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    MA È UNA MOSTRA DEL CINEMA O UN TRIBUNALE SPECIALE? - SUL “FATTO” BOTTA E RISPOSTA SUL CASO POLANSKI: "LUCRECIA MARTEL HA SBAGLIATO IL TIRO: SE QUESTA ERA ED È LA SUA POSIZIONE, DOVEVA DIMETTERSI DAL RUOLO DI PRESIDENTE DI GIURIA NON APPENA È STATA COMUNICATA LA SELEZIONE DEL CONCORSO VENEZIANO, VALE A DIRE A METÀ LUGLIO. QUESTO SUO COMPORTAMENTO NON SOLO È DISCUTIBILE, MA RISCHIA DI MINARE LA BONTÀ DI QUALSIVOGLIA VERDETTO SORTIRÀ LA MOSTRA"


     
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    Lettera a Il Fatto Quotidiano

    Lucrezia Martel roman polanski Lucrezia Martel roman polanski

    Gentile redazione, ogni volta mi stupisco di come Polanski venga trattato dai colleghi, ultima la presidente di giuria a Venezia, che si rifiuta di andare alla proiezione di gala del suo film per le accuse di molestie su una minorenne. Sono accuse orribili, per cui il regista è stato anche condannato, ma cosa c' entrano con l' arte? Ma è una Mostra o un tribunale? Io sto con il direttore Barbera: non siamo giudici, ma critici di cinema.

     

    Eliana Parenti

     

     

    LA RISPOSTA DE "IL FATTO"

     

    roman polanski 2 roman polanski 2

    Gentile Eliana, la ringrazio per le sue riflessioni, che considero una giusta reazione rispetto a un comportamento reiterato. Anzitutto mi permetto di darle alcune novità sulla questione, tuttora in corso di dibattito nell' ambito della Mostra veneziana iniziata da pochi giorni. Roman Polanski non sarà presente alla première del suo film, "J' accuse". La sua scelta, di cui non sappiamo le ragioni, è stata comunicata prima che la polemica prendesse corpo, è dunque precedente alle dichiarazioni della presidente di giuria di Venezia 76, Lucrecia Martel.

     

    Poi se oggi al Lido vedremo comparire il grande cineasta polacco saremo felici della sorpresa, naturalmente. Chiaramente la questione è delicatissima e come purtroppo spesso accade, viene cavalcata dai media (soprattutto "social") con quel "tanto al kilo" da svilirla e anzi fraintenderla proprio. Martel ha sbagliato il tiro: se questa era ed è la sua posizione, doveva dimettersi dal ruolo di presidente di giuria non appena è stata comunicata la selezione del concorso veneziano, vale a dire a metà luglio.

     

    Lucrezia Martel Lucrezia Martel

    Questo suo comportamento non solo è discutibile, ma anche goffo. E, ancor più grave, rischia di minare la bontà di qualsivoglia verdetto sortirà la Mostra. Ma non solo. Seppur la sua posizione sia legittima, farne oggetto di dibattito e polemica in pasto alla folla ha portato allo svilimento - se non addirittura a un vero e proprio depotenziamento concettuale - della battaglia di molte donne contro violenze e molestie.

     

    L' effetto è un clamoroso boomerang: tutti (e quasi tutte le donne) si sono schierati a favore di Polanski - che ricordiamo vittima egli stesso per la sua vita intera di ogni genere di sopruso a partire dall' Olocausto in poi -, il quale ha scontato e tuttora sta pagando cara la molestia sulla ragazza avvenuta decenni fa. La stessa sua vittima rilasciò a suo tempo delle dichiarazioni ed è noto che Polanski le abbia chiesto scusa per i suoi atti, certamente da condannare ma non tali da costargli una crocifissione praticamente reiterata a ogni festival che ospiti una sua opera.

     

    Anna Maria Pasetti.

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