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    SARA’ UN “LEGAL THRILLER” DA OSCAR: LA DIFESA DI PISTORIUS PUNTA ALLA SCARCERAZIONE SU CAUZIONE - EFFETTI SPECIALI GARANTITI DALL’AVVOCATO DIFENSORE BARRY ROUX - “I DUE AVEVANO PROBLEMI”: PISTORIUS IN AULA PIANGE DI NUOVO - LA LINEA DIFENSIVA: NESSUNA PREMEDITAZIONE, NESSUN OMICIDIO, LEI SI E’ CHIUSA IN BAGNO E LUI L’HA SCAMBIATA PER UN INTRUSO - L’ACCUSA: “SI E’ INFILATO LE PROTESI, HA PRESO L’ARMA E HA SPARATO…”


     
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    Giulia Zonca per LaStampa.it

    PISTORIUS E REEVAPISTORIUS E REEVAPistoriusPistorius

    La difesa entra in aula con le idee chiare: «Dimostreremo che non è un omicidio». Lo dice uno degli avvocati d'assalto assunti dalla famiglia Pistorius, Barry Roux che scaltro aggiunge «i due avevano problemi» prima di sparire tra gli agenti che piantonano le scale.

    Oscar Pistorius è in grigio, sembra più presente e il giudice si assicura anche che sia in grado di capire quel che sta succedendo: «Sta bene?». Lui annuisce, ancora non ha detto una parola e non sembra aver bisogno di argomentare visto che Roux parte a raffica citando decine di casi simili per dimostrare come sia impossibile stabilire «l'omicidio premeditato».

    PISTORIUS IN TRIBUNALEPISTORIUS IN TRIBUNALE

    Questo è il nodo: comunque sia andata, per negare la cauzione, il pubblico ministero deve dimostrare che l'assalto era preparato. Roux semina sapienti pause tra un esempio e l'altro e sfrutta domande retoriche a effetto: «La porta non era forzata. E questo cosa prova? Nulla».

    PISTORIUS IN TRIBUNALEPISTORIUS IN TRIBUNALE

    E poi: «La porta del bagno abbattuta? Cercava di aiutarla dopo il primo colpo». Fino all'affondo: «Questo non è omicidio premeditato. Questo non è proprio omicidio. Tutto quello che sappiamo è che era notte, che era stata una giornata confusa e concitata, che lei si è chiusa in bagno e lui sentendo i rumori l'ha scambiata per un intruso».

    Tocca al procuratore Nel che sfoggia il tono ironico: «Adesso sì che sono proprio convinto» e poi via in un'unica tirata, la ricostruzione: «Si è alzato, si è infilato le protesi, ha camminato almeno sette metri, ha preso l'arma e ha sparato: questa non è la reazione a un ladro. Voleva uccidere».

    REEVA STEENKAMP FIDANZATA DI PISTORIUSREEVA STEENKAMP FIDANZATA DI PISTORIUS

    Scavando nella vita di Pistorius, gli investigatori hanno scoperto che il porto d'armi gli era stato negato fino al 2010 e che cercava di farsi approvare altre armi oltre alla 9 millimetri, l'arma del delitto.

     

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