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    IL TOUR DI GIORGETTI CON IL CAPPELLO IN MANO – LA MANOVRA CORRETTIVA NON SI FARÀ (DICE CONTE), MA AD APRILE C’È DA PREPARARE IL DEF, E GIORGETTI VA A LONDRA E POI IN AMERICA PER RASSICURARE BANCHE E FONDI DI INVESTIMENTO – LA MISSIONE DEL SOTTOSEGRETARIO È CAPIRE LE ASPETTATIVE DEI MERCATI SULL’ITALIA – LA STABILITÀ DEL GOVERNO, LA RETE (GLI USA NON VOGLIONO CHE IL GOVERNO SI RIVOLGA A HUAWEI) E TIM: LE QUESTIONI CHE INTERESSANO LA FINANZA INTERNAZIONALE…


     
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    MY HUAWEI – L’AMBASCIATORE AMERICANO INCONTRA GUBITOSI PER FARE PRESSING SUI RISCHI DI COINVOLGERE I CINESI NELLE RETI 5G – MA L’AD DI TIM DEVE FRONTEGGIARE ANCHE LE BEGHE AZIONARIE, CON VIVENDI CHE TORNA ALL’ATTACCO CON UNA NUOVA DENUNCIA A SINDACI E CONSOB - INTERVISTA AL “FINANCIAL TIMES”: “LA MIA AMBIZIONE È FAR DIVENTARE TIM UNA SOCIETÀ NORMALE” – NUOVE SVALUTAZIONI IN ARRIVO:NEL MIRINO GLI ASSET DI PERSIDERA

    giorgetti giorgetti

     

    http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/my-huawei-ndash-rsquo-ambasciatore-americano-incontra-gubitosi-fare-196258.htm

     

    GIORGETTI FA IL TOUR DELLE BANCHE

    Claudio Antonelli per “la Verità”

     

    Il numero due della Lega, Gian Carlo Giorgetti, non parla mai solo per dire una cosa. Di solito ogni messaggio ne contiene due. L' uscita sul rischio di andare incontro a una manovra correttiva da almeno 15 miliardi non solo annunciava la necessità di preparasi già ora alla stesura del Def, documento di economia e finanza, con cui il governo getta le basi per la manovra di fine ottobre.

     

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    E al tempo stesso era l' amo per avviare un dialogo diretto con banche d' affari, fondi d' investimento e pure gli hedge, che di solito scommettono contro la nostra Borsa. Si tratta di capire quali siano le aspettative o - perché no - i suggerimenti in vista della stesura del Def. Sarà un periodo caldissimo.

     

    Piena campagna elettorale per le europee per di più quasi a ridosso della consegna delle liste elettorali. I toni contro l' Europa saranno alti e pure aspri, ecco che Giorgetti preferisce portarsi avanti ed evitare che il dialogo con le banche estere cada durante i picchi delle dichiarazioni e del tira e molla tra Bruxelles e gialloblù.

     

    LUIGI GUBITOSI LUIGI GUBITOSI

    A poco serve l' intervento del ministro, Giovanni Tria. «Il documento di economia e finanza verrà presentato secondo i termini di legge, vale a dire entro il 10 aprile», ha detto aggiungendo che «parlare di eventuale manovra correttiva risulta alquanto prematuro a poco più di due mesi dal confronto con le istituzioni europee che hanno valutato positivamente la manovra di bilancio a seguito del negoziato».

     

    Anzi motivo in più per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per essere il 25 a Londra. Rigorosamente a porte chiuse, il meglio della City, a cominciare dagli uomini del fondo Elliott e del fondo Mandarin, ascolterà e interrogherà Giorgetti - come la Verità ha già anticipato lunedì - il vicegovernatore di Bankitalia Fabio Panetta, il capo di Ubi Banca, Victor Massiah, e i numeri uno di Unicredit e Banco Bpm, ovvero Jean Pierre Mustier e Giuseppe Castagna.

     

    PAOLO SAVONA GIANCARLO GIORGETTI GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI PAOLO SAVONA GIANCARLO GIORGETTI GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

    L' invito ai finanzieri è arrivato dall' ambasciatore a Londra, Raffaele Trombetta, e dallo studio di avvocati Legance, al quale il ministero dell' Economia ha affidato l' organizzazione del meeting. Dopo aver parlato alla piazza finanziaria londinese, partirà per gli Usa. Appuntamenti a Chicago, Boston e New York. A fare da tramite su suolo statunitense sarà Bank of America Merrill Lynch, istituto d' affari che spesso ha finanziato candidati repubblicani alla corsa per la Casa Bianca. La banca avrebbe già assicurato una serie di incontro a porte chiuse con fondi pensionistici, private equity e pure fondi hedge. Le domande saranno concentrate sulla prossima manovra, sul futuro di Tim e pure sulla questione dell' oro di Bankitalia.

    paul singer fondo elliott paul singer fondo elliott

     

    La Lega con il sostegno dei 5 stelle ha avviato un iter parlamentare per modificare la legge in materia valutaria, contenuta nel decreto presidenziale 148 del 31 marzo 1988. Obiettivo è dare una nuova interpretazione sul detentore dei lingotti. Secondo il promotore, Claudio Borghi, si interpreta nel senso che la Banca d' Italia gestisce e detiene, ad esclusivo titolo di deposito, le riserve auree, rimanendo impregiudicato il diritto di proprietà dello Stato italiano su dette riserve, comprese quelle detenute all' estero.

     

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    Una modifica rilevante del testo metterebbe in allarme gli investitori esteri che vedono in Bankitalia un ruolo di cuscinetto rispetto a qualunque decisione presa non tanto dal Parlamento ma dal governo. Giorgetti non risulta molto entusiasta dell' iniziativa sull' oro e dirà evidentemente la sua agli investitori esteri. I quali in ogni caso avranno interessi molto più concreti rispetto all' oro. Anche negli Usa sono estremamente interessati a capire quali posizioni prenderà lo Stato (attraverso Cdp) sulla partita che vede coinvolti i francesi di Vivendi, gli americani di Elliott e la contro parte pubblica di Open Fiber.

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    Ovviamente ad aleggiare su tutto ci sono i rapporti dell' Italia con l' asse atlantico e di ciò Giorgetti parlerà ampiamente il 28 sera. I membri del Consiusa, fondato da Gianni Agnelli, si riuniranno per affrontare il tema delle prossime elezioni europee e l' impatto che avranno nei rapporti con gli Usa, con passaggi specifici sulle future sfide della cybersecurity e dell' intelligenza artificiale. Le scelte tecnologiche del nostro Paese sono sempre più fondamentali per l' equilibrio Est Ovest. Un solo esempio il 5G ai cinesi. Ieri Luigi Gubitosi è stato all' ambasciata Usa. La settimana prossima Giorgetti sarà subissato di domande al riguardo.

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