movida che provoca le proteste dei residenti esausti a causa del degrado, del caos, della sosta selvaggia, le risse, la folla incontrollabile. I commercianti milanesi non sono per niente d’accodo. E il Guardian si chiede: «Sebbene anche la pizza faccia parte della vasta gamma di cibi da asporto presi di mira dal divieto, riunirsi per un gelato a tarda notte è una parte talmente intrinseca della cultura italiana che la prospettiva che questa delizia venga messa al bando è un passo eccessivo per molti».

     

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    «Un provvedimento che non servirà a contrastare la mala movida - ha commentato il segretario generale della Confcommercio di Milano, Marco Barbieri - che colpirà cittadini, turisti e imprese». Dopo la mezzanotte infatti, come osserva la Confcommercio, «non sarà più possibile vendere un cono gelato o una bottiglietta d'acqua d'asporto».

     

    Se il divieto del cibo d’asporto non bastasse a fermare chi ha intenzione di tirare tardi e disturbare i residenti, l'ordinanza prevede anche il divieto di utilizzare i dehors per qualunque attività: «dalle ore 00.30 alle ore 6.00 nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì; e dalle ore 01.30 alle ore 06.00 il sabato e la domenica e i giorni festivi infrasettimanali».

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    È la prima volta che Milano sperimenta un'ordinanza contro la movida selvaggia per un periodo così lungo di tempo. […] C’è da aspettarsi che lo scontro tra residenti, commercianti e amministrazione andrà avanti fino al 17 maggio o forse oltre.

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