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    TODOS PISTOLEROS! A PISA IL GIOIELLIERE REAGISCE ALLA RAPINA E APRE IL FUOCO: MORTO UN BANDITO – I MALVIVENTI AVREBBERO SPARATO UN COLPO VERSO LA MOGLIE DELL' UOMO CHE FORSE AVEVA TENTATO DI FAR SCATTARE L' ALLARME: IL PROIETTILE PER FORTUNA L' AVREBBE SOLO SFIORATA - ANNI FA IL GIOIELLIERE ERA STATO ACCOLTELLATO NEL NEGOZIO


     
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    Marco Gasperetti per il “Corriere della Sera”

     

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    Di rapine e tentativi di furti Daniele Ferretti, 69 anni, sposato con figli, ne aveva subiti almeno una decina nella sua vita da gioielliere. L' ultimo nel gennaio del 2016. Quello più drammatico, almeno fino a ieri sera, nel 1999 quando due banditi lo avevano accoltellato e si era salvato per miracolo dopo il ricovero in rianimazione e un delicatissimo intervento chirurgico al volto, al torace e all' addome.

     

    Un nuovo incubo si è materializzato ieri sera, all' ora di chiusura, quando nel negozio sono entrati due malviventi armati di pistole e hanno chiesto a Ferretti soldi e gioielli. Poi, secondo una prima ricostruzione, avrebbero anche sparato un colpo verso la moglie dell' uomo che forse aveva tentato di far scattare l' allarme: il proiettile per fortuna l' avrebbe solo sfiorata, anche se si cerca di stabilire se l' arma usata dal bandito fosse vera o una scacciacani.

     

    È stato allora che il gioielliere ha afferrato la sua pistola e ha sparato. Uno dei banditi, un trentenne, è stato colpito al petto ed è caduto fulminato nel negozio. Un secondo è riuscito a fuggire sull' auto di un complice che lo aspettava fuori.

     

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    È accaduto intorno alle 20 di ieri in via Battelli a Pisa, zona Pratale, un quartiere tranquillo a una ventina di minuti a piedi dal centro storico, non lontano dal carcere Don Bosco e dalla questura. I banditi, probabilmente stranieri, sono entrati nella gioielleria a volto scoperto. Alcuni testimoni hanno poi raccontato di aver sentito almeno tre o quattro spari (ma questo particolare fino a ieri sera non trovava conferma da parte dei carabinieri) e di aver visto uno dei banditi fuggire dalla gioielleria armato di una pistola. I carabinieri hanno individuato in un parcheggio davanti al negozio una Fiat Panda grigia metallizzata, risultata rubata, utilizzata dai banditi per raggiungere via Battelli.

     

    Il 7 gennaio nella stessa gioielleria un rapinatore, puntando la pistola alla tempia di una commessa, era riuscito a farsi consegnare gioielli e denaro per decine di migliaia di euro.

    Daniele Ferretti e la moglie in serata sono stati accompagnati in questura per essere ascoltati. Il gioielliere, sotto choc, ha detto ai militari di aver fatto di tutto per cercare di non sparare (la pistola, denunciata regolarmente, era custodita in un cassetto del bancone) ma ha avuto la forte sensazione che i banditi avessero perso la testa.

     

    Sui social, in serata, centinaia i messaggi a favore del gioielliere. Tra questi anche quello del leader della Lega, Matteo Salvini. «Solidarietà a Daniele, 69 anni: ha fatto bene!», ha scritto su Facebook Salvini pochi minuti dopo che i giornali online avevano pubblicato la notizia della rapina.

     

    «Anche Daniele Ferretti ha difeso la sua gioielleria dall' ennesima rapina, reagendo e sparando al rapinatore. Nessuno si permetta di inquisirlo, la difesa è sempre legittima», ha commentato su Facebook il segretario del Movimento nazionale, Gianni Alemanno.

    Durissima la presa di posizione del vicepresidente della Confcommercio di Pisa, Alessandro Trolese (Ferretti è uno degli associati) che in serata è andato davanti al negozio di via Battelli.

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     «Sono convinto che l' unica vittima di questa tragedia sia Daniele Ferretti che negli ultimi anni ha subito altre rapine - ha detto -. Questo Paese e questa città devono cambiare perché non è possibile continuare a subire e vivere nella paura».

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