• Dagospia

    TIM TIM BANG BANG! - CATTANEO SFIDA IL GOVERNO: “SE VOLETE LA RETE TELECOM DOVETE FARE UNA LEGGE DI ESPROPRIO: NON E’ IN VENDITA. IDEM SE VOLETE NAZIONALIZZARE SPARKLE” (E' LA SOCIETA’ GESTISCE I COLLEGAMENTI DI DATI SENSIBILI CON ISRAELE) – E NON MOLLA NEPPURE SULLA BANDA LARGA: ''ANDREMO AVANTI CON GLI INVESTIMENTI"


     
    Guarda la fotogallery

     

    Francesco Spini per la Stampa

     

    flavio cattaneo flavio cattaneo

    Tim conferma gli investimenti per banda ultra larga. Parlando in Senato, l' ad Flavio Cattaneo respinge le accuse che, negli ultimi giorni, sono piovute da esponenti del governo sulla sua società, rea di aver cambiato idea rispetto alla consultazione 2015, decidendo successivamente di investire nella banda ultra larga anche nelle aree «bianche», considerate a fallimento di mercato. Aree per cui Open Fiber (controllata da Enel) ha vinto le gare per i sussidi statali.

     

    banda larga banda larga

    «Questa azienda non è contraria all' investimento pubblico - dice Cattaneo -, ma se si vuole pretendere che l' investimento privato debba essere bloccato, questo la legge non lo prevede». Tim dunque «andrà avanti negli investimenti in fibra» anche nelle aree un tempo considerate bianche. A chi gli chiede perché abbia cambiato idea l' ad risponde con una metafora: «È come se due anni fa mi fossi impegnato ad andare a New York in nave e poi avessero inventato l' aereo».

     

    telecom telecom

    Il punto è che la tecnologia cambia, il mercato cambia. «Io dico se nelle aree "nere" (appetibili per il mercato, ndr) sussistono due reti con due tecnologie diverse e ci è stato detto che è giusto ci siano due reti, quando le aree bianche diventano nere, perché non ce ne dovrebbero essere due?». E se allo Stato non va bene «allora bisogna cambiare la legge». In ogni caso «ci sarà una seconda rete: Telecom difende i suoi interessi, quelli degli azionisti e dei dipendenti».

     

    Qualcuno vorrebbe rendere pubblica Sparkle, la controllata che gestisce reti «sensibili» come quella di Israele. Sulla «nazionalizzazione di Sparkle, se volete fate una legge, assumetevi la responsabilità». Altro mantra della politica è quello sulla rete di Telecom: il presidente della Commissione Industria, Massimo Mucchetti, chiede quanto valga.

     

    sparkle sparkle

    «Non ho definito nessun valore - risponde l' ad di Tim - perché la rete non è in vendita, è un asset che consideriamo strategico. Se lo Stato vuole fare una legge di esproprio la faccia, ma si deve assumere la responsabilità».

     

    carlo calenda carlo calenda

    Dal governo i toni si fanno più morbidi. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, rispondendo a un' interrogazione sulla banda ultralarga precisa che il ministero dello Sviluppo Economico - e dunque il ministro Carlo Calenda - conferma «l' apertura ad avviare un confronto diretto con Tim e con tutti gli altri operatori al fine di chiarire ogni aspetto, in perfetta trasparenza, per costruire una rete efficiente per tempistiche e livello di servizio». Cattaneo si mostra disponibile «volentieri» al chiarimento.

    franco bassanini franco bassanini

     

    Ai sindacati intanto spiega che se gli investimenti pianificati da Tim dovessero essere stoppati si creerebbe un danno non solo sul fronte dei ricavi, ma anche sul fronte occupazionale, con pesanti ricadute sull' indotto. Nel frattempo la terza gara Infratel slitterà . A dirlo è il presidente di Open Fiber , Franco Bassanini. La gara ««doveva partire a inizio settembre e siccome Telecom ha annunciato che intende allargare il suo piano sarà rinviata».

    [F. SP.]

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport