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    “MARCO BIAGI NON PEDALA PIU’” –NEI GIORNI IN CUI SI RICORDA IL GIUSLAVORISTA UCCISO 16 ANNI FA DALLE NUOVE BR INSULTI SUI MURI DELL’UNIVERSITA’ DI MODENA – IL FIGLIO DENUNCIA: LO STATO HA ABBANDONATO MIO PADRE. LUI AVEVA UNA SCORTA FINO A POCHI MESI PRIMA DI ESSERE UCCISO. POI PIÙ NIENTE…


     
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    MICHELE DI LOLLO per Libero Quotidiano

     

    marco biagi insulti sui muri dell'università di modena marco biagi insulti sui muri dell'università di modena

    Sedici anni per non dimenticare. Questa frase varrà per i più, ma non per loro.

    Non per i terroristi rossi.

     

    Troppo vigliacchi per firmare le sentenze di morte che scopriamo sui muri di Modena. «Marco Biagi non pedala più» e «Onore a Mario Galesi», uno dei suoi assassini.

    Queste sono solo due delle scritte apparse sulle pareti dell' Università di Modena, facoltà di Economia, nel giorno del sedicesimo anniversario dell' uccisione di Marco Biagi. Spazzato via da questo mondo il 19 marzo del 2002 a Bologna.

     

    Quel giorno un commando delle Nuove Br lo aspetta sotto casa. È sera e lui come suo solito ritorna in bicicletta. I terroristi lo freddano con alcuni colpi di pistola.

    Galesi è tra gli ideatori dell' azione. Prepara ed esegue anche un altro omicidio: quello di Massimo D' Antona. Anno 1999.

     

    QUALE ONORE? Il brigatista verrà poi ferito a morte da alcuni agenti durante un normale controllo.

    marco biagi marco biagi

    Quello che porta all' arresto di Nadia Desdemona Lioce.

    Ora all' ergastolo per gli omicidi D' Antona e Biagi così come i brigatisti Roberto Morandi, Diana Blefari Melazzi e Marco Mezzasalma.

    Ma torniamo a oggi. Sul muro dell' ateneo emiliano si leggono anche altre due scritte: «1000 Biagi» e «Onore ai compagni combattenti».

     

    È il giorno del ricordo. E Michele Tiraboschi, assistente di Biagi, oggi professore nella stessa università che ospitò il giuslavorista, scrive un tweet: «Questa la ragione del perché ricordare Marco.

     

    Non uno stanco rituale, ma una battaglia di verità. Una morte assurda e ingiusta, maturata in un clima di odio e intolleranza che purtroppo non è scomparso».

     

    BIAGI BIAGI

    «FERITA APERTA» Parla anche il figlio di Biagi, Lorenzo: «Lo Stato ha abbandonato mio padre. Mio padre aveva una scorta fino a pochi mesi prima di essere ucciso. Fino al novembre del 2001. Poi più niente fino alla sera dell' omicidio».

     

    Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, si unisce al coro di chi ricorda l' assassinio del professore: «Sono trascorsi 16 anni dall' agguato in cui venne ucciso. E la ferita inferta dai terroristi è ancora aperta nella nostra comunità civile». Un pensiero va anche a quanti continuano in questi anni a sviluppare i temi delle sue ricerche. Il ricordo del professore, per un giorno, riesce a unire tutti i partiti dell' arco costituzionale, dal Pd a Forza Italia. Per il dem Andrea Marcucci era uno studioso che «aveva capito prima di altri l' evoluzione del mercato del lavoro».

     

    biagi africa biagi africa

    I SOLITI IGNOTI Per Pierferdinando Casini Biagi rappresenta «uno dei dolori, delle pagine buie di Bologna che si rinnovano ogni anno, come è giusto».

     

    Parla anche la gente comune: «Marco Biagi era una persona perbene, un riformista autentico. Vittima del terrorismo, dell' intolleranza, della supponenza ideologica e del rifiuto del confronto democratico». Il procuratore di Modena, Lucia Musti, assicura che la Digos trasmetterà in tempi strettissimi alla Procura un' informativa contro ignoti. Il reato potrebbe essere quello previsto dall' articolo 414 del codice penale: apologia di reato finalizzata a reati di terrorismo. Una ferita purulenta che non passa mai. Non qui da noi. Non in Italia.

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