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    “VOGLIONO AMMAZZARMI” - IL GRIDO DI DOLORE DEL REGISTA PASQUALE SQUITIERI, MALATO E SENZA VITALIZIO PER UNA CONDANNA: "MI HANNO LEVATO STIPENDIO E NON HO FIATATO. SE MI TOLGONO ANCHE LA COPERTURA SANITARIO, MUOIO. LA CHEMIOTERAPIA COSTA...”


     
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    SQUITIERI SQUITIERI

    Malcom Pagani per il “Fatto Quotidiano”

     

    Duecentomila euro già spesi e una casa venduta. Altri 160mila da dare a stretto giro.
    Debiti. Fatture. Incubi. Un incidente stradale, un tumore ai polmoni negli ultimi due anni e il costante pellegrinaggio negli ospedali, non hanno tolto fiato a Pasquale Squitieri, privato a causa di un' antica condanna per peculato del 1981

     

    (i fatti risalivano addirittura a un assegno incassato per il Banco di Napoli, all' epoca in cui Squitieri lavorava in banca, nel 1966) prima del vitalizio da senatore (poco più di 2.000 euro al mese) e adesso, da una apposita commissione senatoriale, anche dell' assicurazione medica.
     

    Joe Dallesandro con Squitieri i Joe Dallesandro con Squitieri i

    Cure senza le quali, dice l' avvocato Jean Paul de Jorio, il regista "morirà". Il reato di Squitieri: "Un reato per il quale venne condannato in spregio alle più elementari norme del diritto della difesa" venne a suo tempo graziato da Sandro Pertini.

     

    Ma, dice De Iorio: "La grazia incide sull' espiazione della pena e non cancella la condanna. Per ottenere la piena riabilitazione bisogna fare un' apposita richiesta al tribunale di sorveglianza. È stata già presentata, ma il procedimento è lunghissimo e Pasquale non ha più tempo. Questo provvedimento avverso del Senato è lesivo dei più basilari diritti tutelati dalla Convenzione europea dei Diritti dell' uomo".

     

    Il protagonista di questa storia, il napoletano Pasquale Squitieri, già giornalista, legale, attore per Francesco Rosi, cineasta, politico tra i banchi di una destra che fu in quota An, ex marito di Claudia Cardinale, ha la voce ferma e indignata.

    Pasquale Squitieri Pasquale Squitieri

     

    È arrabbiato: "Pare che un componente di questa commissione abbia detto di me 'che crepi pure'. È la fucilata di un cecchino. Una decisione quasi criminale. Questo oscuro assassino deve avere ragioni personali. Si sarà detto: 'Ma chi è questo Squitieri capace di girare venti film, scrivere pièce teatrali e diventare persino senatore?". Si sarà detto: "Io in quarant' anni di masturbazioni, tradimenti e leccate di culo che cazzo ho combinato?".
     

    Si è risposto che non aveva combinato niente e all' improvviso gli è venuta una grande idea. Distruggermi. Uccidermi. "Ammazziamo Squitieri". Ci sta riuscendo.

    In occasione dell'udienza che avrebbe dovuto decidere sul ricorso presentato al fine di ottenere l' annullamento del provvedimento che le aveva sottratto il vitalizio e la copertura sanitaria, secondo il suo avvocato "si respirava una certa tensione". Il risultato?
    Non hanno accolto il mio ricorso, quindi mi hanno messo in ginocchio. Il mio avvocato stava cercando di spiegare le ragioni umanitarie alla base della mia richiesta. Evidentemente non l' hanno ascoltato e adesso sta accadendo una cosa molto grave.

    Quale?
    Si stanno violando i miei diritti costituzionali. Avevo un contratto con cui lo Stato mi garantiva stipendio e copertura sanitaria. Mi hanno tolto il primo e non ho fiatato. Se mi tolgono anche il secondo, muoio. Le cure costano. La chemioterapia costa. La fisioterapia anche. Costi che non posso sostenere.
     

    il prefetto di ferro di squitieri il prefetto di ferro di squitieri

    Qualcuno penserà che sia il grido di un privilegiato.
    Ho fatto il cinema per passione. Non ho mai pensato di arricchirmi. Oggi non ho soldi e mi devo curare. Lo Stato mi aveva garantito che avrei potuto contare sulla copertura sanitaria. Oggi mi chiede 400.000 euro che non possiedo.

     

    Sono stato molto male e non capisco. Non penso niente di particolare. Non ho punti di vista sulla vicenda. Non so neanche che cosa significhi la parola casta. Questo è tentato omicidio. Mi stanno ammazzando. Ma stiamo scherzando?
     

    Squitieri Squitieri

    Cosa vorrebbe?
    Sono in terapia oncologica. Voglio assistenza medica. L' hanno avuta tutti, anche quelli condannati per mafia, magari di sinistra. Non sto urlando da un basso napoletano, parlo dallo scranno del diritto. Del mio diritto.

     

    Sono stato graziato nell' 81. Ho ragione. Questa non è una pensione d' oro, è assistenza medica. Non è un utile di cui possa usufruire. Non è un assegno che possa incassare. Non è un regalo. E non gira neanche denaro. È uno scambio di protocolli tra il Senato e l' ospedale.

    Se ottenesse il beneficio della legge Bacchelli la accetterebbe?
    Non so neanche che significhi legge Bacchelli. È un aiuto che lo Stato dà agli artisti in difficoltà economica. Io non voglio nessuna legge Bacchelli. Io voglio lavorare.
    E voglio garanzie sulla mia salute fisica.

    PASQUALE SQUITIERI PASQUALE SQUITIERI

     

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