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    “UN GOVERNO CON I 5 STELLE? NULLA È IMPOSSIBILE” - SALVINI OSPITE DI BARBARA D’URSO PARLA GIA’ DA PREMIER: “SMONTEREMO LA LEGGE FORNERO E POI PROMETTO AGLI ITALIANI DI TOGLIERE LE PRIME 7 ACCISE CHE PAGHIAMO DAL 1935 SUL PREZZO DELLA BENZINA. CI POTETE CONTARE FOSSE L'ULTIMA COSA CHE FACCIO…” - VIDEO


     
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    MATTEO SALVINI A DOMENICA LIVE MATTEO SALVINI A DOMENICA LIVE

    Dino Martirano per il “Corriere della Sera”

     

    Negli studi di Canale 5, Barbara D' Urso si prenota per riaverlo presto in diretta a «Domenica Live» come premier. E lui ostenta un largo sorriso: «Non ci manca molto, ci siamo quasi, ho sentito Di Maio nel pomeriggio, porta anche fortuna al Milan perché dopo la telefonata ha recuperato...», scherza Matteo Salvini davanti a milioni di telespettatori sintonizzati sulla rete ammiraglia di Mediaset.

     

    MATTEO SALVINI OSPITE DI BARBARA DURSO MATTEO SALVINI OSPITE DI BARBARA DURSO

    Giacca blu aziendale, camicia celeste senza cravatta. Il segretario della Lega non stona sulla poltrona bianca di Cologno Monzese preferita da Silvio Berlusconi. E così con disinvoltura - non dimenticando però di citare «la squadra del centrodestra che amministra la Lombardia, il Veneto e la Liguria» - entra nella parte di chi si sente già sulla porta delle stanze del governo: «Smonteremo la legge Fornero e poi prometto agli italiani di togliere le prime 7 accise che paghiamo dal 1935 sul prezzo della benzina. Ci potete contare fosse l'ultima cosa che faccio».

     

    Anche se non è ancora chiaro con chi la Lega potrà realizzare questo programma.

    MATTEO SALVINI A DOMENICA LIVE MATTEO SALVINI A DOMENICA LIVE

    L'agenda di Matteo Salvini assomiglia ancora a un tour elettorale senza fine: sabato pomeriggio a Rosarno, dove è stato letteralmente acclamato dai calabresi che lo hanno eletto, e poi domenica mattina con i neoparlamentari lombardi riuniti al Gratosoglio, nella periferia milanese. E ora la sua carovana si sposta a Udine dove la Lega ha ceduto il passo a Forza Italia convergendo sul nome del candidato governatore Renzo Tondo. A ogni tappa, la prima domanda di rito è la stessa: «La Lega governerà con il M5S?».

     

    MATTEO SALVINI OSPITE DI BARBARA DURSO MATTEO SALVINI OSPITE DI BARBARA DURSO

    E Salvini, abilmente, apre a Di Maio sulla «base di partenza» comune con i grillini, ma poi glissa quando i calabresi che lo acclamano urlano dalla platea: «Mai con il M5S!». E quando torna al Nord, dove le amministrazioni guidate o sostenute dalla Lega godono di buona reputazione, non può che far riferimento al «programma e alla squadra del centrodestra».

     

    MATTEO SALVINI A DOMENICA LIVE MATTEO SALVINI A DOMENICA LIVE

    Poi sul tema del lavoro Salvini è molto attento perché sa che il suo elettorato è sensibile sul punto. E così dà due stoccatine in due giorni a Di Maio. La prima in Calabria: «I vitalizi? Per noi la priorità è il lavoro». E la seconda nello studio di Barbara D' Urso: «Noi e il M5S abbiamo una visione di fondo diversa del lavoro: loro vogliono dare 6-700 euro a chi sta casa, noi usare quei soldi per ridurre le tasse a chi lavora...Io, se uno è in difficoltà, posso dargli un prestito per aiutarlo a trovare lavoro, ma sarebbe la morte dell'Italia dare 700 euro per stare a casa».

     

    MATTEO SALVINI A DOMENICA LIVE MATTEO SALVINI A DOMENICA LIVE

    E così la regia di Canale 5 indugia su un Salvini divertito quando scorrono le immagini di un Caf di Bari al quale sono arrivate le prime richieste per avere il reddito di cittadinanza.

    In attesa di capire quale sarà la (sua) squadra di governo, Salvini stoppa su Twitter anche il ministro Carlo Calenda: «Avrà fatto una colazione pesante se dice che i governi Renzi e Gentiloni sono stati tra i migliori...». E non fa una piega quando il ministro del Pd replica: «Matteo, mi sono svegliato dopo un incubo. Tu Bagnai e Borghi discutevate di euro sì o no, di 3% o non 3% e di come si mettono i dazi». Comunque, è la sintesi di Salvini, «sento che a Parigi e a Berlino qualcuno è preoccupato ma sbagliano perché il voto è stato chiaro».

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