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    GRASSO CHE COLA SU GUIDO MEDA, LA VOCE DELLE MOTO DI SKY: “SI COMPORTA COME UNO SCRITTORE. TRASFORMA IL MOTOMONDIALE IN UN MONDO FANTASTICO. “GAS A MARTELLO”, “TUTTI IN PIEDI SUL DIVANO” - C'È TROPPA ENFASI, TROPPO KITSCH NELLE SUE FRASI? PUÒ DARSI MA E' UN GERGO UTILE PER DARE ESPRESSIVITÀ A UNO SPORT NON COSÌ POPOLARE COME IL CALCIO" - VIDEO


     
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    Aldo Grasso per il Corriere della Sera

     

    guido meda rossi guido meda rossi

    Estate, le finestre aperte a cercare un refolo di vento che non c' è. È il primo pomeriggio della domenica e qualcuno grida. Sono urla modulate, continue, durano parecchio tempo, tanto quanto dura il Motomondiale che si corre in Olanda. Basta poco per capire cosa sta succedendo: «La geometria e la fisica non sono delle opinioni»; «Un sorpasso come se non ci fosse un domani»; «Marquez pazzesco».

     

    guido meda guido meda

    Guido Meda, il telecronista di SkySport, la «voce delle moto», non conosce mezze misure: molti lo adorano, altrettanti non lo sopportano. Sostengono, i detrattori, che le sue telecronache non sono tecniche, che sono troppo urlate, che si sovrappongono all' evento sportivo. Non ci sono più remore estetiche nelle narrazioni dello sport: i telecronisti vogliono essere i veri protagonisti.

     

    Eppure, il caso Meda è interessante. Perché, prese le debite misure, si è comportato nei confronti della MotoGP come, di solito, si comporta uno scrittore. Ha capito che di mezzo c' è un problema di storie e di linguaggio. Le corse vere accadono, quelle in tv si «scrivono».

     

    Bisogna allora creare un mondo fantastico, far emergere i personaggi in maniera plausibile.

     

    aldo grasso aldo grasso

    Certo, i telecronisti devono ripetere le stesse frasi per darsi una riconoscibilità (le sciabolate, il tè dell' intervallo, l' inerzia della partita) e Meda non è da meno: se dalla finestra del vicino senti urlare frasi come «Tutti in piedi sul divano!» o «Rossi (Marquez, Dovizioso, Vinales) è passato dove non si può, dove c' è scritto vietato passare, dove te lo vietano gli dei!» o «Gas a martello, giù la testa nella carena!», beh, se li senti, significa che Guido Meda è all' opera.

     

    guido meda marquez guido meda marquez

    Sono frasi banali, c' è troppa enfasi, troppo kitsch? Può darsi, sono frasi che costruiscono un gergo, un mondo a parte, le tante metafore per dare espressività a uno sport non così popolare come il calcio. Succede con la lingua parlata.

     

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