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aldo busi

Sabato scorso tutto esaurito e pubblico giovane e rock al circolo Brancaleone di Roma per “Busi Night”, omaggio ad Aldo Busi per il quarantennale del suo capolavoro e opera prima “Seminario sulla Gioventù” che uscì per Adelphi proprio nel 1984.

Sei scrittori si sono dati appuntamento per leggere e commentare opere del "Sommo". Ad aprire le danze coordinati dal critico Emiliano Ceresi è stata Veronica Raimo, che ha letto proprio “Seminario”, insieme al giovane scrittore napoletano in ascesa Gianluca Nativo, poi Michele Masneri, che ha raccontato del romanzo “Casanova di se stessi”, opera del 2000,

una specie di “Preghiere esaudite” bresciano; e ancora Marco Rossari, Giordano Meacci, Francesco Pacifico, che ha letto il mitologico Busi australiano di “Cazzi e canguri” (sottotitolo: “Pochissimi i canguri”), la giovane scrittrice Alice Scornajenghi che ha raccontato della rubrica della posta del cuore che Busi tenne per un periodo su Rolling Stone (epoca Carlo Antonelli).  Assente giustificato Nicola Lagioia.

michele masneri foto di bacco

Dal suo eremo di Montichiari in provincia di Brescia, dove è ritirato da anni in splendido isolamento, Busi pur corteggiatissimo da giornalisti e case editrici (si favoleggia di un nuovo romanzo pronto) ha fatto pervenire la sua benedizione all’evento con delle istruzioni: “leggere Busi ad alta voce è difficilissimo, dati i cambi repentini di registro”, ma soprattutto si è raccomandato: “niente pistolotti”. E così è stato.

VERONICA RAIMO VERONICA RAIMO

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