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    LO SCAZZO TRA PD E M5S È “DECOLLATO” – IL PARTITO DEMOCRATICO POSTA SU INSTAGRAM UNA “CARD” CON LUCIANO CANFORA E TAGLIA FUORI DALL’IMMAGINE LA TESTA AL SUO AVVOCATO, MICHELE LAFORGIA, CANDIDATO SINDACO PER LE AMMINISTRATIVE A BARI CON IL M5S – IL POST DI LAFORGIA: “SARÀ CERTAMENTE UN CASO, UNA COINCIDENZA. MA A ME HA FATTO IMPRESSIONE…”


     
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    Estratto da www.repubblica.it

     

    MICHELE LAFORGIA MICHELE LAFORGIA

    A voler scomodare il foklore e la letteratura, quella del cavaliere senza testa è una leggenda ben consolidata in Germania e negli Stati Uniti, arrivata a oggi anche tramite la cinematografia (con “Il mistero di Sleepy Hollow”, film dell’immaginifico regista Tim Burton). Chissà se ci ha pensato, Michele Laforgia, quando ha visto l’immagine che il Partito Democratico ha pubblicato sui social network, dato che lui è pure un grande appassionato di cinema: nella foto si vede il professore Luciano Canfora, e davanti a lui un uomo decollato che regge una valigetta.

     

    IL POST DEL PD CON LA TESTA TAGLIATA DI MICHELE LAFORGIA IL POST DEL PD CON LA TESTA TAGLIATA DI MICHELE LAFORGIA

    La cartolina è stata pubblicata dal Pd in seguito all’udienza al tribunale di Bari, conclusasi con il rinvio a giudizio dello storico. In tribunale Canfora ci è arrivato con il suo avvocato, che è proprio Michele Laforgia, il quale è pure candidato sindaco per le prossime amministrative a Bari.

     

    […] L’immagine scelta dal Pd per dare sostegno a Luciano Canfora e chiedere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di ritirare la denuncia all’avvocato ha fatto male.

     

    “Sarà certamente un caso, una coincidenza – scrive quindi Laforgia in un post su Facebook, utilizzando la sua pagina privata – Ma a me ha fatto impressione lo stesso”. Il testo che appare online è introdotto da un titolo ironico - “l’avvocato delle cause perse” - lui precisa che su quella pagina non è solito parlare del suo lavoro – “se non per questioni che riguardano tutti” – che non gli piace e non lo trova opportuno, e che allo stesso modo non è lì che parla delle sue campagne elettorali.

     

    MICHELE LAFORGIA MICHELE LAFORGIA

    Solo che quella foto che lo vede decollato l’ha turbato, e merita l’eccezione: “L’altro ieri è stato rinviato a giudizio per diffamazione aggravata in danno dell’attuale presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il professor Luciano Canfora, che mi onora da molti anni della sua amicizia e della sua fiducia – precisa Michele Laforgia – Uno dei più grandi intellettuali italiani. L’ho accompagnato in aula perché è difeso da me, un avvocato di provincia”.

     

    Questa la premessa, poi: “Lo hanno scritto i giornali e lo hanno detto in tv. E ne hanno parlato anche sui social, ovviamente non tutti con favore. Agli avvocati capita spesso, non me ne faccio un cruccio. Ma quando ho visto questa foto mi è venuto un tuffo al cuore. È un post sul sito Instagram del Partito Democratico nazionale. Ci sono anche io, a destra della foto, ma senza testa”. L’avvocato si dice impressionato, lo sono anche tante persone che commentano il suo post, fra chi richiama alla memoria proprio “La leggenda di Sleepy Hollow” e chi le mani di Radek di memoria stalinista.

     

    ANTONIO DECARO MICHELE LAFORGIA ANTONIO DECARO MICHELE LAFORGIA

    Mi dispiace che il mio partito prenda scivoloni di questo tipo, tutti sanno che Michele Laforgia è il difensore del professore Canfora e soprattutto che non si fa tagliare la testa da nessuno. Direi al Pd, basta con i tagliatori di teste, basta con queste pratiche censorie, ritorniamo alla politica. Con serietà e rispetto": è la dura critica della presidente del Pd Bari, Titti De Simone

     

    Un grafico potrebbe dire che quel taglio infelice all’immagine non era voluto, serviva a mettere in risalto la figura di Canfora. E se non era voluto, potrebbe sempre essere una brioche data al popolo affamato che chiede il pane – stavolta un popolo social – come dalla celebre frase attribuita a un’altra decapitata d’eccellenza, quella Maria Antonietta che è stata ultima regina di Francia.

     

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