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    TRUMP CI RIPENSA: ORA VUOLE ASSANGE IN GALERA ā€“ GLI USA PRONTI A CHIEDERE ESTRADIZIONE PER IL FONDATORE DI WIKILEAKS ā€“ PUGNO DI FERRO ANCHE PER SNOWDEN, RIFUGIATO IN RUSSIA ā€“ JIULIAN RISCHIA ANCHE IN SVEZIA: Eā€™ INCRIMINATO PER VIOLENZA SU DUE DONNE PER UNA NOTTE DI SESSO NEL 2010


     
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    Flavio Pompetti  per il Messaggero

     

    ASSANGE E WIKILEAKS ASSANGE E WIKILEAKS

    L' arresto di Julian Assange è divenuto una «priorità assoluta» per la giustizia americana. A sette anni dalle prime pubblicazioni dei documenti trafugati dalla talpa Chelsea Manning per conto del giornalista-spia australiano, e a cinque dall' ingresso di quest' ultimo nella prigione dorata dell' ambasciata ecuadoriana a Londra, il dipartimento di Giustizia americano si sta preparando a formulare un' incriminazione nei suoi confronti, per poi richiederne l' estradizione negli Usa.

     

    È lo stesso ministro americano Jeff Session a confermarlo, in seguito alle illazioni pubblicate da diversi organi di stampa che citavano fonti interne del suo dicastero. «Questa vicenda (dei documenti trafugati e pubblicati) a detta di decine di specialisti che l' hanno investigata ha superato ormai ogni limite» ha detto Session.

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    LA CASA BIANCA

    Una linea dura che non dovrebbe risparmiare neppure Edward Snowden, rifugiatosi in Russia: «Non facciamo commenti sulle indagini in corso ma perseguiremo qualsiasi violazione della legge federale quando riguarda la nostra sicurezza nazionale», ha risposto il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer a chi gli chiedeva se il ministero di Sessions valuterà eventuali accuse, oltre che per Assange, anche per l' ex talpa della Nsa.

     

    L' ipotesi di un' incriminazione aleggia sulla testa di Assange dal momento in cui Wikileaks pubblicò il primo fascicolo digitale di 400.000 documenti imbarazzanti per l' amministrazione americana.  Dal bombardamento aereo e l' uccisione di un gruppo di civili in un' operazione clandestina a Baghdad, alle intercettazioni del cellulare della leader tedesca Angela Merkel, passando per altrettanti scandali presso le cancellerie di tutto il mondo.

    SNOWDEN SNOWDEN

     

    Nel 2010 l' allora ministro per la Giustizia Eric Holder ammise di aver aperto un' inchiesta, e altri documenti in fuga dal ministero rivelarono in seguito che un grand jury ad Alexandria, in Georgia, aveva depositato un atto di accusa sigillato, la cui esistenza non è mai stata confermata. Per tutta la durata della presidenza di Barack Obama, gli Usa hanno rinviato la decisione, poco disposti ad esporsi in un caso che si trova a cavallo del filo sottile che divide il diritto costituzionale alla libertà di espressione, dall' attività di spionaggio.

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    Inoltre su Assange pende la richiesta di estradizione del tribunale svedese che gli chiede di rispondere alla denuncia per un episodio di stupro, avanzata da due donne con le quali aveva avuto una notte di sesso nel 2010. Una richiesta concorrente da parte americana aprirebbe un contenzioso spiacevole tra i due paesi, anche se le accuse svedesi sono in gran parte ormai cadute in prescrizione, e solo ipotesi minori di reato sono ancora aperte su quel fronte. Assange ha recentemente risolto l' insidia maggiore che lo preoccupava: quella dell' alloggio. Durante le recenti elezioni presidenziali in Ecuador uno dei candidati arrivati al ballottaggio del 2 di aprile, Guillermo Lasso, minacciava di sfrattare l' ospite. Il voto è stato però vinto dall' altro contendente Lenin Moreno, il quale ha promesso di rinnovare il rapporto.

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    UNA FASE DI INCERTEZZA

    Gli sviluppi americani arrivano ora ad aprire una nuova fase di incertezza. Nella campagna elettorale, Donald Trump aveva lodato l' attività di Wikileaks quando il sito rivelava il contenuto dei messaggi di posta elettronica dei vertici del partito democratico, e della sua avversaria Hillary Clinton.

     

    Ma da quando è arrivato alla Casa Bianca, il presidente è assillato dalla frequenza con la quale lui stesso e i collaboratori che gli sono più vicini sono oggetto di fughe di notizie che finiscono puntualmente sui giornali. Da qui l' idea di fare di Wikilaeks e Assange il simbolo del nuovo corso di tolleranza zero contro le talpe. Contro la talpa non ci sono nuove accuse, e le prove di una sua possibile sedizione spionistica stanno tutte nei rapporti che ha avuto con Manning, al tempo della rivelazione dei segreti militari.

     

     

     

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