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    LA CINA SPRIZZA BONOMIA DA TUTTI GLI ARTIGLI - AL FORUM DI BOAO (LA "DAVOS ORIENTALE") XI JINPING ANNUNCERÀ NUOVE APERTURE DI MERCATO CONTRO IL PROTEZIONISMO DI TRUMP - PECHINO SVENTOLA I 750 MILIARDI CHE E’ PRONTA A INVESTIRE NEL MONDO MA IL SURPLUS COMMERCIALE CINESE FA PAURA - LE CAMERE DI COMMERCIO OCCIDENTALI LAMENTANO CONDIZIONI SQUILIBRATE E CESSIONE FORZATA DI TECNOLOGIA


     
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    Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”

     

    trump e xi jinping alla citta proibita piazza tien an men trump e xi jinping alla citta proibita piazza tien an men

    Si può contenere lo scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina a livello di una guerra fredda sui dazi, senza che si estenda e crei spargimento di dollari, yuan e punti di Pil tra le due superpotenze e perdite gravi anche per l'economia globalizzata? Un segnale importante verrà oggi dall' isola di Hainan, il paradiso tropicale nel Mar cinese del Sud dove il presidente Xi Jinping parla al Forum di Boao, la «Davos con caratteristiche cinesi».

     

    Da settimane le fonti di Pechino assicurano che il discorso di Xi annuncerà riforme importanti, la costituzione di porti di libero scambio e un' ulteriore apertura del mercato nel settore dei servizi. Uno dei porti franchi per dimostrare buona volontà al mondo potrebbe essere proprio a Hainan.

    donald trump xi jinping donald trump xi jinping

     

    La stampa governativa enfatizza l' escursione del leader nel lembo più meridionale del territorio paragonandola al famoso «Viaggio a Sud» di Deng Xiaoping, che nel 1992 andò a rilanciare la sua formula di liberalizzazione dell' economia dopo lo choc della Tienanmen 1989 e il successivo isolamento di Pechino.

     

    In contrasto con Donald Trump, Xi Jinping ha indossato il manto del campione della globalizzazione, conquistando nel gennaio 2017 Davos (quella vera, in Svizzera) con un'orazione contro il protezionismo. Il segretario generale comunista disse che non bisognava aver paura di una potenza desiderosa di importare nei prossimi cinque anni ottomila miliardi di dollari di prodotti e pronta a investire nel mondo 750 miliardi.

    donald trump xi jinping donald trump xi jinping

     

    In effetti l'import cinese continua ad alimentare la ripresa globale, ma il suo export corre sempre di più e un anno e mezzo dopo il discorso di Davos, il surplus commerciale della Cina non è diminuito, le camere di commercio occidentali a Pechino continuano a lamentare condizioni squilibrate e cessione forzata di tecnologia.

     

    E ora Trump ha annunciato dazi per 50 miliardi di dollari e minacciato un pacchetto ulteriore da altri 100 miliardi. I cinesi hanno a loro volta giurato rappresaglia con dazi sui prodotti agricoli americani, ma con misure tutto sommato moderate. Il compito di Xi sul palco di Boao si è fatto improvvisamente molto delicato.

     

    TRUMP XI JINPING TRUMP XI JINPING

    L'evento era stato preparato da molti mesi, per presentare a economisti, capitani d'industria e politici stranieri la visione internazionale del Presidente (a vita): a gennaio, ancora a Davos, il suo superconsigliere economico Liu He aveva anticipato che la liberalizzazione del mercato cinese quest'anno sarebbe andata «ben oltre le aspettative».

     

    Da marzo il Pensiero di Xi è scritto nella Costituzione cinese; il Congresso del Popolo ha cambiato le regole consentendogli di rimanere presidente fino a quando lo riterrà opportuno per completare il suo progetto di «rivitalizzazione nazionale in una nuova era di socialismo».

     

    donald trump xi jinping donald trump xi jinping

    Ma per conquistare tutti i poteri Xi ha giocato anche sull' immagine del leader nazionalista che non arretra di un passo dalla linea degli interessi dell' impero e perciò ora deve dimostrare al suo popolo e al suo Partito di essere pronto a battersi con gli americani sul fronte commerciale. «Gli Stati Uniti minacciano sanzioni, provocano e allo stesso tempo dicono di voler parlare: così è impossibile», ha detto il portavoce del governo cinese ieri.

     

    Trump sostiene che fatti i conti Pechino abbasserà le sue barriere commerciali e il conflitto economico non scoppierà. Il presidente-businessman prevede che i dazi saranno concordati su base reciproca e si troverà un' intesa sulla difesa della proprietà intellettuale.

     

    «È la cosa giusta da fare», basta «commercio stupido» twitta Trump, però «io e Xi Jinping resteremo sempre amici». La parola a Xi, al quale, secondo l' agenzia Bloomberg, sarebbe stato presentato anche un piano di svalutazione progressiva dello yuan, per dare un segnale all'«amico» americano. Ma di guerra delle valute certo il leader non parlerà in pubblico.

     

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