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    I GUAI SICULI DEL DUCETTO - I FOLLOWER DI CROCETTA INCAZZATI E TENTATI DI DIROTTARE I VOTI ALTROVE - PURE LE TRIBU’ ALFANOIDE DELL’ISOLA SAREBBERO PRONTE A MALEDIRE L’ACCORDO DEL SENZA QUID CON RENZI - LA SORPRESA DI CLAUDIO FAVA: SUCCHIA VOTI A GRILLO - COME MAI BEPPE NON SI FA VEDERE A PALERMO? HA PAURA DI VINCERE E RITROVARSI CON UNA NUOVA RAGGI?


     
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    DAGONOTA

     

    crocetta renzi crocetta renzi

    I guai del Ducetto nascono in Sicilia. L’accordo con Crocetta lo sta sputtanando al Nazareno e dintorni. Prima lo ha trattato come uno sguattero, poi lo ha cercato nel tentativo di stampellare la claudicante candidatura di Fabrizio Micari.

     

    CROCETTA CROCETTA

    E proprio i follower dell’attuale governatore siculo sono i più incazzati. E non solo per l’atteggiamento riservato a “bella tinta” Rosario. I seguaci del sirenetto puntavano sulla sua ricadidatura così da piazzarsi “ai mejo posti” a Palazzo dei Normanni. Invece, ora l’unico che si piazza sarà proprio Crocetta con un posto da parlamentare; ed il resto rimane a bocca asciutta.

     

    CROCETTA RENZI ALFANO CROCETTA RENZI ALFANO

    In Sicilia fa caldo, e l’arsura è una brutta bestia da combattere. Tant’è che molti “sorcini” del governatore stanno pensando di spostare i propri voti da un’altra parte della barricata. Identico atteggiamento sembrano intenzionati a seguire le “tribù” elettorali di Alfano che mal sopportano l’alleanza con Renzi e lo spostamento di un partito che si chiamava “Nuovo centro destra”.

    MELONI MUSUMECI MELONI MUSUMECI

     

    claudio fava (2) claudio fava (2)

    Risultato: l’algebra mal si adatta alla politica, ma le recenti mosse siciliane del Ducetto sembrano a “somma zero”.

     

    E chi potrebbe approfittarne sarebbero da una parte Musumeci, candidato fascio della Meloni ed imposto a Berlusconi. Ma soprattutto Claudio Fava. Al momento viene accreditato di un 5/6 per cento grazie non tanto ai voti di Mdp, quanto a quelli dei grillini. Sembra che peschi proprio in quel mondo.

    GRILLO CANCELLERI GRILLO CANCELLERI

     

    Beppe sa che non vince nell’isola e per questo non si è ancora fatto vedere a Palermo e dintorni. Dicono che si sia reso conto di come al movimento manchi di una classe dirigente degna di questo nome. Un conto è cazzeggiare sulle scie chimiche, un contro è governare un Paese. Così, preferisce restare all’opposizione e sparare qualche minchiata a giorni alterni.

     

     

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