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    AVVISO AGLI ANTI-SOVRANISTI: TROVATEVI UN ALTRO PORTAVOCE! MONTI IMPERVERSA IN TV FACENDO FIGURE BARBINE. STAMATTINA HA CHIAMATO IN DIRETTA A ''L'ARIA CHE TIRA'', IN STILE BERLUSCONI, PER CONTRADDIRE L'ECONOMISTA RINALDI. CHE INVECE L'HA COLTO CON LE MANI NEI CRAUTI: ''ALLORA È VERO CHE IN EUROPA DECIDE SOLO LA MERKEL!'' (VIDEO) - IERI SERA DA FORMIGLI SVENTOLAVA IL COMPLOTTO ANTI-EURO PAGATO DA PUTIN. UN GRANDE ARGOMENTO, SE NON DESSE DEL DEFICIENTE AL 51% DEGLI ELETTORI…


     
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    Lo spread mio è più buono del tuo. Il mio Draghi è meglio del tuo. E se vedo un sovranista come Antonio Rinaldi che snocciola numeri in grado di smentire che l'apocalisse sia in arrivo, vedo rosso.

     

    Non ha niente da fare Mario Monti come senatore a vita della Repubblica italiana, o come membro autorevole del gruppo Bilderberg? Che poi ci sarebbero anche i giardinetti.

     

    antonio maria rinaldi antonio maria rinaldi

    Invece no, Monti quando non è in TV - lui e la Fornero sono habituè - presidia la tv, per tutelare la sua eredità politica, e se serve alza il telefono e interviene. Appena sente la parola “spread” non può esimersi È un richiamo degno di quello delle sirene.

     

    Era appena stato ospite di Riccardo Formigli giovedì sera a Piazzapulita, e in una intervista Vis à Vis, aveva senza esitazione alcuna adombrato un complotto di Putin e di Trump, perfidi ugualmente, per far fuori l'Europa con la complicità dell'attuale governo italiano, lusingato da promesse e sicuramente da denaro. Boom, tutto questo per un 2,4% di manovra? Anche Formigli che di questo governo amico non è di certo, era sembrato dubitare di cotanto complotto.

     

    Soprattutto se evocato da uno che è stato fatto senatore a vita il giorno prima di diventare premier, che è intervenuto a sostituire un governo regolarmente eletto, che spesso è stato ritenuto un po' troppo vicino alla finanza internazionale, alla Commissione europea e ai suoi voleri, che aveva sostenuto che mai sarebbe entrato in politica attiva ma poi ha fondato un partito, Scelta Ciivica, finito rapidamente nel dimenticatoio, come del resto l'intera esperienza del governo Monti, a voler essere magnanimi, visto che la reazione tipica dell'italiano medio all'evocazione di quel periodo e’ invece di un certo risentimento.

    mario monti mario monti

     

    Ma non basta, non gli basta mai. Questa mattina a La7 durante L’Aria che tira, condotto dalla balda Myrta Merlino, Monti ha colpito ancora.

     

    Lei chiede all’economista Antonio Maria Rinaldi, ritenuto uno dei riferimenti del Sovranisti italiani, se ci siano rischi per il default italiano, considerato il livello dello spread. Rinaldi prima ricorda che evocare complotti orchestrati da Putin e Trump equivale a dare del demente all'intero popolo di elettori italiani.

     

    Poi afferma che se il metro dei mercati è lo spread, allora si deve giudicare più affidabile il governo Conte di quello guidato da Monti, visto che nell’estate del 2012 lo spread torno’ a quota 500, nonostante la manovra lacrime e sangue, con tanto di legge Fornero e aumento demenziale della tassazione.

     

    ANTONIO MARIA RINALDI ANTONIO MARIA RINALDI

    La verità, continua Rinaldi, è che lo spread è in funzione degli acquisti della BCE con il programma del Quantitative Easing che terminerà a fine anno e che se non fosse stato deciso il QE, cioè l'acquisto di titoli da parte della Banca Centrale Europea, oggi ci troveremmo con un'altra moneta in tasca.

     

    A questo punto il colpo di scena: il Sen.Monti, sentitosi colpito nel vivo, telefona in diretta al programma della Merlino per rettificare le dichiarazioni di Rinaldi, sostenendo che solo grazie al suo governo è stato possibile convincere poi la Merkel a dare il via libera agli acquisti di Draghi.

     

    Ma come, replica Rinaldi, allora è vero che della nostra sorte di italiani e di quella dell'euro decide tutto la Merkel! Affondo finale dell'economista che ricorda a Monti che lui è andato via nel 2013, mentre il QE è partito nel 2015. Non solo, che a muovere Draghi è stata la necessità. Se non voleva vedere sparire l’euro, doveva intervenire, Monti o non Monti, gradimento dei tedeschi o no.

    draghi merkel draghi merkel

     

    Imbarazzo generale, soprattutto dell'ospite fisso di La7, Massimo Giannini, che alla voce di Monti aveva subito drizzato le antenne.

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