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    UN ALTRO MODO PER SCOPARE – A NEW YORK È BOOM DI PARTY LETTERARI, SERATE IN CUI NON SI VA PER SBALLARSI E UBRIACARSI, MA PER LEGGERE UN LIBRO, CIRCONDATI DA ALTRE PERSONE IMPEGNATE NELLA LETTURA – DOPO UN’ORA IN SOLITARIA, TRA LUCI SOFFUSE, MUSICA SOFT E CANDELE, SI CHIUDONO I LIBRI E CI SI CONFRONTA CON GLI ALTRI SUL TITOLO CHE SI STA LEGGENDO – “NON PREOCCUPATEVI DI VENIRE DA SOLI” DICONO I QUATTRO IDEATORI VENTENNI, CHE SANNO BENE CHE SI TRATTA SOLO DI UN MODO PIÙ RAFFINATO DI ABBORDARE QUALCUNA O QUALCUNO


     
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    Estratto dell'articolo di Micol Passariello per www.repubblica.it 

     

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    Al FourFiveSix, un club cool di Williamsburg, in una fredda sera di dicembre, c’era la fila per entrare. Dentro, duecento persone sedute, sdraiate, accovacciate con un libro in mano. Tra luci soffuse, musica soft e candele accese, si sentiva solo il rumore delle pagine che venivano sfogliate. “Questo non è un book club, è un reading party”: si presenta così Reading Rhythms, l’appuntamento del momento tra i newyorkesi. 

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    Tutto è cominciato per caso, circa un anno fa, con quattro ventenni che, guardando la pila di libri ancora nuovi dimenticati tra gli scaffali di casa, hanno deciso di spegnere i telefoni. E aprire i volumi. […] Quando hanno invitato una decina di amici per la prima serata di lettura sul tetto della loro casa, a Brooklyn, però, non avrebbero mai immaginato che quell’iniziativa sarebbe diventata, nel giro di qualche mese, un nuovo fenomeno. Erano iniziati i party letterari. […] Da dieci, in un attimo gli interessati sono diventati duecento. E il party letterario si è espanso e trasformato in qualcosa di molto più grande, con liste d’attesa e tanti eventi in giro per la città.

     

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    Come funziona? È una specie di festa al contrario, in cui non c’è casino, non si balla e non si porta da bere (anche se da bere non manca mai), ma ci si presenta con un libro sottobraccio, scegliendo il titolo che si preferisce: trovato un posto comodo dove sedersi, ognuno si mette a leggere per conto suo, in silenzio, per circa un’ora. Dopo, è il momento della convivialità: è pur sempre una festa, no?

     

    Si scambiano opinioni e consigli sui titoli con gli altri invitati: «Non abbiate timore di venire da soli, questi eventi nascono proprio per creare un senso di comunità». E così capita non solo di scoprire autori che non si conoscevano, ma anche di trovare un amico e persino l’amore. «Lontani dalle app, dal rumore delle solite feste, i libri diventano il mezzo per rompere il ghiaccio, creare conversazioni più profonde e connessioni intime immediate con i presenti, anche se inizialmente sono estranei».

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    […] In genere vengono scelti i primi giorni della settimana, dal lunedì al mercoledì, per trovare un’atmosfera più “gentile” e meno frenetica. Ogni serata è diversa dalle altre. Anche il luogo cambia sempre, ed è del tutto inaspettato; basta seguire il sito web di Reading Rhythms o la pagina Instagram per tenersi aggiornati […]

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