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    MEDIOLANUM CI RICASCA: IL FISCO CHIEDE 544 MILIONI DI TASSE EVASE DALLA CONTROLLATA IRLANDESE – LA BANCA (DORIS E FININVEST): ABBIAMO GIA’ CHIARITO TUTTO TRE ANNI FA E PAGATI 120 MILIONI – LA FINANZA NON MOLLA L’OSSO: A DUBLINO SCARICATI UTILI FATTI IN ITALIA


     
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    Luca Fornovo per La Stampa

     

    ennio doris ennio doris

    L' Irlanda mette nei guai ancora una volta il gruppo Mediolanum. A poco più di due anni dall' accordo da 120 milioni per chiudere il contenzioso con l' Agenzia dell' Entrate che contestava al gruppo italiano di aver eroso l' imponibile di 923 milioni nel periodo 2005-2009 attraverso la consociata in Irlanda, stavolta è la Guardia di Finanza a bussare alle porte del gruppo, controllato dalla famiglia Doris e dalla Fininvest.

     

    A finire nel mirino è quindi di nuovo la Mediolanum International Funds cui la Gdf di Milano ha notificato un verbale nel quale viene contestata la residenza in Italia negli anni 2010-2016. Mentre nella serata di ieri si è appreso che la procura di Milano indaga per omessa dichiarazione dei redditi di alcuni manager, membri del board of directors, della società con base a Dublino.

     

    ennio e il figlio massimo doris ennio e il figlio massimo doris

    Le potenziali imposte oggetto della contestazione, al netto di quelle già versate in Irlanda, sono nell' ordine dei 544 milioni di euro. Le indagini sono coordinate dal pm Grazia Colacicco. E tra gli indagati risulta esserci il legale rappresentante della società irlandese per gli anni oggetto dell' inchiesta.

     

    Le azioni di Mediolanum hanno comunque limitato i danni in Borsa con un calo finale dell' 1,36 per cento. Il gruppo, fondato da Ennio Doris e oggi guidato dal figlio Massimo, ha fatto sapere di aver già preso contatti con le autorità per fornire tutti i chiarimenti necessari per la chiusura della vicenda.

     

    L' azienda ha poi precisato che «la posizione fiscale di Mediolanum International Funds Limited e i rapporti con le società italiane del gruppo è già stata prima d' ora oggetto di una specifica verifica che ha escluso problemi di residenza fiscale in Italia, limitandosi a rettifiche di natura valutativa concluse nel 2015 con un accordo transattivo e con l' archiviazione in sede penale».

     

    AGENZIA ENTRATE 1 AGENZIA ENTRATE 1

    A dicembre 2015 il gruppo di Basiglio (Milano) aveva chiuso un contenzioso con l' Agenzia delle Entrate, dopo che questa aveva accusato la controllata irlandese, che si occupa di confezionare e gestire i fondi, di trattenere una quota troppo alta dei ricavi del gruppo, con la conseguenza che alle italiane Banca Mediolanum e Mediolanum Vita, distributrici dei prodotti, sarebbe stata retrocessa una percentuale troppo bassa delle commissioni incassate dai clienti.

     

    L' effetto del meccanismo avrebbe permesso a Mediolanum di beneficiare impropriamente delle più leggere aliquote fiscali irlandesi, erodendo così la base imponibile del gruppo nella Penisola.

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