1. DAGONOTA
PIERSILVIO BERLUSCONI
Mediaset crolla anche oggi in borsa: il titolo negli ultimi mesi ha perso quasi il 35% (mentre Piazza Affari ha ceduto il 3%); la pay tv perde soldi; i costi per l’acquisto dei diritti della Champions League per 3 anni sono stati spropositati (700 milioni di euro); la raccolta pubblicitaria cresce più lentamente del previsto; la fine dell’operazione Telecom non da alcune prospettive di cessione di Mediaset: che è un’azienda cotta. E quindi come reagisce? Chiedendo soldi a Sky in modo da mettere in bilancio una posta positiva che possa aiutarli a migliorare sulla carta i propri conti e convincere gli analisti di essere ancora vivi.
Marco Rosini Franco Ricci Pier Silvio Berlusconi Yves Confalonieri
2. MEDIASET CITA SKY PER DANNI: "PAGHI PER AVER TRASMESSO I NOSTRI CANALI"
Giuliano Balestreri per Repubblica.it
Mentre l'Antitrust mette nero su bianco le sue accuse a Sky e Mediaset per la spartizione dei diritti tv della Serie A, la battaglia tra il Biscione e la piattaforma satellitare di Rupert Murdoch si arrichisce di un nuovo tassello. Pochi giorni dopo Capodanno, Mediaset ha citato per danni Sky in tribunale per "la ritrasmissione dei canali ex analogici di Rti via satellite".
In sostanza il gruppo di Cologno Monzese accusa i rivali di aver utilizzato illegalmente il proprio segnale televisivo. Diametralmente opposta la visione di Sky: i canali Mediaset (Canale 5, Italia 1 e Rete4) sono disponibili in chiaro a tutti, su qualunque decoder satellitare, anche gratuito e senza abbonamento alla pay tv.
gina nieri
A decidere sarà comunque il tribunale di Milano che ha fissato per maggio la prima udienza, ma di certo tra le parti il clima torna teso. A lanciare il sasso nello stagno a fine luglio era stato il consigliere d'amministrazione di Mediaset, Gina Nieri chiedendo a Sky di raggiungere un'intesa commerciale per la trasmissione dei canali: "I nostri contenuti sono free nei confronti del pubblico, se però vengono trattati da piattaforme a pagamento chiediamo un compenso, perché forniscono un vantaggio competitivo alla piattaforma che li ristrasmette".
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L'intesa non è mai arrivata anche perché secondo Sky il vantaggio era ad appannaggio di entrambi perché aumentava la visibilità e l'audience di Mediaset. Secondo l'ad Andrea Zappia, la piattaforma satellinare "non ha mai ritrasmesso il segnale, ma solo ricevuto un segnale gratuito. E nel resto d'Europa, a partire dalla Gran Bretagna nessuna richiesta di pagamento per i canali free ha mai ottenuto un pagamento".
Non la pensa così il Biscione che lo scorso 7 settembre ha criptato i suoi canali su Sky e adesso avanza una richiesta di danni retroattiva che per il momento non è ancora stata quantificata, ma potrebbe essere milionaria: Cologno stima in 40-45 milioni il valore dei diritti che vengono calcolati sommando una quota fissa per poter avere il segnale a una fee per abbonato. In Europa, però, la questione di diritti di ritrasmissione è piuttosto complessa: in Germania valgono circa 100 milioni di euro l'anno, ma si tratta di segnali trasmessi da una piattoforma all'altra e di canali inseriti in offerte commerciali.
walter veltroni andrea zappia
MAURO CRIPPA MARIA LATELLA LUIGI GUBITOSI ANDREA ZAPPIA GIOVANNI STELLA AL CONVEGNO DI A
L'annuncio della richiesta per danni arriva nel pieno del crollo in Borsa del titolo che da novembre ha perso oltre il 30% del proprio valore per i timori sulla pay tv che nonostante la crescita degli abbonati non genera utili e soprattutto dopo la revisione al rialzo delle stime sui costi per l'intero 2015. Il mercato crede, quindi, che questa possa essere una mossa per recuperare liquidità in un momento delicato.
Andrea-Zappia
Poche settimane fa, però, Sky ha concluso un accordo commerciale con la Rai per portare
Rai 4 sul canale 104, al posto di Rete 4, ma l'intesa è stata a costo zero. E, ancora, Sky non ha raggiunto un'intesa commerciale con la Rai per i primi tre canali nonostante l'invito dell'Agcom, anzi ha presentato un ricorso davanti al Tar per non essere costratta a pagare.