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    DOPO LA SARDEGNA, IL PIEMONTE: L’ALLEANZA TRA PD E M5S PARTE GIÀ AZZOPPATA – I VERTICI REGIONALI DEI DUE PARTITI, CHE DOVREBBERO ACCORDARSI PER UNA CANDIDATURA ALLE REGIONALI, SI SCANNANO. DEL RESTO, COME POSSONO STARE INSIEME DUE PARTITI CHE NEGLI ULTIMI DIECI ANNI SONO SEMPRE STATI SU POSIZIONI OPPOSTE SU TEMI CRUCIALI? UN ESEMPIO SU TUTTI? LA TAV, MA ANCHE…


     
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    Estratto dell’articolo di Paolo Varetto per “La Stampa”

     

    elly schlein giuseppe conte roberto fico - manifestazione piazza del popolo elly schlein giuseppe conte roberto fico - manifestazione piazza del popolo

    Parte in salita il confronto tra Pd e Movimento 5 Stelle su una futuribile alleanza in Piemonte. Nel primo incontro tra le due delegazioni non si è discusso né di programmi né tantomeno di candidati da opporre ad Alberto Cirio. E più che di futuro, nelle due ore abbondanti trascorse nel campo (semi)neutro della Fondazione Amendola di Torino si è parlato di un passato mai idilliaco tra democratici e pentastellati, a iniziare dalla discontinuità tra Chiara Appendino e Stefano Lo Russo al Comune di Torino.

     

    ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIE E KEN - MEME BY GRANDE FLAGELLO ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIE E KEN - MEME BY GRANDE FLAGELLO

    «Il confronto parte molto in salita. Come può essere credibile un accordo con un partito che nei nostri confronti è sempre stato bifronte?», è l'interrogativo sollevato da Antonino Iaria, oggi senatore 5 Stelle ma fino a tre anni fa assessore all'Urbanistica al Comune di Torino, ruolo che fu anche di Lo Russo.

     

    «Non ci sottraiamo ad un ulteriore confronto sui temi – ribadisce poi una nota ufficiale del Movimento – ma siamo convinti che un progetto credibile non possa essere fondato sulla mera sommatoria di voti. E restiamo consapevoli delle rilevanti differenze che permangono nell'individuare strumenti e priorità per il Piemonte del futuro».

     

    «Ma guardare indietro non serve, il rischio è restare pietrificati – ribatte il segretario regionale dei dem Domenico Rossi –, è il momento di andare avanti, insieme. Per me è importante che sia emersa la volontà di continuare con il dialogo, con l'impegno di approfondire sui territori le criticità emerse».

     

    ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

    Criticità che non mancano, in una rincorsa dal basso dove a tenere banco sono stati temi iper-locali: il nuovo ospedale della Pellerina a Torino, il mancato accordo alle Comunali di Rivoli, meno di 50 mila abitanti alle porte di Torino, l'appoggio del Pd al presidente della provincia di Cuneo Luca Robaldo, vicinissimo a Cirio.

     

    […] «Per noi […] le priorità restano quelle attorno alle quali costruire una coalizione di centrosinistra – precisa Rossi –: sanità, trasporto pubblico locale, conversione ecologica e digitale, sviluppo, lavoro e attenzione alle fragilità. È su questo che dobbiamo sentire la responsabilità di offrire ai piemontesi la migliore alternativa al governo di Alberto Cirio».

     

    schlein conte schlein conte

    Per quanto viste in streaming da Roma, le asprezze della trattativa piemontese non sono di certo sfuggite né alla vicepresidente del Movimento 5 Stelle, l'ex senatrice Paola Taverna, né a Davide Baruffi, responsabile Enti locali del Pd e braccio destro di Stefano Bonaccini. Ma ai loro occhi c'è ancora spazio per sperare che la fumata si schiarisca.

     

    «È stato un incontro interlocutorio – ammette Taverna –, ci riaggiorneremo focalizzandoci più sui temi, perché è da lì che bisogna partire. Non ci sono atteggiamenti pregiudiziali da parte nostra, ma non c'è dubbio che ci sono temi su cui in passato abbiamo avuto posizioni molto diverse e che ancora oggi ci vedono distanti» .

    ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

     

    «La sensazione è che i 5 Stelle in Piemonte siano più restii a un accordo rispetto ad altre realtà – ragiona invece Baruffi –. Pesano attriti più freschi, soprattutto a Torino, che per loro rappresentano un problema. Spero che ci sia la volontà di guardare non alle amministrazioni del passato ma a quella che si vuole proporre insieme per il futuro della Regione. Anche perché sui temi concreti non mi pare ci siano ostacoli particolari».

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