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    “È PURO MARKETING ELETTORALE, UNA PRESA IN GIRO DEGLI ELETTORI” – CACCIARI: “LA SCELTA DI CANDIDARSI E DI FAR SCRIVERE ‘GIORGIA’ SERVE A DARE UNA SPINTA IN PIÙ NELL’ELETTORATO DI DESTRA E DI DESTRA-DESTRA. MELONI NON HA MEZZO NOME SPENDIBILE E VUOLE SOLO COPRIRSI A DESTRA” – “MI RICORDA BERLUSCONI, ANCHE LUI DICEVA SEMPRE: ‘VOTA SILVIO’” – “VANNACCI? È UN AUTOGOL CLAMOROSO DI SALVINI CHE NON NE STA PIÙ IMBROCCANDO UNA. AL NORD I LEGHISTI SONO IN TILT E NON SOPPORTANO PIÙ IL CAPO…”


     
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    Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”

     

    massimo cacciari a otto e mezzo. massimo cacciari a otto e mezzo.

    “Abbiate pietà di me e degli elettori”. Al telefono, il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari risponde così quando gli viene citata la trovata di Giorgia Meloni: candidarsi alle europee chiedendo ai cittadini di far scrivere solo il suo nome sulla scheda.

     

    Professor Cacciari, cosa ne pensa?

    È un’idea pubblicitaria, puro marketing elettorale. Saranno andati da un esperto della comunicazione e magari sarà pure efficace. D’altronde anche Elly Schlein voleva mettere il suo nome nel simbolo: siamo in epoca di pura demagogia e populismo. Sa chi mi ricorda? […] Berlusconi, anche lui diceva sempre: “vota Silvio”. È una mossa in pieno stile berlusconiano. Non a caso c’era un solo precedente di un premier che si è candidato alle elezioni europee: l’ex leader di Forza Italia.

     

    giorgia meloni alla conferenza programmatica di fdi a pescara 3 giorgia meloni alla conferenza programmatica di fdi a pescara 3

    […] Figure come Togliatti, Berlinguer, De Gasperi e Almirante non avrebbero mai fatto una cosa del genere: non si sarebbero mai immaginati di mettere il proprio nome nel simbolo. Ora si crede solo che per prender voti occorra la telegenia, il leader forte, il capo. Siamo ancora in piena epoca berlusconiana.

     

    Che differenza c ’ è con Elly Schlein che voleva mettere il nome nel simbolo?

    Nessuna, se non che la povera Schlein si è dovuta rimangiare la scelta perché era ridicola, mentre Meloni ha ancora un suo carisma forte nell’elettorato.

     

    Anche la candidatura non è reale: Meloni a Bruxelles ovviamente non ci andrà.

    Certo che non ci andrà, è una candidatura finta. A differenza di tutti gli altri Paesi noi per le europee facciamo il bis delle elezioni politiche mentre nel resto d’Europa ci sono gruppi politici specializzati che si candidano per il Parlamento Europeo. […] quella di farsi votate per poi non andare al Parlamento Europeo è una presa in giro degli elettori. […]

     

    Quale sarebbe?

    giorgia meloni alla conferenza programmatica di fdi a pescara 4 giorgia meloni alla conferenza programmatica di fdi a pescara 4

    La scelta di candidarsi e di far scrivere “Giorgia” serve a dare una spinta in più nell’elettorato di destra e di destra-destra galvanizzando gli elettori. Questo perché Meloni non ha mezzo nome spendibile oltre a lei stessa all ’interno del suo partito. Vuole solo coprirsi a destra in una elezione molto polarizzata.

     

    Lo fa in risposta alla candidatura di Vannacci con la Lega?

    No, non credo proprio. Quello è un autogol clamoroso di Matteo Salvini che non ne sta più imbroccando una. Al Nord i leghisti sono in tilt per Vannacci e non sopportano più il capo.

    giorgia meloni alla conferenza programmatica di fdi a pescara 2 giorgia meloni alla conferenza programmatica di fdi a pescara 2 giorgia meloni alla conferenza programmatica di fdi a pescara 1 giorgia meloni alla conferenza programmatica di fdi a pescara 1

     

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