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    NELLE MAGLIE DEL VOTO - NESSUNO È INNOCENTE, PRESIDENTA BOLDRINI, TANTOMENO IL SUO PARTITO NUOVO DI ZECCA LIBERI E UGUALI, ANZI LIBERE E UGUALI COME LO CHIAMA LEI. BALLE! LE QUOTE ROSA DEL ROSATELLUM SONO UNO SPECCHIETTO PER FESSI CHE FARà ELEGGERE ANCORA MENO DONNE NEL PROSSIMO PARLAMENTO. VOI VI CHIAMATE MINISTRA, SINDACA, QUESTORA, CHE GRAN SODDISFAZIONE!, MA POI NON CANDIDATE DONNE IN POSIZIONI ELEGGIBILI - ECCO I NUMERI CHE LO DIMOSTRANO (CON GRAFICO)


     
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    Maria Giovanna Maglie per Dagospia

     

    BOLDRINI SALVINI CARTELLO BOLDRINI SALVINI CARTELLO

    Nessuno è innocente, presidentA Laura Boldrin, tantomeno il suo nuovo di zecca partito Liberi e Uguali, anzi Libere e uguali, come lo chiama lei. Balle!

    Hanno preso una legge, ci hanno messo dentro il 40% di percentuale riservata a uno dei due generi, ergo le femmine, anche se nessuno glielo aveva chiesto, si sono fatti belli, poi si sono seduti a tavola, hanno fatto la legge a pezzettini e se la sono mangiata, grazie alla possibilità con le pluricandidature di mettere lo stesso nome fino a 6 volte, grazie all'alternanza uomo donna, grazie al trucco che sta dentro la legge,e che quel 40% lo spalma sul territorio nazionale e su Camera e Senato, non lo richiede circoscrizione per circoscrizione. Capito? Nel prossimo Parlamento ci sarà meno del 30% di donne, ossia meno di quelle che c'erano nella legislatura appena finita, senza bisogno di nessuna legge.

     

    salvini boldrini salvini boldrini

    Voi potete anche obiettare che siete contrari alle quote rosa, ma il punto è un altro, e' la violazione della legge. Non è illegale, ma e' illegittima, una truffa ai danni degli elettori, che credono di eleggere la persona a cui hanno dato i voti e si ritroveranno eletto quello che sta sotto e non lo conosce nessuno.

     

     Chiamarsi presidenta, ministra , sindaca, questora, prefetta, difensora nei giorni pari e difenditrice in quelli dispari, e poi maggiora, colonnella , avvocato, ingegnera, e vai con i femminili spinti a forza, sarà anche una gran soddisfazione per donne povere di spirito alle quali piace tanto la rivoluzione di genere da salottino introdotta da Laura Boldrini, ma non è accompagnata da un risultato altrettanto lusinghiero in termini di numero di donne candidate sul serio e quindi eleggibili sul serio il 4 marzo da parte di cittadini ingenui, convinti di poter esprimere un voto liberamente e di sciogliersi,come strombazzato da chi ha ordito il famigerato Rosatellum, il proprio candidato.

     

    No, non funziona così, quel 40% attribuito per legge a uno dei due generi, gli stessi che hanno fatto la legge l'hanno aggirato e ci hanno raggirato, con la complicità attiva delle donne cosiddette leader dei vari partiti, che hanno accettato le pluricandidature, e tra loro spicca, non ce ne voglia, ma si faccia due conti, ammesso che non li conosca già, cosa di cui dubito, Laura Boldrini, e il suo Liberi e Uguali.

    GRASSO BOLDRINI GRASSO BOLDRINI

     

     Domenica scorsa, ospite di Barbara D'Urso, la presidenta ha corretto la conduttrice zelante e ha utilizzato con baldanzosa sicurezza il termine “liberE e uguali”, ma di uguali c'è ben poco perché scommettete che il numero di donne elette nella formazione che fa capo a Pietro Grasso sarà inferiore al 30%?

     

    Che questa percentuale non è una risultanza inevitabile della scommessa elettorale, perché uno quando fa le liste non può sapere quanti voti prenderà e quanti candidati suoi saranno eletti, ma di un calcolo fatto a tavolino e verificabile anche oggi?

     

    Con i miei potenti mezzi, ovvero con qualche buon amico che i calcoli elettorali li sa fare sul serio, vi dico tentando di non annoiare con i tecnicismi che nel caso del partito della Boldrini non si pone il problema dell’ uninominale perché non hanno speranze in quello, ma si deve valutare solo il proporzionale.

     

    Dal quale si evince che i candidati nel plurinominale con più di 3 pluricandidature sono, su 31 candidati, 20 donne. La sola Boldrini ne ha 5.

     

     Se si restringe la cosa ai plurinominati in 4 collegi si evince che le donne passano a un imbarazzante 17 su 25 ovvero oltre il 68%. A che serve tanta generosità?

     Liberi ed Uguali arriverà secondo i sondaggi al 6%, ovvero indicativamente eleggerà 24 deputati. Significa quindi che potrebbero passare questi seggi:

    LISTE E CIRCOSCRIZIONI ELEZIONI 2018 LISTE E CIRCOSCRIZIONI ELEZIONI 2018

     

     

     

     

     

     

     

     

    Quindi il giochino dei plurinominali scatta solo in Emilia, Puglia, Lombardia 1, Toscana e Lazio 1. Vediamo chi sono i capilista in queste regioni. 11 su 19,ovvero il 57%, sono donne, così da garantire che il possibile secondo possa essere un uomo in ogni caso, secondo la regola dell'alternanza di generi.

     

    In Emilia potrebbe essere Bersani, come secondo dopo Maria Cecilia Guerra. Lo stesso dicasi in Lombardia con la Boldrini che può far passare due uomini di partito puri , come Paolo Cosseddu e Alessio Pasquini, portavoce di Grasso, tutti senza uninominale. Se non è un paracadute questo!

     

    Simulando i primi nelle varie circoscrizioni, vi dico che se alla fine saranno eletti in 24, saranno 7 donne e 17 uomini , il 29,7% , non 40%, e questo grazie anche ai buoni uffici della Boldrini e di poche altre che si sono divise in 4 o 5 pezzi. Capito? Si accettano scommesse

    La presidenta nel frattempo va in giro citando l'ex segretario di Stato americano

    Madeleine Albright, e una frase della signora che ama molto: «All’inferno ci deve essere un posto speciale per le donne che non aiutano le altre donne». . Occhio alle affermazioni audaci.

    madeleine albright madeleine albright

     

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