ricciarelli meloni

Massimo Rebotti per www.corriere.it

 

Canta l’inno nazionale di fianco a Giorgia Meloni, cantano Ignazio La Russa e Daniela Santanché, l’ex calciatore della Nazionale Beppe Dossena e l’ex azzurra di sci Lara Magoni, cantano tutti ma lei, nessuno si offenderà, lo fa infinitamente meglio. Katia Ricciarelli, celebre soprano, era tra gli ospiti della kermesse che Fratelli d’Italia ha dedicato alle «eccellenze italiane». «Sono sempre stata di destra», dice, «e ora che non sono più una ragazza, sono libera di dirlo». 

 

Prima non lo era?

«Un artista è del mondo, non di una parte. E canta per tutti. Una volta Ignazio (La Russa, ndr ) mi invitò a una loro iniziativa. Molti mi dicevano “che fai, mica penserai di andare?”. E io: “Certo!”. Ora, comunque, lo dico più liberamente». 

 

E con il suo ex marito Pippo Baudo come andava?

«Pippo era democristiano, adesso non so. Ma per la politica non litigavamo». 

katia ricciarelli

 

Cosa le piace di Meloni?

«Intanto è una donna. E poi è decisa, determinata». 

Qualità che servono?

«Eh, sì. Per l’Italia di oggi ci vuole un generale. O una generalessa. E a lui o a lei, noi che siamo soldatini, dobbiamo affidarci». 

 

E se le cose, con il generale o la generalessa, non funzionano? «Possiamo sempre diventare disertori». 

Cosa pensa degli altri leader del centrodestra?

«Ho visto il programma, mi sta bene. Anche Berlusconi mi piace. Ma questa Meloni che spinge così tanto sull’orgoglio di essere italiani, insomma ci mette il cuore». 

 

E chi non le piace?

«Quelli dall’altra parte, ma non mi chieda i nomi, tanto si sanno». 

Anche nel passato apprezzava solo leader di destra?

«Apprezzavo Almirante, ma anche Berlinguer». 

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