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    IN VIAGGIO CON PAPÀ (NELLA VALIGIA) - UN UOMO DI MILANO NASCONDE IN VALIGIA LA FIGLIA DI 6 ANNI PER PORTARLA IN CROCIERA - MOTIVO? LA MOGLIE, DA CUI SI STA SEPARANDO, NON VOLEVA CHE LA BAMBINA PARTISSE CON IL PADRE E LA SUA NUOVA COMPAGNA - AL MOMENTO DI IMBARCARSI AD ANCONA L’UOMO È STATO BLOCCATO DAL PERSONALE DI BORDO


     
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    Elisabetta Andreis per www.corriere.it

     

    Infilata dentro una valigia, caricata su un’auto e quasi imbarcata su una nave da crociera diretta in Grecia, per trascorrere le vacanze. È successo a una bambina milanese di sei anni: per fortuna lei ha creduto fosse un gioco, uno scherzo. Non lo era affatto, invece. Papà e mamma si stanno separando, il padre e la sua nuova compagna volevano portare alle Cicladi la piccola. Per farle fare un po’ di mare, un po’ di spiaggia. La mamma però non si fidava, non era d’accordo. E così non ha rilasciato all’altro genitore la carta d’identità della minore, valida per l’espatrio. Il papà, allora, ha pensato di fare da sé.

    BAMBINO NELLA VALIGIA BAMBINO NELLA VALIGIA

     

    Visto che erano i suoi giorni per stare con la figlia, l’ha presa dalla casa materna come da accordi, ma senza dare troppe spiegazioni o dettagli sul programma. Ha portato la bambina ad Ancona, in auto. Poi, indicandole la valigia, le ha detto: «Dai, infilati qui dentro che poi chiudo, e ce ne andiamo al mare, sulla nave da crociera».

     

    Pensava di eludere i controlli, ma aveva fatto i conti senza l’oste. Nel piazzale deputato all’imbarco delle navi, un attimo prima che salisse sul pontile e si dirigesse al largo, è stato fermato dal personale di bordo che effettua controlli. L’uomo è sbiancato. Ma ancora di più chi ha aperto la valigia e ha visto uscire la bimba. Sorridente, tutto sommato. Credeva fosse una sorpresa e «dimostrava di avere un buon rapporto con il padre», scrivono nella relazione i poliziotti della Questura di Ancona.

     

    A quel punto hanno chiamato al telefono anche la madre, che è trasecolata. Da Milano, la donna si è precipitata in treno nelle Marche. Le forze dell’ordine hanno sistemato i due coniugi (quasi ex) nella stanza più appartata che avevano a disposizione. Da soli, a confrontarsi per ore. Speravano tutti trovassero un accordo, mentre la bimba — che diceva di non capirci molto di quella strana giornata — veniva portata ai giardini con alcuni poliziotti, nuovi «quasi amici».

     

    BAMBINO NELLA VALIGIA BAMBINO NELLA VALIGIA

    Dentro la stanza pianti e litigi. Alla fine, per il bene della piccola, è stata la mamma a cedere: «Va bene, portala pure in Grecia», ha detto, facendo un passo indietro. Ha dimostrato spirito di collaborazione, senso pratico e molto equilibrio, visto quello che era successo. Ha consegnato il documento per l’espatrio al padre, che è partito con la compagna e la figlia per le isolette greche. Pare stiano bene e si divertano. Lui manda con regolarità fotografie e messaggi. Forse, ha apprezzato il gesto della donna. Lunedì prossimo alle ore 12, la mamma aspetta la bambina a casa.

     

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