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    UN TRUMP CHIAMATO DESIDERIO – “PAGA LA CONIGLIETTA”, ECCO COSA DICEVA IL PRESIDENTE USA AL SUO AVVOCATO PERSONALE MICHAEL COHEN – 150MILA DOLLARI PER COMPRARE IL SILENZIO DI KAREN MCDOUGAL, “PERDUTAMENTE INNAMORATA” DI 'THE DONALD'. LA RELAZIONE CON LA MODELLA RISALE A GIUGNO 2016, 4 MESI PRIMA DELLA SUA ELEZIONE – COHEN HA TRADITO IL PRESIDENTE? – VIDEO


     
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    Anna Guaita per “il Messaggero”

     

    karen mcdougal 9 karen mcdougal 9

    Lo scorso 9 aprile, 36 agenti dell' Fbi condussero una perquisizione della casa, dell' ufficio e della stanza d' albergo di Michael Cohen, l' ex avvocato personale di Donald Trump.

     

    karen mcdougal, un'altra amante di trump karen mcdougal, un'altra amante di trump

    Ne uscirono portando con sé decine di scatole di documenti, cellulari, cassette registrate. Ieri, è trapelato cosa conteneva almeno una di quelle cassette: era una telefonata fra Trump e Cohen nella quale i due discutevano della necessità di pagare la ex modella di Playboy Karen McDougal, per evitare che la sua ricostruzione di una relazione con Trump finisse su un tabloid.

     

    DONALD TRUMP RUDOLPH GIULIANI DONALD TRUMP RUDOLPH GIULIANI

    IL NASTRO

    Il nastro risale a circa due mesi prima delle presidenziali del novembre 2016. L' attuale avvocato del presidente, Rudy Giuliani, sostiene che la trascrizione del testo prova «l' innocenza» del suo cliente.

     

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    Ma altre fonti, citate dalla Cnn, affermano che il nastro «è molto negativo» per il presidente. Resta comunque confermato che Trump dava il suo via libera perché venissero sborsati 150 mila dollari perché la storia venisse affossata.

     

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    Difatti Karen aveva proposto al National Enquirer di scrivere il racconto di quei 10 mesi di relazione, risalenti al 2006. Il settimanale scandalistico, diretto da un vecchio amico di Trump, era pronto a comprare la storia con una clausola di esclusività, con la segreta intenzione di non pubblicarla.

     

    La pratica è nota nel mondo giornalistico americano con il nome di catch and kill (acchiappa e uccidi).

     

    trump tira la palla a melania trump tira la palla a melania

    INNAMORATISSIMA

    E probabilmente la vicenda sarebbe rimasta sepolta, se non altro perché Karen McDougal, coniglietta dell' anno - 1999, professa di essere repubblicana e di non voler danneggiare il presidente, del quale sostiene - era perdutamente innamorata (e per questo aveva accettato di avere con lui una relazione adulterina, pur sapendo che Melania aveva da poco dato alla luce il figlio Barron).

     

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    Se la vicenda di Karen è venuta alla luce, e anzi se l' intera perquisizione di casa e ufficio Cohen è avvenuta, si deve a un altro pagamento, quello andato a Stephanie Clifford, la star porno nota con lo pseudonimo di Stormy Daniels.

     

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    Questo pagamento era venuto dalle tasche di Cohen in persona, che aveva anche stilato con Stormy un accordo di «non divulgazione».

     

    L' accordo era caduto sotto il microscopio del procuratore speciale del Russiagate, Robert Mueller. Simili contratti di «non divulgazione» sono comuni, tuttavia in quello fra Cohen e Stormy, Mueller aveva scorto varie violazioni delle leggi bancarie ed elettorali.

    donald trump in una foto scattata da barbara moore donald trump in una foto scattata da barbara moore

     

    Siccome si trattava di violazioni non legate al succo della sua inchiesta, Mueller aveva passato il pacchetto alla procura di New York. Ed è stato dalla procura di Manhattan che ad aprile è partito il mandato di perquisizione degli uffici e della residenza di Cohen.

     

    LA PERQUISIZIONE

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    E da quella perquisizione è scaturito il nastro su Karen, di cui il New York Times ha dato notizia ieri. L' avvocato di Stormy Daniels, l' agguerritissimo Michael Avenatti, ha detto ieri di sapere che in realtà «ci sono numerose cassette, che contengono prove molto negative per il presidente».

     

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    Il fatto che ieri siano cominciati a trapelarne i contenuti può significare che Cohen abbia deciso di collaborare con gli inquirenti newyorchesi. Fino a poco tempo fa, si era detto che Cohen fosse devotissimo a Trump, e non lo avrebbe mai tradito.

     

    Ma pare che l' avvocato abbia esaurito i suoi soldi, tema per il futuro della propria famiglia, e voglia patteggiare. Torna così alla ribalta prepotentemente l' aspetto libertino della vita privata di Donald.

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    QUEI BACI FORZATI

    L' imprenditore newyorchese in realtà è sempre stato famoso per essere un impenitente dongiovanni, due volte divorziato, tre volte sposato.

     

    Durante la campagna è però anche venuto a galla il suo comportamento macho e aggressivo, e almeno 12 donne lo hanno denunciato per molestie di varia intensità, dalla mano morta a baci forzati, a palpeggiamenti intimi indesiderati.

     

    Peraltro lui stesso, in una registrazione fatta a sua insaputa nel 2005, si abbandonava a raccontare al giornalista Billy Bush le sue bravate con le donne, come le baciava «sempre», come le afferrava «dalle parti intime», e spiegava: «Quando sei una star ti lasciano fare. Puoi fare quel che vuoi».

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