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    L'ENNESIMO SHOW DI "FURBIZIO" - APPELLO DI CORONA AI GIUDICI PRIMA DELLA CAMERA DI CONSIGLIO: "SONO UN PERSEGUITATO NON UN CRIMINALE. TENETEVI I SOLDI, MA RIDATEMI LA MIA FAMIGLIA. SONO UN CASINISTA, FORSE SONO MATTO, MA NON SONO UN MAFIOSO” – LE CITAZIONI DI PLATONE E SHAKESPEARE E LA SPIEGAZIONE SUI SOLDI NASCOSTI NEL SOTTOTETTO....


     
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    1. MIA MADRE STA INVECCHIANDO

     

    Da Il Fatto Quotidiano

     

    fabrizio corona silvia provvedi fabrizio corona silvia provvedi

    Un appello insolito rivolto ai giudici prima della camera di consiglio. Fabrizio Corona ha citato il daimon di Platone, e ha fatto commuovere e scoppiare a piangere la sua fidanzata Silvia Provvedi, quando anche lui con la voce rotta dall’emozione l’ha definita “unica e speciale” e un “amore vero”. Si è difeso strenuamente spiegando, in sostanza, di essere un “perseguitato”. Il verdetto del collegio presieduto da Guido Salvini è atteso per il pomeriggio.

     

    “Non sono un criminale e soprattutto non sono e non sarò mai un mafioso”, ha detto Corona leggendo alcuni fogli contenenti anche una lettera indirizzata direttamente ai giudici. La Dda di Milano, ha insistito Corona, ha fatto soltanto “molto rumore per nulla“, con un’altra citazione stavolta shakespeariana, e ciò solo perché arrestare Corona dà “5 minuti di celebrità a tutti”.

    FABRIZIO CORONA FABRIZIO CORONA

     

    Corona è imputato per intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione per quei 2,6 milioni trovati in Austria e in un controsoffitto. Per lui la procura ha chiesto 5 anni e la difesa un’assoluzione sostenendo che il denaro accumulato da Corona è frutto soltanto di tante serate nei locali pagate in nero all’ex re dei paparazzi.

     

    “Fuori ad aspettarmi è rimasta mia madre, che darebbe la vita per mio figlio ma si sta facendo vecchia, e la mia fidanzata, che pur essendo giovane è unica e speciale e quello che ha fatto per me non lo avrebbe fatto nessuna donna. Ho questa piccola famiglia, mi aspetta ed è l’unica cosa che voglio, i soldi non mi interessano, potete anche tenerveli.

     

    fabrizio corona fabrizio corona

    “Datemi ciò che è giusto e fatemi riprendere il percorso da dove lo avevo interrotto – dice Corona leggendo una lettera – Sono stanco non penso di essere è più forte come prima e ho paura, non per me ma per mio figlio, che dal giorno del mio arresto a casa di mia madre in un modo così assurdo non è più quello di prima.

     

    “Sono sempre stato un casinista, sono forse un matto, ma non sono un criminale e soprattutto non sono e non sarò mai un mafioso”, ha proseguito, “mio figlio Carlos di 14 anni è venuto a trovarmi in carcere e mi ha detto: non può esistere una società basata sul libero arbitrio, cerca di essere fiducioso e soprattutto ricorda che il perdono è meglio di una preghiera”.

     

     

    2. CORONA: SONO UN BUFFONE E DEVO MARCIRE IN CARCERE

     

    Da Adnkronos

     

    fabrizio corona in carcere fabrizio corona in carcere

    Si emoziona, cerca di reagire ma alla fine scoppia in lacrime Silvia Provvedi, la giovane fidanzata di Fabrizio Corona, oggi in aula a Milano per assistere alle ultime dichiarazioni spontanee dell'ex re dei paparazzi che ai giudici si dice innocente, in attesa della sentenza che arriverà nel primo pomeriggio. Seduta al fianco della madre, completo rosa e camicia bianca, Silvia Provvedi, sempre presente nell'aula dell'ultimo processo a carico di Corona, citata dal fidanzato, è scoppiata in lacrime.

     

    Qualche istante prima Corona aveva chiesto ai giudici di restituirlo alla sua 'piccola famiglia' composta dal figlio quattordicenne, dalla mamma "che comincia ad essere anziana", e dalla fidanzata " che è molto giovane - ha detto Corona- ma che ha fatto per me quello che non ha mai fatto nessuna donna".

     

    fabrizio corona fabrizio corona

    "Mi comportavo secondo le regole, non facevo nulla di illegale. La custodia cautelare in carcere si poteva evitare ma io sono Corona, sono un buffone, un pagliaccio e devo marcire in carcere", ha detto ancora Corona, che ha sostenuto di non voler "fare polemiche né apparire arrogante", ha ringraziato i suoi legali, e ricordato all'accusa che i 5 anni chiesti per lui come condanna in realtà valgono 7 perché "ai 5 anni chiesti se ne aggiungono un altro di revoca e uno di mancata libertà anticipata. E quando si parla di anni di vita si deve essere onesti intellettualmente".

     

    L'ex re dei paparazzi ha ricordato di essere da 12 anni indagato, di aver subito diversi procedimenti ma "ogni volta che si tratta di me è tutto sproporzionato". Sul tesoretto da 2,6 mln circa trovato nel controsoffitto dell'appartamento della sua collaboratrice Francesca Persi e in depositi austriaci, Corona ha rivendicato la sua tesi attribuendo il denaro alla società Atena: "Non ho portato i soldi in paradisi fiscali come fanno tutti nel mio ambiente, non avevo nulla di cui aver paura. Bastava aspettare i termini per la scadenza fiscale", ha detto ricordando che era sua intenzione 'sanare' fiscalmente quella somma.

    I SOLDI NASCOSTI DI FABRIZIO CORONA I SOLDI NASCOSTI DI FABRIZIO CORONA

     

    All'accusa, che lo incolpa di intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali in relazione alla misura di prevenzione, Corona ha ricordato di non aver prodotto una prova a sostegno della sua tesi. Ricorda che la Dda milanese aveva parlato di "soldi che venivano dalla mafia".

     

    Ma, ha aggiunto "non ho commesso i reati di cui mi si accusa....e tutto mi potevo aspettare tranne un'indagine della Dda per collegamenti con la criminalità organizzata". Oggi, conclude Corona "non sono più forte come prima, ho aperto gli occhi e credo in voi e voglio credere nella legge".

     

    fabrizio corona francesca persi fabrizio corona francesca persi

    "Sono stato leggero, un matto, un casinista ma non sono un criminale e soprattutto non sono e non sarò mai un mafioso. Ricordo - ha aggiunto- che è da 12 anni che sono in carcere, vengo rinviato a giudizio per ogni minima cosa. Ogni volta che si parla di me è tutto sproporzionato, assurdo, abnorme. Qui un teste ha detto che metà della Questura lavorava per me. In ogni paese, in ogni provincia, mi perquisivano cercando qualsiasi cosa per mandarmi in carcere e avere quel minuto di celebrità".

     

    "La Procura - ha continuato - avrebbe potuto approfondire l'inchiesta sulla bomba, su Sculli, qualsiasi uomo di legge l'avrebbe fatto. Si poteva evitare tutto questo ma io sono Corona e tanti non hanno accettato che io rimanessi fuori dal carcere a fare il mio lavoro perché sono un pagliaccio, un buffone e devo rimanere in carcere".

     

    Fabrizio Corona e Silvia Provvedi con Maga Egizia Fabrizio Corona e Silvia Provvedi con Maga Egizia

    Un riferimento, quest'ultimo, che l'ex re dei paparazzi ha fatto ricordando le parole che avrebbero pronunciato dei finanzieri in un bar vicino a una caserma delle Fiamme Gialle poco prima dell'arresto, stando a quanto raccontato da un teste durante il processo.

     

    I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano presieduti da Guido Salvini si sono poi ritirati in camera di consiglio per decidere la sentenza al termine del processo. Imputata a processo è anche l'assistente storica di Corona, Francesca Persi. L'accusa ha chiesto per l'ex re dei paparazzi una condanna a 5 anni e per la Persi a 2 anni e quattro mesi. I giudici daranno indicazioni circa la lettura del dispositivo non prima delle 14.30.

     

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