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    SALVINI LA BUTTA IN CACIARA PUR DI FAR INGELOSIRE DI MAIO: CI PROVO IO A FARE IL GOVERNO – IL LUMBARD SCOPRE CHE LA CASELLATI E’ DI FORZA ITALIA: “SE CHI DOVREBBE MEDIARE NON MEDIA...“ LA PRESIDENTE DEL SENATO AVREBBE SABOTATO L’INTESA CON I GRILLINI, SMONTANDO REDDITO DI CITTADINANZA E FLAT TAX. MA IMPONENDO LA CARFAGNA MINISTRO 


     
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    Marco Cremonese e Virginia Piccolillo per “il Corriere della Sera”

     

    MATTEO SALVINI MATTEO SALVINI

    «Se anche chi dovrebbe fare da mediatore poi non media... ». Matteo Salvini ha appena finito il suo comizio a Isernia ed è seccato. Il fallimento della giornata che si annunciava in modo più roseo lo disturba: «Ho fondati motivi per ritenere che i 5 Stelle sarebbero stati disponibili a ragionare con tutto il centrodestra sui temi del programma». Un istante di riflessione, poi l' immagine è quella di Penelope: «È chiaro che se qualcuno tesse la tela e qualcun altro la disfa, siamo punto e a capo. Io - aggiunge - altri giorni così non ne voglio più fare. E i lavoratori come quelli dell' Auchan di Catania che stanno per essere licenziati con un clic dalla multinazionale, di tempo non ne vogliono più perdere».

     

    SALVINI FILO RUSSO SALVINI FILO RUSSO

    Poco prima aveva dato una svolta alla giornata: «Io ci proverò fino alla fine. Non mi interessano le logiche politiche, non mi interessa chi mi dice "non farti bruciare, non farti avanti"». Dato che «l' Italia non ha tempo da perdere, mi metto in campo io». La scommessa è totale: «O la va o la spacca». Potrebbe sembrare una reazione a caldo, ma il capo leghista poco dopo lo ripete a Paolo Del Debbio che lo intervista per Quinta Colonna : «Io lascio passare qualche giorno e mi taccio. Poi, provo a andare al governo, altrimenti andremo tutti a nuove elezioni».

     

    Insomma, il leader leghista ha deciso di fare il tentativo che fino a ieri aveva sempre respinto. E cioè, quello di radunare una maggioranza in prima persona, senza esploratori. Accettare, cioè, un «preincarico». Mentre è sempre più convinto il no a «governi del presidente». Tanto più che a Salvini continua ad arrivare l' eco del lavoro che si starebbe facendo intorno alla possibilità di una proroga per il premier Gentiloni.

    salvini di maio salvini di maio

     

    Chi è con il leader leghista racconta che lui avrebbe appreso ancora in automobile della risposta negativa di Luigi Di Maio al tavolo con Forza Italia. E l' avrebbe così commentata: «Siamo gli unici che lavorano e non si stancano di lavorare per fare davvero un governo che metta mano a tutto ciò che serve agli italiani». Parlando con un suo sostenitore si sarebbe anche riscaldato: «Sono settimane che cerchiamo di sminare il terreno dai veti incrociati che bloccano ogni possibilità di cambiamento in 'sto Paese...».

     

    SALVINI CASELLATI SALVINI CASELLATI

    Di chi parla il leader leghista? In parte dei 5 stelle, il cui veto nei confronti di Forza Italia si sarebbe soltanto, forse, attutito. Ma soprattutto con gli azzurri, con i loro no a governi a guida 5 Stelle - quando secondo Salvini il tema della premiership non avrebbe dovuto essere in campo - e le loro reazioni «esagerate» rispetto alle prese di posizione del capo degli stellati.

     

    Soprattutto, i leghisti e il loro capo sembrano ormai concentrati su Maria Elisabetta Alberti Casellati, la presidente del Senato incaricata dal capo dello Stato Sergio Mattarella di esplorare la possibilità di un governo centrodestra-5 Stelle. L' irritazione nasce dopo che i colloqui tra gli esploratori leghisti e quelli del Movimento hanno ripreso a parlarsi, pochi istanti dopo l' uscita di Luigi Di Maio da Palazzo Giustiniani.

     

    GIORGIA MELONI MARA CARFAGNA GIORGIA MELONI MARA CARFAGNA

    Secondo un salviniano doc, la presidente del Senato - che è un' esponente di Forza Italia - con i 5 Stelle «non avrebbe dimenticato abbastanza il suo partito» di provenienza. La delusione sarebbe tanto più stridente in quanto Casellati è stata eletta per la guida di Palazzo Madama con l' apporto decisivo della Lega.

     

    Spiega il leghista di alto rango che la presidente del Senato avrebbe «raffreddato i suoi interlocutori stellati sia sulla possibilità concreta di introdurre la flat tax che sul reddito di cittadinanza». Non solo. Nel resoconto che ne fornisce il salviniano, Casellati avrebbe anche provato a suggerire i componenti azzurri di un possibile futuro governo, con tanto di nome e cognome. Per esempio, Lucio Malan e Mara Carfagna.

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