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    PER CHI SUONA LA CAMPANA - AVETE PRESENTE I 'DING DING' IN AEREO? NON SERVONO SOLO A DIRE CHE POSSIAMO SLACCIARE LE CINTURE MA E' UN LINGUAGGIO SEGRETO FRA ASSISTENTI E CAPITANO, DIVERSO IN OGNI COMPAGNIA AEREA. CE N'E' SOLO UNO CHE DEVE FARVI PREOCCUPARE - E PER CHI HA PAURA DURANTE IL DECOLLO, ECCO IL PERCHE' DI QUELLE DECELERATE, VIRATE, E CAMBI REPENTINI DI ROTTA


     
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    Estratti dall'articolo di Suzy Strutner per “Huffington Post

     

    Ding aereo Ding aereo

    Se viaggiate, conoscete bene quel suono che si sente in aereo quando si spegne il segnale di “Allacciate le cinture” e siete liberi di muovervi in cabina. Ma il ‘ding’ si sente diverse volte a bordo, e fa parte di un codice secreto dell’equipaggio.

     

    747 qantas 747 qantas

    Ogni compagnia dà il suo significato, ad esempio per la “Qantas Airways” un tintinnìo significa che il carrello di atterraggio è stato ritratto, il singolo rintocco comunica alle hostess che un passeggero ha bisogno di assistenza, la combinazione di tono alto e basso chiama lo staff al sistema telefonico interno, tre toni bassi di fila sono il segnale di forte turbolenza o un avviso urgente del capitano.

    qantas qantas

     

    Su altre linee lo scampanellìo può indicare che si possono usare dispositivi elettronici, o che presto l’aereo atterrerà perciò lo staff può iniziare a pulire la cabina.

    tablet a bordo tablet a bordo

     

    Un suono può significare semplicemente: «Appena puoi, mi porti un caffè?», ma se ne partono tre nella stanza di comando, significa che c’è un passeggero con seri problemi medici. Il triplo 'bing' è forse quello più serio: può anche comunicare a hostess e steward che si sta per incontrare una turbolenza e che a breve accederà il segnale dell'allacciare le cinture. 

     

    aeroplano in tempesta aeroplano in tempesta

    E’ un vero e proprio linguaggio fra assistenti e capitano, ma ogni compagnia aerea ha il suo e il meccanismo comunicativo interno non può essere rivelato ufficialmente per motivi di sicurezza.

     

    Parlando più in generale di 'rumori', ci sono quelli prima del decollo, tra rifornimento di carburante e bagagli che vengono caricati, che non spaventano nessuno. Più inquietanti sono quelli dopo il decollo: soprattutto nei primi minuti è sempre più frequente assistere a repentini cambi di altitudine, virate, accelerate e decelerate del motore. 

     

    Per chi aveva memoria di decolli più 'semplici' (dritti e verticali, per capirci), non sbaglia. Negli ultimi anni due fattori hanno cambiato la tecnica e l'esperienza delle partenze. Innanzitutto l'aumento spesso spropositato del traffico aereo in scali sempre più sovraccarichi e con lo stesso numero di piste.

     

    ALITALIA HOSTESS ALITALIA HOSTESS

    Per questo, l'aereo in partenza deve subito 'togliersi di torno' e occupare la rotta assegnata dalla torre di controllo e dagli algoritmi sempre più sofisticati che gestiscono centinaia di aerei in un fazzoletto di cielo, lasciando spazio ad altri in atterraggio e a chi decollerà a pochi minuti, se non secondi, di distanza. 

     

    Il secondo è più 'invisibile': la tutela (spesso imposta dalla legge) dei residenti delle aree intorno agli aeroporti, che si è sviluppata soprattutto negli ultimi anni. Limiti di decibel, distanza, inquinamento, impongono ai piloti manovre e 'decelerate' per ridurre il livello di rumore sopra una determinata zona. 

     

     

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