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    SOLLECITO SBRANA LA LEOSINI: “E’ STATA POCO PROFESSIONALE. LA SUA INTERVISTA A RUDY GUEDE E’ UNA GRAVE LESIONE DELLA MIA IMMAGINE. GETTA SOSPETTI SU DI ME, CI VOLEVA UN CONTRADDITTORIO. FACCIO CAUSA ALLA RAI. PER LA MIA DIFESA ABBIAMO SPESO 1,3 MILIONI DI EURO. ABBIAMO 400 MILA EURO DI DEBITI”


     
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    Da “la Zanzara - Radio 24”

     

    raffaele sollecito la start up per i morti 4 raffaele sollecito la start up per i morti 4

    “Rudy Guede? Faccio causa alla Rai. L’intervista con la Leosini è una grave lesione della mia immagine. Sono stato assolto in via definitiva, mentre si è parlato di altri colpevoli e di concorso in omicidio di altre persone. Solo chiacchiere. Rudy Guede è l’unico assassino di Meredith”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 Raffaele Sollecito, l’informatico pugliese assolto in via definitiva per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel novembre del 2007.

    RAFFAELE SOLLECITO OSPITE DI NADIA TOFFA RAFFAELE SOLLECITO OSPITE DI NADIA TOFFA

     

    “La Leosini e la Rai – dice Sollecito - hanno permesso a Guede di dire un sacco di bugie omettendo diversi punti cardine dell’inchiesta discussi in otto anni. E Guede è stato dichiarato un bugiardo e un millantatore. Ci doveva essere un contraddittorio diretto con me, oppure attenersi agli atti. Invece la Leosini è stata poco professionale”. “La gente ha seguito in prima serata questa intervista – dice Sollecito - e molti si sono bevuti tutte queste chiacchiere. Mi hanno sbattuto in faccia cose allucinanti, hanno gettato ancora sospetti su di me con le parole di Guede”.

     

    “L’ergastolo va abolito, al massimo va data una pena di 20 anni”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 Raffaele Sollecito, l’informatico pugliese assolto in via definitiva per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel novembre del 2007.

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    “L’ergastolo – dice Sollecito - non ha logica, è una condanna a morte. Allora sarebbe meglio reintrodurre la pena di morte. Il carcere fa diventare una persona un vegetale, annienta la natura delle persone. E’ una tortura stare in due metri per tre. Per la pena basta la privazione della libertà, non serve per forza il carcere. Si può stare anche in comunità”

     

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    “Abbiamo subito danni incalcolabili, cinque gradi di giudizio e otto anni di tragedia. Le spese sono state infinite, abbiamo venduto alcuni appartamenti di famiglia. Siamo oltre il milione e trecentomila euro di spese. Dobbiamo ancora pagarne 400mila”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 Raffaele Sollecito, l’informatico pugliese assolto in via definitiva per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel novembre del 2007. “Ci siamo indebitati – dice Sollecito – e abbiamo chiesto dei prestiti. Non abbiamo ancora finito di pagare, mancano 400mila euro. Intanto speriamo arrivi il mezzo milione per ingiusta detenzione. Poi possiamo chiedere i danni morali”.

     

    “Solo una persona ha ucciso Meredith Kercher. La stanza non permetteva assolutamente la collaborazione di altri. Le ferite non dicono che sono state più persone e le tracce sulla scena del crimine sono solo le sue, non sono state trovate altre tracce”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 Raffaele Sollecito, l’informatico pugliese assolto in via definitiva per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel novembre del 2007. “E poi – dice Sollecito – dicono un sacco di bugie. La sentenza di Guede non è in concorso con altri. Guede è stato condannato da solo, non viene preso in considerazione il concorso con altre persone. Lo hanno detto e lo hanno scritto, ma non è così”.

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