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    “L’ARBITRO? UN KILLER. HA COMMESSO UN CRIMINE CONTRO L’UMANITA’ SPORTIVA” – LO SFOGO DI BUFFON DOPO REAL-JUVE CONTINUA A FAR DISCUTERE - DEL PIERO: "TRA ALCUNI GIORNI GIGI DIRA’ DELLE PAROLE DIVERSE" – PIRLO LO DIFENDE: "UNA ROBA COSI’ TI FA ANDARE FUORI DI TESTA" – E SULL’ARBITRO… - BENATIA: "IL RIGORE? E' UNO STUPRO" - VIDEO


     
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    Matteo Della Vite per la Gazzetta dello Sport

     

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    E poi, dopo il campo e la rabbia e la doccia e le parole televisive, ecco che Gigi Buffon si ferma nella cosiddetta mixed zone, serpentone in cui se vuoi dire qualcosa lo dici e basta. E il capitano della Juventus dice. Alzando ancor di più i decibel contro il disastroso Oliver. E' mezzanotte e venti: di (altro) fuoco. «L' errore lo passo anche - dice Gigi -: ma devi avere la sensibilità di capire cosa stai arbitrando, chi c' è da una parte e dall' altra, cos' è successo all' andata. E poi decidi. Dopo aver fischiato un rigore simile, avere il coraggio di mostrare anche il rosso è l' apoteosi dell' impreparazione. Perché come si richiede ai vari Buffon Ronaldo Chiellini e ai giocatori di Real e Juve di essere preparati, così lo deve essere l' arbitro». Pausa.

     

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    CINISMO DA ANIMALE KILLER E rinvio. «Devi essere preparato: se non lo sei e prendi queste decisioni non dico che non sei degno, ma non meriti di essere chiamato uomo: perché le decisioni simili sono di un cinismo che solo un killer, un animale, uno che al posto del cuore ha un bidone di immondizia... E questa è la cosa che fa più dispiacere. Se poi non hai coraggio, mangi le patatine, orange juice, stai in tribuna, coca cola e sprite con la famiglia e ti diverti, se vuoi essere un protagonista a questi livelli Questo arbitro ha commesso un crimine contro l' umanità sportiva».

     

    CR7, IL PERDONO E L' ADDIO Gary Lineker che scrive «Espellere Buffon così è come sparare a Bambi» e lui ringrazia. Cristiano Ronaldo che passa, pare dica «Perdonami...» e lui e Gigi si abbracciano. L' idea che certe frasi possano costargli una squalifica (oltre alla giornata per il rosso) è pensiero che non avrà un seguito concreto perché poi nella notte lo stesso Gigi annuncia di fatto l' addio. «Sono orgoglioso da morire di essere capitano di questa Juve, da morire - annuncia Buffon a J-tv -. Il dispiacere più grande nello smettere di giocare (dice quasi in lacrime, ndr) è quello di lasciare questi ragazzi... La vita va avanti e spero di avergli trasmesso qualcosa e che ne facciano tesoro».

     

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    REAZIONI E TUNNEL Le frasi di Buffon hanno ovviamente fatto il giro del mondo. Ale Del Piero, ospite a Sky, ha detto: «Non capisco perché si debba fare tanto riferimento alla partita d' andata, il calcio è così e si analizza il momento, bello o brutto che sia. Credo che fra qualche giorno, sull' arbitro dirà delle parole diverse da quelle che ha detto». Gli animi erano ovviamente incendiati. Lo raccontano anche per l' immediato dopo-gara, nel primo tunnel che porta agli spogliatoi: parapiglia fra i giocatori, con Marcelo fra i più esagitati e il tutto dopo che Allegri aveva redarguito Ramos per essere sceso ai bordi del campo, accesso non consentito a chi è squalificato. «Cosa ho detto a Oliver - dice Buffon -? Nulla di particolare, ero alterato. Cosa mi ha detto lui? Muto: non può dire niente».

     

    REAL MADRID JUVENTUS - IL FACCIA A FACCIA TRA BUFFON E L ARBITRO REAL MADRID JUVENTUS - IL FACCIA A FACCIA TRA BUFFON E L ARBITRO

    CRIMINE E CHIELLO Ed ecco il nuovo affondo. «In quel momento, scusate la presunzione, potevo dirgli di tutto e poteva passarmi per la testa qualsiasi cosa - riprende Buffon -: perché tu stai commettendo un crimine contro l' umanità sportiva e ti prendi le paroline che devi prenderti.

     

    Se in 25 anni di carriera non sono mai stato espulso per proteste significa che fino a ieri hai visto cartoni animati e sei impreparato, o il calcio di un certo livello non l' hai mai visto.

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    Se sono triste? Per niente, porto dentro grandissimo orgoglio, dignità e felicità per quel che siamo riusciti a fare. Perché ciò che abbiamo fatto poteva farlo solo la Juve, 18 guerrieri ed eroi che vestono la maglia bianconera.

     

    Abbiamo fatto rialzare la testa all' Italia dopo l' impresa bellissima della Roma: il nostro movimento calcistico ha bisogno di questi esempi, si deve levare di dosso la coltre di mediocrità che ci sta ricoprendo. E gli unici spot sono partite di questo tipo». E Giorgio Chiellini ammette il suo gesto dei soldi. «C' è poco da spiegare, la rabbia... Rigore folle, dal campo e in tv: chiedete al Bayern Monaco l' anno scorso.

