• Dagospia

    QUANDO IL GIUDIZIO IMMEDIATO RALLENTA IL PROCESSO: ECCO IL PERCHÉ LA FURBA RAGGI HA CHIESTO IL RITO SPECIALE - TRA 5 GIORNI CI SAREBBE STATA L’UDIENZA PRELIMINARE, CON POSSIBILE RINVIO A GIUDIZIO E NUOVI ARTICOLI E SERVIZI TV - IL SUO PROCEDIMENTO DOVRA' ESSERE SEPARATO DA QUELLO DI MARRA: PASSERANNO ALTRI MESI E PURE LE ELEZIONI, COSÌ I GRILLINI NON ANDRANNO ALLE URNE CON LA SINDACA ALLA SBARRA


     
    Guarda la fotogallery

    Edoardo Izzo per ‘La Stampa

     

    RAGGI MARRA RAGGI MARRA

    Con una mossa più politica che giudiziaria, la sindaca capitolina, Virginia Raggi, ha chiesto al tribunale di Roma di essere giudicata con rito immediato per il reato di falso documentale emerso nell' inchiesta sulle nomine in Campidoglio. Tale decisione offre infatti almeno due vantaggi alla Raggi: da un lato eviterà l' udienza preliminare del prossimo 9 gennaio e il possibile rinvio a giudizio con nuovi articoli di giornali e servizi televisivi; dall' altro, in caso di via libera del giudice Raffaella De Pasquale, che dovrebbe stralciare la posizione della sindaca da quella di Raffaele Marra, il processo prenderà il via soltanto fra qualche mese a causa dei consueti ritardi del tribunale monocratico di Roma.

     

    raggi marra frongia romeo raggi marra frongia romeo

    Soprattutto quest' ultimo dato, viste le elezioni in programma per il 4 marzo, potrebbe aver pesato sulla scelta processuale della Raggi: un primo cittadino del Movimento 5 Stelle a processo proprio durante le politiche avrebbe senza dubbio favorito gli avversari a discapito di Luigi di Maio, candidato premier del Movimento. Vantaggi non menzionati nei post pubblicati ieri sui social network dalla sindaca.

     

    Raggi, infatti, ha scritto sul suo profilo Facebook che la scelta è dipesa dal «desiderio che sia accertata quanto prima la verità giuridica dei fatti», aggiungendo «sono certa della mia innocenza e non voglio sottrarmi ad alcun giudizio». La sindaca è accusata di falso documentale: mentì all' Anticorruzione del Comune di Roma - secondo la procura di Roma - riguardo al caso di Renato Marra, fratello del suo ex braccio destro Raffaele.

    RENATO MARRA E RAGGI mpa.it RENATO MARRA E RAGGI mpa.it

     

    Marra senior da vigile urbano graduato fu promosso a capo del dipartimento turismo del Comune con un incremento di stipendio pari a 20 mila euro. E l' accusa alla Raggi è relativa precisamente alle dichiarazioni all' Anac comunale, in cui il ruolo di Raffaele Marra era definito «di mera pedissequa esecuzione delle determinazioni da me assunte, senza alcuna partecipazione alle fasi istruttorie, di valutazione e decisionali».

     

    Una ricostruzione che secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall' Olio contrasta con il contenuto delle chat finite agli atti. Per questo il 28 settembre scorso i pm avevano chiesto il rinvio a giudizio sia per Raggi sia per Raffaele Marra (accusato di abuso d' ufficio).

     

    Ora la decisione spetta al gup che potrebbe accogliere l' istanza di immediato della sindaca, presentata in cancelleria dai suoi legali, gli avvocati Alessandro Mancori e Emiliano Fasulo, rinviando quindi il procedimento a un giudice monocratico; o rigettarla ritenendo che l' accusa della Raggi sia strettamente connessa a quella di Marra. I vertici del Movimento puntano alla prima opzione, la stessa, tra l' altro, applicata anche a Milano nel processo a carico del primo cittadino Giuseppe Sala per i fatti legati all' Expo 2015.

    RAGGI GRILLO RAGGI GRILLO

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport