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    ANGELINO S’INCAZZA: QUEL SACCO HA FATTO LE FOTO CON TUTTI, MA I CINQUE STELLE ACCUSANO SOLO ME – SI TRATTA DEL RESPONSABILE DEL CENTRO D’ACCOGLIENZA DI CAPO RIZZUTO CHE INTASCAVA I SOLDI DELLO STATO PER VILLE E BARCHE - "NON C'E' IL REATO DI FOTOGRAFIA..."


     
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    Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera

     

    sacco papa rancesco sacco papa rancesco

    Il tono è rabbioso perché «il giochino della foto è durato lo spazio di un paio d' ore e se pensavano che sarebbe bastato questo a giustificare il loro attacco si sbagliano di grosso». Così il ministro degli Esteri Angelino Alfano risponde alla richiesta di dimissioni che arriva dal Movimento 5 Stelle.

     

    «Io questo signor Sacco non l' ho mai visto, non so chi sia. E quindi le loro accuse gratuite mi fanno soltanto sorridere. Io non mi curo di chi è guidato da un condannato, dovrebbero avere rispetto per gli incensurati. Vorrà dire che vincerò un' altra querela».

    sacco grasso sacco grasso

     

    In realtà sotto accusa non c' è il suo rapporto con il gestore del Centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto, ma la sua politica in materia di immigrazione quando era il titolare del Viminale. Anche tenendo conto della precedente inchiesta sul Cara di Mineo e le accuse all' ex sottosegretario Castiglione che sin da subito ha seguito Alfano nel Nuovo centrodestra. Ma proprio su questo parte il contrattacco del titolare della Farnesina: «Gli appalti non li fa il ministro. Il formaggio sono i finanziamenti pubblici, il topo sono quelli che vogliono rubare».

    sacco renzi sacco renzi

     

    Ancora una volta si ripropone il problema delle ditte che gestiscono i servizi all' interno dei centri di accoglienza, ma questa volta la situazione appare ben più grave perché l' infiltrazione mafiosa - secondo la Procura di Catanzaro - aveva raggiunto il vertice della società di gestione, le ruberie sarebbero state compiute direttamente da coloro che ricevevano i finanziamenti dal Viminale.

     

    Alfano si infervora: «Sono stato proprio io, da ministro dell' Interno, a potenziare i controlli preventivi in tutte le strutture. Sono stato io ad offrire ai magistrati di Catanzaro - nel corso di un comitato per l' ordine e la sicurezza che si è tenuto in Calabria nel gennaio 2016 - tutto quanto era necessario per rafforzare le verifiche. Per me parlano gli atti, le circolari che ho diramato. Le mie disposizioni sono sempre state esplicite: bisognava verificare ditta per ditta coloro che si occupavano della sistemazione dei migranti, la correttezza delle procedure e la trasparenza delle assegnazioni».

    SACCO BERLUSCONI SACCO BERLUSCONI

     

    E poi arriva l' attestato di stima per il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri che ha coordinato l' inchiesta: «Quando non bastano i controlli c' è la magistratura che interviene, come in questo caso, e noi sosteniamo con forza l' inchiesta del procuratore Gratteri perché chi ruba sull' accoglienza ruba due volte. Se ci sono state complicità o coperture sono il primo a chiedere che si vada fino in fondo e per questo mi appello alla magistratura».

     

    Le indiscrezioni assicuravano che Alfano fosse amico di Sacco, ma anche che il gestore della Confraternita avesse rapporti con Dorina Bianchi, esponente di Alternativa popolare. «L' ho detto e lo ripeto, con questo signore non ho mai avuto alcun rapporto e lo stesso mi assicura Dorina Bianchi. Del resto se davvero bastasse una foto a provare legami saremo tutti rovinati. Ci hanno provato in tutti i modi a coinvolgermi in questa storia, ma non ci riusciranno perché sono una persona per bene».

    SACCO GABRIELLI SACCO GABRIELLI

     

    Su Internet girano foto di Sacco con numerosi esponenti politici e una con papa Francesco. Il titolare della Farnesina conferma: «I miei addetti ai social network mi hanno detto che spulciando il profilo di Facebook di questo qui hanno trovato una galleria fotografica con personaggi di altissimo livello e con tutti i principali protagonisti della politica italiana e anche di altri ambiti. La verità è che ciascuno, facendo politica, ha migliaia di fotografie, perché per ragioni di carattere non mi sottraggo quando mi chiedono una foto. E non mi pare che sia stato introdotto nell' ordinamento giuridico italiano il reato di fotografia».

     

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