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    ALLA FACCIA DEL GIORNALISMO ANGLOSASSONE – IL CDR DI “REUTERS ITALIA” CONTRO IL LICENZIAMENTO DI 16 GIORNALISTI (PIÙ DI UN TERZO DELLA REDAZIONE): “LA DECISIONE È SPROPORZIONATA E IMMOTIVATA DA PARTE DI UN GRUPPO CHE HA DIFFUSO CONTI IN UTILE E PUÒ CONTARE SU RICAVI CERTI PER 325 MILIONI DI DOLLARI PER 30 ANNI” – STATO DI AGITAZIONE E 5 GIORNI DI SCIOPERO


     
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    Comunicato del Cdr di "Reuters"

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    L’assemblea dei giornalisti di Reuters Italia respinge come inaccettabile l’annunciato avvio da parte di Reuters News & Media Italia di una procedura di licenziamento collettivo per 16 giornalisti, pari a più di un terzo della redazione italiana.

     

    Incomprensibile anche la motivazione dell’ azienda, secondo cui i licenziamenti sarebbero necessari nel quadro di un piano di riorganizzazione e di efficientamento della struttura.

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    L’assemblea ritiene sproporzionata e immotivata questa decisione da parte di un gruppo che ha diffuso conti in utile, ha stanziato 2 miliardi dollari per potenziali acquisizioni, sta portando un programma di buyback e può contare - unico soggetto nel panorama mondiale dell’editoria -  su ricavi certi per 325 milioni di dollari per 30 anni come parte di un accordo con il fondo Blackstone cui ha ceduto la divisione Financial & Risk.

     

    L’assemblea dei giornalisti Reuters ha pertanto proclamato lo stato di agitazione affidando al CDR un pacchetto di 5 giorni di sciopero, di cui i primi due da tenersi oggi e domani.

     

    Chiede il ritiro immediato della procedura di licenziamento e l’apertura di un tavolo di trattativa per la gestione non traumatica di eventuali esuberi.

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    La produzione di notizie Reuters dall’Italia, in lingua italiana e inglese, è dunque sospesa nelle giornate di oggi e domani.

     

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    Il Comitato di redazione

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