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    LA DOMINICANA SA SBUCCIARE LA BANANA - UN 60ENNE BELLUNESE, DISABILE PSICHICO, EREDITA UNA FORTUNA MA VIENE INTORTATO DA UNA BELLA DOMINICANA 35ENNE CHE SI E' FATTA REGALARE PIU' DI 30 MILA EURO - LA DONNA E' RIUSCITA A GHERMIRE L’UOMO ATTRAVERSO MILLE LAGNE (“NON SO COME AIUTARE I MIEI FIGLI”) E USANDO A DOVERE LA SUA…


     
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    Era una preda facile quel 60enne bellunese, disabile psichico, rimasto solo che da poco aveva appena perso la madre e ereditato una fortuna. Forse lo ha pensato anche la 35enne dominicana che ora si trova imputata di circonvenzione di incapace. La donna, secondo quanto ricostruito dalla Procura, avrebbe convinto l'uomo a darle dei regalini per una somma totale che ammonterebbe a 30mila euro. Contanti che lui prelevava in banca e consegnava alla 35enne, a fronte delle sue storie strappalacrime.

     

    «Non ho i soldi e devo pagare l'affitto», «Non so come dare da mangiare ai miei figli», «Devo spedire i soldi a casa perché la mia famiglia è molto povera». È così, e sembra anche con una relazione sessuale, che la bella dominicana sarebbe riuscita a convincere il 60enne bellunese. Ma alla fine avrebbe alzato il tiro facendosi scoprire. Quando infatti l'uomo è andato in banca a Belluno, chiedendo di fare un bonifico di 30mila euro alla donna, i responsabili dell'istit uto bancario hanno preso tempo e segnalato subito la vicenda alla Procura. È così che la dominicana è finita di fronte al giiudice.

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    La donna, assistita dal suo avvocato Mario Mazzoccoli, era in Tribunale martedì pomeriggio. Ha chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato che si svolgerà il 10 aprile. Nessun teste: parlerà lei, che respinge con forza le accuse. Il 60enne disabile psichico dopo i fatti è stato interdetto e è amministrato dall'avvocato Luca Zullo. L'amministratore di sostegno si è costituito parte civile per vedere risarciti i danni patiti, tramite l'avvocato Mariangela Sommacal che ha formalizzato la costituzione martedì pomeriggio, in Tribunale a Belluno, di fronte al gup Elisabetta Scolozzi.

     

    I fatti contestati sono avvenuti tra il 2016 e marzo 2017, quando scattò la denuncia. In fase di indagini, coordinate dal pm Simone Marcon, c'è stato anche un incidente probatorio in cui è stato raccolto il racconto del disabile (invalido al 100%). Alla donna si contesta la circonvenzione di incapace e il tentativo non andato a segno (il bonifico di 30mila euro). Aveva conosciuto il 60enne tramite amici comuni e era riuscita a avvicinarsi a lui con una relazione sessuale. Da lì svariati incontri in tutta la provincia. A ogni incontro, il regalino. Ma prelievo dopo prelievo la banca si è insospettita.

     

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