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    PATTI CHIARI E DIVORZIO FELICE - MA PERCHÉ NON INTRODUCIAMO IN ITALIA GLI ACCORDI PRE-MATRIMONIALI ALL’AMERICANA? - AVVISATE BOVA: L’EX SUOCERA BERNARDINI DE PACE STIPULA PATTI…


     
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    Elvira Serra per il "Corriere della Sera"

    Fece scuola Jackie O. Quando sposò in seconde nozze il brutto e ricco Aristotele Onassis, nel 1968, Jacqueline Kennedy gli fece firmare un innocente contratto prematrimoniale che obbligava lei a non più di un rapporto sessuale al mese e lui a pagare una serie di spesucce, sempre e comunque: per i tradimenti, per le emicranie, per i piccoli acquisti in libera uscita (tre miliardi l'anno di argent de poche). La classe media puritana statunitense si scandalizzò. Ma la vedova di Jfk sarebbe stata solo la prima e di sicuro la più lungimirante.

    ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE WLADIMIR GUADAGNO LUXURIA - Copyright PizziANNAMARIA BERNARDINI DE PACE WLADIMIR GUADAGNO LUXURIA - Copyright PizziANNAMARIA BERNARDINI DE PACE CON TRECCIAANNAMARIA BERNARDINI DE PACE CON TRECCIA

    Oggi la moda di sottoscrivere i «prenuptial» alla vigilia della cerimonia, con agenda dettagliata su chi fa cosa e quando, è talmente radicata nella cultura anglosassone da far chiedere ai nostri divorzisti se non sia il caso di importarne l'uso anche in Italia. Per carità: qui nessuno si sognerebbe di mettere per iscritto quante volte bisogna fare l'amore alla settimana, come ha chiesto la dolce Priscilla Chan a Mark Zuckerberg (una), il suo promesso sposo Facebook dipendente; e suonerebbe ridicolo strappare un abbonamento a vita per sé e famiglia alle partite dei Los Angeles Lakers, come ha preteso la star dei reality show Khloé Kardashian dal marito Lamar Odom, stella della Nba (oltre a una «paghetta» di mille dollari al mese soltanto per le cure di bellezza).

    «Non si possono contrattualizzare né i sentimenti né i desideri» chiosa Annamaria Bernardini de Pace, presidente del Forum della famiglia di Napoli, dove sabato gli avvocati si sono schierati compatti a favore dei patti prenuziali; favorevoli con riserva i notai, che sono frenati dall'obiezione numero uno: al momento questi accordi sono illegali, ha senso siglarli? Contrari i giudici: si tratta di diritti indisponibili.

    Raul Bova Sindrome MocciaRaul Bova Sindrome Moccia

    Eppure, secondo i matrimonialisti, si eviterebbero inutili rimbalzi di carte bollate se, almeno sul piano economico, le cose fossero messe in chiaro prima. Perché la separazione non è mai portatrice sana di buoni sentimenti. «Un civile divorzio è una contraddizione in termini» dice a un certo punto Danny De Vito, avvocato di famiglia per esigenze di copione nella Guerra dei Roses .

    E lo ricorda anche la sua collega «reale» Laura Hoesch, del Foro di Milano, sulla base della lunga esperienza: «Tutte le separazioni avvengono in una dimensione di rancore, di diritti violati e di pretese risarcitorie che sono molto legate agli stati d'animo che nulla hanno a che fare con il contesto vero e proprio». Ecco perché secondo lei bisognerebbe cominciare a fare i prenuptial. «Purtroppo siamo così condizionati da questa cultura stereotipata che, se uno li chiede, sembra non abbia sentimenti».

    MTV VIDEO MUSIC AWARDS JUSTIN TIMBERLAKEMTV VIDEO MUSIC AWARDS JUSTIN TIMBERLAKE

    Bernardini de Pace se ne infischia e già li fa. «E non si è ancora lasciata nessuna delle coppie che da me hanno firmato un patto confezionato su misura per loro, stabilendo, per esempio, quanta parte dello stipendio vada versata nel conto comune o quanti soldi debbano essere destinati alle emergenze, ai viaggi, ai vestiti» racconta con orgoglio. Basterebbe la felice statistica a promuoverli.

    Ma restano i problemi: «Uno su tutti il notaio, che si limita ad autenticare di malumore la scrittura privata. E invece sarà tutta fatica risparmiata se ci si troverà mai davanti a un giudice, che non dovrà diventar matto a calcolare il tenore di vita».

    HUGH GRANT CON PAPPAGALLO ALLA PRIMA DI PIRATI BRIGANTI DA STRAPAZZOHUGH GRANT CON PAPPAGALLO ALLA PRIMA DI PIRATI BRIGANTI DA STRAPAZZO

    All'estero esistono almeno cinquanta tipi di patti prematrimoniali: con le clausole c'è da sbizzarrirsi. Jessica Biel riceverà mezzo milione di dollari se il marito Justin Timberlake la tradirà; Keith Urban, consorte di Nicole Kidman, se farà ancora uso di droghe non avrà diritto a un bel niente, oltre al divorzio.

    Ma non bisogna esagerare con le richieste: l'ereditiera Jemima Goldsmith, in predicato di nozze con Hugh Grant, aveva preteso nel contratto che lui stesse alla larga dai quartieri a luci rosse di qualunque città del mondo (visti i precedenti) e che fosse «videoreperibile» in ogni momento sul telefonino. Non si sono sposati più.

    MARK ZUCKERBERGMARK ZUCKERBERG

    In Italia qualcuno ci ha provato. Racconta Gian Ettore Gassani del Foro di Roma: «Venne da me un ricco lombardo che aveva firmato un patto all'estero e pretendeva fosse riconosciuto dal tribunale. Chiedeva alla moglie di accettare qualunque pratica sessuale, le lasciava la casa in eredità solo se fosse morto a 80 anni e in caso di divorzio i figli sarebbero stati affidati a lui o alla famiglia paterna, più facoltosa. Rifiutai l'incarico e si rivolse a un altro studio legale. So che la sua istanza è stata rigettata, ha dovuto pagare le spese».

     

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