    REAL MADRID JUVENTUS - IL PRESUNTO FALLO DI BENATIA SU LUCAS VASQUEZ REAL MADRID JUVENTUS - IL PRESUNTO FALLO DI BENATIA SU LUCAS VASQUEZ

     

    Fra andata e ritorno siamo stati massacrati, comprese le 7 ammonizioni. Se non fossimo stati al Bernabeu? Chiedete ad Ancelotti e quel suo Bayern...».

     

    AGNELLI: VINCERE Da capitano, Buffon (che al Bernabeu aveva presenti Ilaria coi figli e le sorelle Veronica e Guendalina) ha trascinato anche il resto della squadra sul tema-orgoglio. Da Mandzukic a Dybala scrivono di rabbia e «sempre più orgogliosi di far parte di questa squadra». E Andrea Agnelli ha riflettuto ad alta voce su una futura vittoria della Champions e sui rafforzamenti: «Noi ragioniamo su un principio di continuità, sappiamo cos' è la Juve, non è una questione di mercato, la squadra che è stata costruita quest' anno è stata allestita per affrontare queste partite di livello. Ora bisogna mantenere alta la concentrazione per vincere il 7° scudetto di fila e la Coppa Italia. Se il finale sgradevole può far cambiare idea a Buffon? Beh, ha vinto al Bernabeu 3-1...».

     

     

     

    2. PIRLO IN DIFESA

    G.B.Olivero per la Gazzetta dello Sport

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    Si sarebbe arrabbiato perfino lui, il Maestro imperturbabile. Anche Andrea Pirlo avrebbe reagito male a quel fischio del signor Oliver. Perché puoi essere l' uomo più pacato e sereno del mondo, ma quando ti portano via un sogno, e potrebbero non farlo, perdi la pazienza oltre alla qualificazione.

     

    Pirlo difende Buffon e lo difende perché lo capisce e lo capisce perché in campo c' è stato migliaia di volte e sa che ci sono momenti e momenti, situazioni e situazioni, fischi e pure fiaschi. «Una roba così ti fa andare fuori di testa»: lo dice con quell' espressione un po' così che un giorno generò un giochino divertente sul sito della Juve. «Pirlo is not impressed»: i tifosi bianconeri provavano a strappare al Maestro almeno una smorfia, cercavano di scuoterlo, di turbarlo, di impressionarlo. Niente da fare. Mercoledì al gioco si è iscritto il signor Oliver e ha vinto. Andrea, dove ha visto Real-Juve?

     

    «A casa con alcuni amici. Grande partita, peccato per il finale.

    REAL MADRID JUVENTUS - IL PRESUNTO FALLO DI BENATIA SU LUCAS VASQUEZ REAL MADRID JUVENTUS - IL PRESUNTO FALLO DI BENATIA SU LUCAS VASQUEZ

    Sono molto dispiaciuto per la Juve, per Gigi, per i ragazzi. A dieci secondi dalla fine di una partita così bella è tremendo...».

     

    Era rigore?

    «Classico caso interpretabile: si poteva dare e si poteva non dare. E a dieci secondi dalla fine, se sei furbo, non lo fischi e lasci che le due squadre si giochino tutto ai supplementari».

     

    Ha sentito lo sfogo di Buffon?

    «Sì. Era arrabbiato e in un momento come quello puoi dire qualunque cosa. Avrà pensato che era l' ultima occasione per vincere la Champions. Se dal nulla ti danno un rigore contro, ti saltano i nervi. Avrà magari esagerato, ma va capito: succede di reagire male se vieni derubato in questo modo».

     

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    Anche lei avrebbe reagito male?

    «Certo, una roba così ti fa andare fuori di testa. E un finale del genere lo vivi male, è troppo bello vincere e quando te lo impediscono in quel modo...».

     

    A parte il rigore, la Juve può avere altri rimpianti?

    «Quello di non aver segnato in casa. A Torino ha giocato alla pari, a Madrid ha giocato meglio. Purtroppo in Champions se sbagli la prima partita si fa dura, ma la Juve aveva rimontato. E ai supplementari ci arrivava meglio, con due cambi da fare e molta fiducia. Ci riproverà».

     

    Cosa serve per vincere la Champions?

    «La forma giusta al momento giusto, gli episodi, la fortuna, gli arbitri che non sbagliano».

     

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    Ha parlato con Buffon?

    «Ci siamo scambiati qualche messaggio, non solo con Gigi ma anche con altri giocatori e con il presidente Agnelli».

     

    Possono esserci ripercussioni negative in campionato?

    «Credo di no. Ci vorrà qualche giorno per smaltire la rabbia, ma poi tutti si concentreranno sugli obiettivi rimasti. Hanno il tempo di metabolizzare la delusione e andare avanti».

     

    La doppia sfida con le squadre spagnole rilancia il calcio italiano?

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    «Noi siamo molto bravi a far diventare gli altri più forti di quello che sono: purtroppo è la nostra mentalità. Ma Juve e Roma hanno dimostrato di essere tatticamente superiori a Real e Barcellona. Meritano entrambe un grande applauso e adesso la Roma deve credere nella vittoria finale: ero all' Olimpico martedì e mi sono emozionato, mi sono sentito tifoso giallorosso. Il calcio italiano può rialzarsi e costruire un bel futuro: poco alla volta si può fare un bel lavoro».

     

    Lei è ambasciatore della finale di Coppa Italia: Juve-Milan, la sua partita.

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    «Non tifo per nessuno, ovviamente, ma mi aspetto una grande sfida. La Juve ha una dimensione consolidata, il Milan sta risalendo grazie allo splendido lavoro di Gattuso che ha restituito il senso di appartenenza che era mancato negli ultimi anni».

     

     

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