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    CHI PRENDERA’ IL POSTO DI PIGNATONE? E’ GARA A TREDICI PER IL POSTO DI CAPO DELLA PROCURA DI ROMA - PER IL CSM NON SARÀ COMPITO FACILE SCEGLIERE IL SUO SUCCESSORE: LA PARTITA È ANCORA TUTTA APERTA - IN LIZZA I PROCURATORI DI GRANDI CITTA' MA NON C'E' NEMMENO UNA DONNA, TUTTE LE CORRENTI RAPPRESENTATE, DA DESTRA A SINISTRA… - ECCO I NOMI


     
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    Maria Elena Vincenzi per “la Repubblica”

     

    giuseppe pignatone giuseppe pignatone

    Il termine per la presentazione della domande è scaduto sabato: è già aperta la corsa all' incarico di procuratore della Repubblica di Roma. Giuseppe Pignatone, infatti, l' 8 maggio, giorno del suo 70esimo compleanno, andrà in pensione lasciando la procura più grande d'Italia che in questi sette anni ha cambiato radicalmente. Per il Csm non sarà compito facile scegliere il suo successore. Tante le voci che girano con veri o presunti papabili, ma la partita è ancora tutta aperta.

     

    Ci sono i procuratori di grandi città come quello di Firenze, Giuseppe Creazzo, e quello di Palermo, Franco Lo Voi. Poi, quelli del Lazio: l' attuale numero uno dei pm di Frosinone, Giuseppe De Falco, e quello di Velletri, Francesco Prete.

     

    Tra le domande arrivate a palazzo dei Marescialli anche quelle dell' attuale procuratore di Ravenna, Alessandro Mancini, di quello di Siena, Salvatore Vitello, e di quello dei minori di Campobasso Claudio Di Ruzza.

     

    Franco Lo Voi Franco Lo Voi

    Poi c' è il gruppo dei procuratori generali: Marcello Viola, anche lui in servizio nel capoluogo toscano, Antonio Maruccia ( Lecce), e Leonida Primicerio ( Salerno). Non è finita: a voler succedere a Pignatone anche il vicepresidente della Corte penale internazionale, Cuno Tarfusser, e l' attuale capo dipartimento Affari di Giustizia, Giuseppe Corasaniti. In corsa, un solo procuratore aggiunto: Michele Prestipino, storico braccio destro del procuratore uscente e responsabile della Dda della Capitale, come aveva già fatto a Reggio Calabria quando Pignatone partì per Roma, sarà lui a guidare la procura in attesa che il Csm decida chi sarà il nuovo capo.

     

    GIUSEPPE CREAZZO GIUSEPPE CREAZZO

    Ma quella al vertice non è l' unica partita che si gioca all' ombra di Montemario. Da qualche tempo sono scaduti i termini anche per la presentazione delle domande per i due posti vacanti dei nove da procuratore aggiunto previsti dalla pianta organica della procura di Roma.

     

    Ventitré i curricula arrivati alla quinta commissione del Consiglio (gli stessi per entrambi gli incarichi), di questi 14 sono già a Roma come sostituti. È il caso di Erminio Amelio, Maurizio Arcuri, Ilaria Calò, Giancarlo Cirielli, Antonio Clemente, Sergio Colaiocco, Gianfederica Dito, Nicola Maiorano, Antonella Nespola, Luca Palamara, Stefano Pesci, Vittorio Pilla, Alberto Pioletti, Pietro Pollidori.

     

    luca palamara luca palamara

    Poi ci sono gli outsider: oltre al procuratore di Frosinone De Falco, quello dei Minori dell' Aquila, Roberto Polella, il dirigente del Dap Calogero Piscitello e il sostituto procuratore generale a Napoli, Carmine Esposito. Poi, una serie di pm di altre procure: Santi Roberto Condorelli (Caltanissetta), Giovanni Taglialatela (Velletri), Laura Triassi (Potenza) e Antonio Ardituro e Francesco Soviero (Napoli). Ora la parola passa al Csm. Possibile che gli aggiunti vengano decisi prima, seguendo ciò la scaletta, o che, invece, si scelga tutto insieme. Ma, come che vada, per il procuratore ci sarà da attendere che passi l' estate.

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