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    QUANDO L’EUROPA SERVE A QUALCOSA - ADDIO BLOCCHI: DAL 2018 SI POTRANNO USARE I PROPRI ABBONAMENTI NETFLIX, SKYGO, AMAZON PRIME E SPOTIFY ANCHE ALL’ESTERO. IL PARLAMENTO EUROPEO VIETA IL ‘GEO-BLOCKING’ PER CHI VIAGGIA E STUDIA ALL’ESTERO (MA NON PER CHI SI TRASFERISCE DEFINITIVAMENTE) - DAL 15 GIUGNO CADE ANCHE IL ROAMING: QUINDI CI SI POTRA' DROGARE DI STREAMING SENZA SOVRAPPREZZI IN ALTRI 27 PAESI


     
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    Alberto Abburrà per www.lastampa.it

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    Cinema, sport e musica non conosceranno più barriere, almeno all’interno dell’Europa. Chi possiede un abbonamento a un servizio d’intrattenimento online potrà fruirne in qualunque Paese dell’Unione si trovi e non solo in quello dov’è stato sottoscritto. L’accordo era stato trovato dal Consiglio Ue a febbraio e ora è arrivato il timbro del Parlamento.

     

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    L’approvazione definitiva (586 voti favorevoli, 34 contrari e 8 astenuti), cancella definitivamente il cosiddetto «geo-blocking», la barriera digitale alla libera circolazione dei contenuti online. Le novità riguarda tutti i principali servizi «on-demand» da SkyGo a Mediaset Play passando per Netflix, Spotify a Amazon Prime ed entrerà in vigore non prima del 2018. Appena ci sarà il via libera del Consiglio dei ministri Ue, gli Stati membri avranno infatti 9 mesi di tempo per recepire le nuove regole. 

     

     

    C’è però una condizione: il soggiorno in un Paese straniero che giustifica l’estensione dell’abbonamento dovrà essere limitato nel tempo, quindi legato a vacanza, studio o lavoro. Per questo motivo le nuove regole prevedono che i fornitori possano prendere misure «ragionevoli ed efficaci» per verificare che l’abbonato non si sia trasferito definitivamente in un altro Paese e in questo modo accertare il persistere dei suoi requisiti. Come?

     

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     Attraverso il controllo dei documenti d’identità, degli estremi utilizzati per il pagamento o la verifica delle informazioni postali e degli indirizzi IP. Il tutto, spiega il testo, a patto che le misure adottate siano proporzionate allo scopo e mantengano un adeguato livello di tutela, in particolare per quanto riguarda il controllo degli indirizzi IP. 

     

    «I cittadini europei attendevano queste novità che rappresentano un passo verso un mercato digitale comune» commenta il relatore della misura, l’europarlamentare francese Jean-Marie Cavada del gruppo Alde. «Queste norme aumentano la mobilità e garantiscono la portabilità agli utenti dei contenuti online, senza pregiudicare il diritto d’autore».

     

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    Una rivoluzione, quella dei contenuti «on-demand» fruibili fuori dai Paesi d’origine, che diventa ancora più interessante se si considera che a partire dal 15 giugno entrerà in vigore l’abolizione degli extra-costi per il roaming. A quel punto si potrà navigare all’estero con il piano tariffario del proprio Paese avendo a disposizione anche gli abbonamenti online.

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